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Attenuante art. 62 n. 4 c.p.: quando il ricorso è generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per spaccio di stupefacenti. La richiesta di applicazione dell’attenuante art. 62 n. 4 c.p. è stata respinta perché ritenuta generica, in quanto il ricorrente non ha argomentato, oltre al ridotto valore economico, anche la ridotta offensività per la salute pubblica, requisito essenziale. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Attenuante art. 62 n. 4 c.p.: Ricorso Inammissibile per Genericità

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha ribadito i requisiti necessari per l’applicazione della circostanza attenuante art. 62 n. 4 c.p., relativa al danno patrimoniale di speciale tenuità. La decisione sottolinea come, in materia di stupefacenti, non sia sufficiente invocare il mero valore economico della sostanza, ma sia indispensabile dimostrare anche una ridotta offensività per la salute pubblica. L’ordinanza offre spunti fondamentali sulla specificità che deve caratterizzare i motivi di ricorso per evitare una declaratoria di inammissibilità.

Il Caso: Appello contro una condanna per spaccio

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un soggetto condannato per reati legati agli stupefacenti. L’imputato aveva impugnato la sentenza della Corte d’Appello, sollevando due principali questioni.

La prima riguardava la valutazione delle prove, contestando l’interpretazione dei giudici di merito sulla rilevanza della cocaina rispetto all’hashish. La seconda, e più significativa ai fini della presente analisi, concerneva la mancata applicazione della circostanza attenuante art. 62 n. 4 c.p., ovvero l’aver cagionato un danno patrimoniale di speciale tenuità.

L’Analisi della Corte: I motivi del ricorso

La Suprema Corte ha esaminato entrambi i motivi di ricorso, ritenendoli manifestamente infondati e, per quanto riguarda il secondo punto, palesemente generici.

La questione della strumentalità tra droghe

Riguardo al primo motivo, i giudici hanno considerato la motivazione della sentenza impugnata adeguata e coerente, anche perché supportata da consolidata giurisprudenza. Le argomentazioni del ricorrente sulla presunta strumentalità dell’hashish rispetto alla cocaina sono state giudicate “ultronee”, cioè irrilevanti e non in grado di scalfire la solidità dell’impianto accusatorio confermato in appello.

L’applicazione dell’attenuante art. 62 n. 4 c.p.

Il cuore della decisione si concentra sul secondo motivo. La Corte ha evidenziato come il ricorso fosse generico. Sebbene l’attenuante art. 62 n. 4 c.p. sia astrattamente applicabile ai reati di spaccio, il ricorrente si era limitato a dedurre il “ridotto rilievo economico” della condotta, senza affrontare l’altro profilo necessario: la “ridotta offensività rispetto al bene della salute”.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha statuito che, per la concreta applicazione della fattispecie attenuante in esame, i due profili – quello economico e quello dell’offensività – devono necessariamente coesistere. Non è sufficiente che lo scambio abbia un valore economico modesto; è indispensabile che anche il pericolo o il danno per la salute pubblica sia di lieve entità. Il ricorrente, non avendo fornito alcuna argomentazione specifica su questo secondo e cruciale aspetto, ha presentato un motivo di ricorso incompleto e, pertanto, generico. Tale genericità ha condotto a una declaratoria di manifesta infondatezza dell’impugnazione, con conseguente inammissibilità del ricorso.

Le Conclusioni

La decisione si conclude con la declaratoria di inammissibilità del ricorso. In applicazione dell’articolo 616 del codice di procedura penale e della giurisprudenza della Corte Costituzionale, quando l’inammissibilità è dovuta a colpa del ricorrente (come nel caso di motivi manifestamente infondati), quest’ultimo è condannato non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende. In questo caso, la somma è stata equitativamente fissata in 3.000,00 euro. La pronuncia ribadisce un principio fondamentale: i ricorsi in Cassazione devono essere specifici, pertinenti e completi in ogni loro parte, pena severe conseguenze processuali ed economiche.

Per quale motivo principale la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso?
La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile per la manifesta infondatezza e genericità dei motivi, in particolare riguardo alla richiesta di applicazione della circostanza attenuante.

Quali sono i due requisiti che devono coesistere per applicare l’attenuante del danno di speciale tenuità (art. 62 n. 4 c.p.) in casi di spaccio?
Secondo la Corte, per applicare tale attenuante non basta dimostrare il ridotto rilievo economico del fatto, ma è necessario provare anche la ridotta offensività rispetto al bene protetto, ovvero la salute pubblica. I due profili devono coesistere.

Quali sono le conseguenze per il ricorrente quando un appello viene dichiarato inammissibile in questo modo?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende, come previsto dall’art. 616 del codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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