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Attenuante speciale tenuità: appello inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi di due imputati che chiedevano il riconoscimento dell’attenuante speciale tenuità per un reato legato a sostanze stupefacenti. La Corte ha stabilito che i motivi del ricorso erano generici e non supportati da elementi specifici che dimostrassero come la detenzione di quindici dosi potesse generare un lucro di entità particolarmente lieve, confermando la condanna e aggiungendo il pagamento delle spese processuali.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuante Speciale Tenuità: Ricorso Inammissibile se Generico

Quando si presenta un ricorso in Cassazione, la precisione e la specificità dei motivi sono fondamentali. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di come la genericità di un’impugnazione possa portare alla sua inammissibilità, specialmente in relazione alla richiesta di un’attenuante speciale tenuità. Analizziamo il caso di due soggetti che si sono visti respingere il ricorso proprio per questa ragione.

I Fatti del Caso

Due persone, condannate in appello per reati connessi alla detenzione di sostanze stupefacenti (circa quindici dosi), hanno presentato ricorso alla Corte di Cassazione. Il punto centrale della loro difesa era il mancato riconoscimento, da parte della Corte d’Appello, della circostanza attenuante prevista dall’art. 62, n. 4 del codice penale. Questa norma prevede una riduzione di pena quando il danno patrimoniale causato è di ‘speciale tenuità’ o quando l’agente ha agito per motivi di particolare valore morale o sociale. Nel contesto degli stupefacenti, si traduce spesso nella valutazione del lucro conseguibile, che secondo i ricorrenti era, nel loro caso, particolarmente esiguo.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato entrambi i ricorsi inammissibili. Questa decisione non entra nel merito della questione – cioè se l’attenuante fosse o meno applicabile – ma si ferma a un livello precedente, quello procedurale. La Corte ha ritenuto che i ricorsi non soddisfacessero i requisiti minimi per poter essere esaminati, condannando i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro ciascuno a favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché il ricorso sulla attenuante speciale tenuità è stato respinto

La Suprema Corte ha basato la sua decisione di inammissibilità su due pilastri argomentativi strettamente connessi tra loro.

1. Incoerenza e Genericità del Motivo d’Appello Originario

In primo luogo, i giudici hanno osservato che la questione era stata posta in modo ‘geneticamente inammissibile’. Ciò significa che il problema risaliva già al modo in cui la richiesta era stata formulata nel precedente grado di giudizio (l’appello). I motivi di appello erano confusi, mescolando la richiesta per le attenuanti generiche con quella, specifica, della speciale tenuità. Inoltre, i ricorrenti avevano erroneamente citato un comma inesistente dell’articolo 62 del codice penale, dimostrando una certa imprecisione tecnica.

2. Mancanza di Specificità nel Ricorso per Cassazione

In secondo luogo, e questo è il punto cruciale, il motivo del ricorso è stato giudicato generico. I ricorrenti si erano limitati a enunciare la giurisprudenza della Cassazione in materia, senza però collegarla ai fatti specifici del loro caso. Non hanno fornito alcun elemento concreto per dimostrare perché la detenzione di quindici dosi di sostanza stupefacente avrebbe dovuto portare a un lucro di ‘speciale tenuità’. In pratica, hanno chiesto alla Corte di desumere una conclusione senza fornire le premesse fattuali necessarie a sostenerla. Un ricorso efficace deve, al contrario, prendere i principi legali e applicarli meticolosamente alla situazione concreta.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del processo penale: non basta avere ragione, bisogna saperla far valere nel modo corretto. Un ricorso, specialmente davanti alla Corte di Cassazione, non può essere una semplice lamentela o un’enunciazione di principi. Deve essere un’argomentazione logica, specifica e ancorata ai fatti. Chi intende chiedere l’applicazione dell’attenuante speciale tenuità, o di qualsiasi altra norma favorevole, ha l’onere di fornire al giudice tutti gli elementi concreti necessari per valutare la fondatezza della richiesta. In assenza di tale specificità, il ricorso è destinato a essere dichiarato inammissibile, con conseguente spreco di tempo e risorse, oltre alla condanna a ulteriori spese.

È sufficiente chiedere l’applicazione di un’attenuante per ottenerla?
No. Secondo questa ordinanza, la richiesta deve essere argomentata in modo specifico e coerente, collegando la norma invocata ai fatti concreti del caso. Una mera enunciazione del principio di diritto o una richiesta confusa sono considerate inammissibili.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘generico’?
Significa che il motivo si limita a richiamare una norma o una giurisprudenza senza spiegare come e perché dovrebbe applicarsi alla situazione specifica. L’ordinanza chiarisce che il ricorrente deve evidenziare gli elementi concreti su cui si fonda la sua richiesta, non può limitarsi a citare principi generali.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
La dichiarazione di inammissibilità comporta che la Corte non esamina il merito della questione. La decisione impugnata diventa definitiva e, come in questo caso, i ricorrenti vengono condannati al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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