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Attenuanti generiche: no se il ricorso è generico

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12809/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato contro il diniego delle attenuanti generiche. La Corte ha stabilito che un ricorso è manifestamente infondato se non articola specifiche violazioni di legge, ma si limita a una critica generica della valutazione del giudice, il quale non è tenuto a motivare su ogni singolo elemento a favore, essendo sufficiente una valutazione complessiva.

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Pubblicato il 10 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti Generiche: Quando il Ricorso in Cassazione è Inammissibile

Il riconoscimento delle attenuanti generiche rappresenta un momento cruciale nel processo penale, poiché consente al giudice di adeguare la pena alla specifica realtà del fatto e alla personalità dell’imputato. Tuttavia, la richiesta di tali circostanze deve essere supportata da elementi concreti e il relativo ricorso in Cassazione deve basarsi su precise violazioni di legge. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre un’importante lezione sulla differenza tra una legittima doglianza e una critica generica, destinata all’inammissibilità.

I Fatti del Caso: Il Diniego e il Ricorso

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello che aveva confermato il diniego delle attenuanti generiche. Il ricorrente lamentava, in un unico motivo, una presunta violazione di legge legata proprio al mancato riconoscimento di tali circostanze favorevoli. La difesa sosteneva che il giudice di merito non avesse adeguatamente considerato alcuni elementi positivi che avrebbero dovuto condurre a una riduzione della pena.

La Decisione della Corte di Cassazione sulle attenuanti generiche

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendolo manifestamente infondato. La decisione si basa su un principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità: il giudice di merito non è tenuto a un’analisi analitica di ogni singolo elemento presentato dalla difesa. È infatti sufficiente che la sua valutazione complessiva indichi le ragioni per cui non ha ritenuto di concedere le attenuanti, facendo riferimento agli elementi ritenuti decisivi. Un ricorso che non contesta una specifica violazione di legge, ma si limita a riproporre una diversa lettura dei fatti, esula dalle competenze della Corte di Cassazione.

Le Motivazioni: la Genericità del Ricorso

Il cuore della motivazione risiede nella natura del ricorso. La Corte ha osservato che le censure mosse dall’imputato erano generiche e non si confrontavano realmente con le ragioni esposte nella sentenza impugnata. Il giudice d’appello, nel suo provvedimento, aveva già compiuto una valutazione complessiva degli elementi a disposizione, concludendo per l’assenza di fattori positivi meritevoli di considerazione ai fini della concessione delle attenuanti generiche.

Secondo la Suprema Corte, non è necessario che il giudice di merito, nel motivare il diniego, prenda in esame e confuti espressamente ogni singola argomentazione o elemento favorevole dedotto dalla difesa. Ciò che conta è che la sua decisione sia basata su un giudizio logico e coerente che tenga conto dei dati processuali rilevanti. Di conseguenza, un ricorso che si limita a lamentare la mancata considerazione di alcuni aspetti, senza individuare un vizio logico o una palese violazione di legge nel ragionamento del giudice, viene considerato un tentativo inammissibile di ottenere una nuova valutazione dei fatti, compito che non spetta alla Corte di Cassazione.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

L’ordinanza in esame ribadisce un principio fondamentale per chi opera nel diritto penale. La redazione di un ricorso per Cassazione efficace richiede la capacità di individuare vizi specifici nel provvedimento impugnato, siano essi violazioni di legge o difetti manifesti di logicità nella motivazione. Non è sufficiente insistere su una diversa interpretazione degli elementi fattuali. Per sperare nel riconoscimento delle attenuanti generiche in sede di merito, è cruciale fornire al giudice elementi concreti e positivi. Qualora vengano negate, l’eventuale impugnazione dovrà concentrarsi non sul ‘cosa’ il giudice ha deciso, ma sul ‘come’ e ‘perché’ lo ha deciso, evidenziando eventuali errori nel percorso logico-giuridico seguito.

Perché la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso?
La Corte ha ritenuto il ricorso manifestamente infondato perché le critiche alla decisione della Corte d’Appello erano generiche e non indicavano una specifica violazione di legge, ma si limitavano a sollecitare una nuova valutazione dei fatti.

Il giudice è obbligato a considerare ogni singolo elemento a favore dell’imputato per concedere le attenuanti generiche?
No. Secondo l’ordinanza, è sufficiente che il giudice effettui una valutazione complessiva e motivi la sua decisione basandosi sugli elementi ritenuti decisivi, potendo disattendere implicitamente quelli non rilevanti senza doverli confutare uno per uno.

Quali sono le conseguenze di una dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
L’imputato che ha presentato il ricorso viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro a favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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