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Attenuanti generiche: no se c’è recidiva e dolo

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per evasione. La richiesta di concessione delle attenuanti generiche è stata respinta a causa della pesante recidiva e dell’intensità del dolo, manifestata dall’essersi allontanato dal domicilio per giorni rendendosi irreperibile. La Corte ha confermato che la valutazione del giudice di merito era correttamente motivata.

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Pubblicato il 30 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti generiche e Recidiva: La Cassazione chiarisce i limiti

Le attenuanti generiche rappresentano uno strumento fondamentale nel diritto penale, consentendo al giudice di adeguare la pena alla specifica situazione del reo. Tuttavia, la loro concessione non è automatica. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 5561/2024) ha ribadito i criteri che ne giustificano il diniego, specialmente in presenza di una pesante recidiva e di un’intensa volontà criminale. Analizziamo insieme questa importante decisione.

I Fatti del Caso: un’Evasione dai Domiciliari

Il caso esaminato dalla Suprema Corte riguarda un individuo condannato in Corte d’Appello per il reato di evasione. L’imputato, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, si era allontanato dalla propria abitazione per diversi giorni, rendendosi di fatto irreperibile.

La Corte d’Appello, nel confermare la condanna, aveva negato la concessione delle circostanze attenuanti generiche, motivando la sua decisione sulla base di due elementi principali: la “pesante recidiva” che gravava sull’imputato e l'”intensità del dolo” che aveva caratterizzato la sua condotta.

Il Ricorso in Cassazione: la richiesta di attenuanti generiche

Contro la sentenza di secondo grado, l’imputato ha proposto ricorso per cassazione. La difesa ha sostenuto che i giudici di merito avessero errato nel non applicare le attenuanti generiche, omettendo di considerarle prevalenti rispetto all’aggravante della recidiva. Secondo il ricorrente, le argomentazioni della Corte d’Appello non erano sufficienti a giustificare un tale diniego.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendolo generico e manifestamente infondato. Gli Ermellini hanno confermato la correttezza del ragionamento seguito dalla Corte d’Appello di Napoli. La decisione impugnata, infatti, non si era limitata a menzionare la recidiva dell’imputato, ma aveva compiuto una valutazione complessiva della sua personalità e della gravità del fatto.

La Corte ha sottolineato come la motivazione del diniego delle attenuanti generiche fosse solida, poiché fondata su due pilastri:

1. La Pesante Recidiva: La storia criminale dell’imputato è stata considerata un elemento negativo significativo, indicativo di una persistente inclinazione a delinquere.
2. L’Intensità del Dolo: I giudici hanno valorizzato non solo il fatto dell’evasione in sé, ma anche le sue modalità. L’essersi allontanato dal domicilio per più giorni, rendendosi irreperibile, è stato interpretato come un chiaro indicatore di un’intensa volontà criminale, incompatibile con un trattamento sanzionatorio più mite.

In sostanza, la Cassazione ha ribadito che il giudizio sulla concessione delle attenuanti generiche richiede un’analisi globale che non può ignorare elementi così rilevanti come i precedenti penali e l’intensità della colpevolezza.

Le Conclusioni: l’importanza della valutazione del giudice

Questa ordinanza conferma un principio consolidato: il diniego delle attenuanti generiche è legittimo quando il giudice motiva adeguatamente la sua decisione basandosi su elementi concreti che delineano negativamente la personalità dell’imputato e la gravità del reato. La recidiva e l’intensità del dolo sono fattori preponderanti che possono giustificare il rigetto della richiesta di un trattamento sanzionatorio più favorevole. La decisione sottolinea come la valutazione del giudice di merito sia centrale e, se logicamente motivata, difficilmente censurabile in sede di legittimità.

È possibile ottenere le attenuanti generiche anche se si è recidivi?
Sì, in linea di principio è possibile, ma la recidiva è un elemento che il giudice valuta molto negativamente. Come dimostra questo caso, una ‘pesante recidiva’, unita ad altri fattori come l’intensità del dolo, può portare legittimamente al diniego delle attenuanti.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato ritenuto inammissibile perché i motivi presentati sono stati giudicati ‘generici e manifestamente infondati’. La difesa non ha offerto argomentazioni valide per contestare la logicità della motivazione della sentenza d’appello, che era ben fondata.

Quali elementi ha considerato la Corte per negare le attenuanti generiche nel caso di evasione?
La Corte ha basato il diniego su due elementi principali: la ‘pesante recidiva’ che gravava sull’imputato, indicativa della sua propensione a delinquere, e l’ ‘intensità del dolo’, dimostrata dal fatto che si era allontanato dal domicilio per più giorni rendendosi irreperibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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