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Attenuanti generiche: no se hai droghe pesanti

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato che chiedeva il riconoscimento delle attenuanti generiche. La decisione si fonda sulla detenzione di diversi tipi di stupefacenti, tra cui eroina e cocaina. Secondo la Corte, il dato qualitativo della sostanza e l’assenza di elementi positivi prevalgono sulla mera incensuratezza, giustificando il diniego della riduzione di pena.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti generiche e stupefacenti: la qualità della droga conta

Le attenuanti generiche, previste dall’art. 62-bis del codice penale, rappresentano uno strumento fondamentale a disposizione del giudice per adeguare la pena alla specifica situazione del reo. Tuttavia, la loro concessione non è automatica. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce che, in materia di stupefacenti, la qualità e la tipologia delle sostanze detenute giocano un ruolo determinante, potendo giustificare il diniego del beneficio anche in presenza di una fedina penale pulita.

I fatti del caso: la detenzione di droghe pesanti

Il caso esaminato dalla Suprema Corte riguarda un ricorso presentato da un imputato contro la sentenza della Corte d’Appello che aveva confermato la decisione di primo grado, negando la concessione delle attenuanti generiche. L’imputato era stato trovato in possesso di diversi tipi di sostanze stupefacenti, tra cui eroina e cocaina (cosiddette “droghe pesanti”), in quantità superiori rispetto a quelle di tipo leggero.

La difesa sosteneva che la Corte territoriale non avesse adeguatamente motivato il diniego, ma i giudici di legittimità hanno respinto tale tesi, dichiarando il ricorso inammissibile.

La decisione della Cassazione e le attenuanti generiche

La Corte di Cassazione ha confermato l’orientamento dei giudici di merito, stabilendo che la valutazione compiuta era immune da vizi logici e conforme alla giurisprudenza consolidata. Il punto centrale della decisione risiede nell’importanza attribuita al dato qualitativo delle sostanze.

Il dato qualitativo della droga come fattore decisivo

I giudici hanno sottolineato che la detenzione di droghe pesanti come eroina e cocaina costituisce un fattore determinante per la valutazione del trattamento sanzionatorio. Questo elemento, unito alla maggiore quantità di tali sostanze rispetto a quelle leggere, è stato ritenuto sufficiente a motivare il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche. In sostanza, la pericolosità intrinseca delle droghe possedute rivela una maggiore gravità della condotta, che non può essere neutralizzata da altri fattori se non sono presenti specifici elementi di segno positivo.

Le motivazioni: perché le attenuanti generiche sono state negate?

La motivazione della Corte si basa su un principio consolidato, rafforzato dalla riforma dell’art. 62-bis del 2008. Dopo tale intervento legislativo, il solo stato di incensuratezza dell’imputato non è più sufficiente per ottenere la concessione delle attenuanti. Il giudice deve, al contrario, ricercare elementi positivi e circostanze specifiche che giustifichino una riduzione della pena. Nel caso di specie, tali elementi positivi erano assenti. La Corte ha quindi ribadito che il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche può essere legittimamente motivato proprio con l’assenza di circostanze favorevoli all’imputato. La natura delle droghe detenute, in questo contesto, diventa un fattore negativo preponderante che orienta la decisione del giudice verso un maggiore rigore sanzionatorio.

Le conclusioni: implicazioni pratiche della sentenza

Questa ordinanza conferma un principio cruciale per chiunque sia coinvolto in procedimenti penali per reati legati agli stupefacenti. Dimostra che, ai fini della concessione delle attenuanti generiche, non basta non avere precedenti penali. Il giudice valuta l’intera condotta, e la detenzione di droghe pesanti è considerata un indicatore di particolare gravità. Per sperare in una riduzione della pena, è necessario che emergano dal processo elementi concreti e positivi sulla personalità e sulla condotta dell’imputato, capaci di controbilanciare la gravità del reato commesso.

Avere la fedina penale pulita è sufficiente per ottenere le attenuanti generiche?
No, secondo la giurisprudenza consolidata e a seguito della riforma dell’art. 62-bis, il solo stato di incensuratezza non è più sufficiente per la concessione delle attenuanti generiche. Il giudice deve riscontrare la presenza di elementi positivi.

La tipologia di droga detenuta può influenzare la concessione delle attenuanti generiche?
Sì, la Corte ha stabilito che il dato qualitativo della sostanza stupefacente è un elemento rilevante. La detenzione di droghe “pesanti”, come eroina e cocaina, rappresenta un fattore determinante che può giustificare il diniego delle attenuanti.

Cosa deve fare il giudice per negare le attenuanti generiche?
Il giudice può legittimamente negare le attenuanti generiche motivando la sua decisione con la semplice assenza di elementi o circostanze di segno positivo. La presenza di fattori negativi, come la detenzione di droghe pesanti, rafforza ulteriormente tale decisione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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