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Attenuanti generiche: no con precedenti specifici

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato contro la decisione della Corte d’Appello di non concedere le attenuanti generiche. La Suprema Corte ha stabilito che il ricorso era inammissibile perché il difensore si era limitato a citare giurisprudenza in astratto, senza applicarla al caso concreto. Inoltre, la Corte ha ritenuto corretta la motivazione del giudice di secondo grado, che aveva negato le attenuanti sulla base dei numerosi e specifici precedenti penali dell’imputato. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuanti Generiche: Quando il Ricorso è Inammissibile?

La concessione delle attenuanti generiche rappresenta uno degli aspetti più discrezionali del giudizio penale. Tuttavia, la richiesta di tali attenuanti in sede di ricorso per Cassazione deve seguire regole precise per non essere dichiarata inammissibile. Una recente ordinanza della Suprema Corte chiarisce i limiti e le condizioni per una valida contestazione del loro diniego, sottolineando l’importanza dei precedenti penali dell’imputato e della specificità dei motivi di ricorso.

I Fatti del Caso

Un imputato, condannato dalla Corte d’Appello, ha presentato ricorso in Cassazione. Tra i motivi di doglianza, spiccava la contestazione del mancato riconoscimento delle attenuanti generiche previste dall’art. 62-bis del codice penale. La difesa sosteneva che la Corte territoriale avesse errato nel negare questo beneficio. L’appello si basava anche su un’altra questione, relativa alla procedibilità del reato di minacce, ritenuta infondata dalla Cassazione poiché il reato era aggravato e quindi procedibile d’ufficio.

La Decisione della Corte di Cassazione sulle attenuanti generiche

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso interamente inammissibile. Per quanto riguarda la questione centrale delle attenuanti generiche, i giudici hanno basato la loro decisione su due pilastri fondamentali.

Genericità del Motivo di Ricorso

Il primo punto critico evidenziato dalla Corte è stata la modalità con cui il motivo è stato formulato. Il difensore dell’imputato si era limitato a citare alcune sentenze della stessa Corte di Cassazione in materia di attenuanti, senza però spiegare in che modo tali principi si applicassero concretamente al caso di specie. Questo approccio, definito astratto e generico, non consente alla Suprema Corte di svolgere il proprio ruolo di controllo di legittimità sulla decisione impugnata.

Rilievo dei Precedenti Penali

In secondo luogo, la Cassazione ha ritenuto che la Corte d’Appello avesse fornito una motivazione del tutto adeguata e logica per negare le attenuanti. La decisione del giudice di secondo grado era infatti basata sui “plurimi precedenti, anche specifici, dell’imputato”. La presenza di una storia criminale significativa, specialmente se include reati della stessa natura di quello per cui si procede, è un fattore che legittimamente il giudice può considerare come ostativo alla concessione del beneficio.

Le Motivazioni

La decisione della Cassazione si fonda su principi consolidati del processo penale. Il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio in cui si possono rivalutare i fatti. Il suo scopo è verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. Un motivo di ricorso è “aspecifico” e quindi inammissibile quando non si confronta direttamente con le ragioni esposte nel provvedimento contestato. Citare massime giurisprudenziali senza calarle nella realtà processuale equivale a non formulare una vera critica.

Inoltre, la valutazione per la concessione delle attenuanti generiche è un potere ampiamente discrezionale del giudice di merito. Tale valutazione può essere censurata in Cassazione solo se la motivazione è palesemente illogica, contraddittoria o inesistente. Nel caso in esame, la Corte d’Appello aveva motivato “congruamente” il diniego facendo riferimento a un elemento oggettivo e rilevante: i precedenti penali dell’imputato. Tale motivazione è stata considerata pienamente sufficiente e immune da vizi logico-giuridici.

Conclusioni

L’ordinanza in commento offre un’importante lezione pratica: per sperare di ottenere una riforma della decisione sul punto delle attenuanti generiche, il ricorso in Cassazione deve essere specifico e puntuale. Non è sufficiente un generico richiamo a principi di diritto, ma è necessario dimostrare con precisione dove e perché la motivazione del giudice di merito sia errata o illogica. La presenza di precedenti penali, soprattutto se specifici, costituisce un ostacolo significativo che deve essere affrontato con argomentazioni solide e pertinenti, pena la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, come avvenuto nel caso di specie.

Perché il ricorso sulle attenuanti generiche è stato dichiarato inammissibile?
È stato dichiarato inammissibile perché il difensore si è limitato a citare precedenti giurisprudenziali in modo astratto, senza collegarli alle specifiche circostanze del caso, e perché la Corte d’Appello aveva già motivato in modo congruo il diniego.

Quale motivo ha usato la Corte d’Appello per negare le attenuanti generiche?
La Corte d’Appello ha negato la concessione delle attenuanti generiche in ragione dei numerosi precedenti penali dell’imputato, alcuni dei quali erano anche specifici rispetto al reato per cui si procedeva.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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