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Archiviazione per tenuità: quando il ricorso è nullo

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un indagato contro un’ordinanza di archiviazione per tenuità del fatto. La Corte ha stabilito che la sola iscrizione del provvedimento nel casellario giudiziale ad uso interno non costituisce un pregiudizio concreto ed attuale che giustifichi l’impugnazione, confermando un principio consolidato.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Archiviazione per Tenuità: Inammissibile il Ricorso Basato sul Solo Pregiudizio Futuro

L’istituto dell’archiviazione per tenuità del fatto, introdotto per deflazionare il carico giudiziario, solleva spesso interrogativi sull’impatto che tale provvedimento può avere sulla vita di un indagato. Una recente sentenza della Corte di Cassazione penale ha chiarito i limiti dell’impugnabilità di queste ordinanze, stabilendo che un interesse meramente ipotetico e futuro non è sufficiente a giustificare un ricorso.

I Fatti del Caso

Un indagato si vedeva notificare un’ordinanza di archiviazione per la particolare tenuità del fatto ai sensi dell’art. 131-bis del codice penale, in relazione a un reato contestato di cui all’art. 660 c.p. (molestia o disturbo alle persone). Insoddisfatto della motivazione, che a suo dire si basava unicamente sulle dichiarazioni delle persone offese e ometteva di considerare le sue argomentazioni difensive, l’indagato proponeva ricorso per cassazione.

Il ricorrente lamentava la violazione del suo diritto di difesa, sostenendo che l’ordinanza gli avrebbe arrecato un pregiudizio concreto. In particolare, l’iscrizione del provvedimento nel casellario giudiziale avrebbe potuto ostacolare in futuro il riconoscimento di benefici, come la sospensione condizionale della pena, e avrebbe potuto essere utilizzata per fondare un giudizio di abitualità nel comportamento. Aggiungeva, inoltre, un presunto pregiudizio derivante dalla sua condizione di studente in scienze motorie e dal rischio di un’azione civile per risarcimento danni da parte della persona offesa.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. I giudici hanno ritenuto che le argomentazioni difensive non dimostrassero un interesse concreto ed attuale alla rimozione del provvedimento di archiviazione. La decisione si fonda su un’interpretazione consolidata, rafforzata da una pronuncia delle Sezioni Unite, che definisce la natura e gli effetti dell’iscrizione di tali provvedimenti nel casellario giudiziale.

Le Motivazioni: l’Interesse all’Impugnazione dell’archiviazione per tenuità

Il cuore della motivazione risiede nella distinzione tra un pregiudizio potenziale e uno concreto. La Corte ha ribadito che, secondo le Sezioni Unite (sent. De Martino, 2019), il provvedimento di archiviazione per particolare tenuità del fatto viene sì iscritto nel casellario giudiziale, ma con una finalità specifica e circoscritta.

L’Iscrizione nel Casellario non è un Pregiudizio Concreto

L’iscrizione ha una funzione di mera ‘memorizzazione’ per l’autorità giudiziaria, utile a valutare l’eventuale abitualità del comportamento qualora l’indagato commetta futuri reati. Tuttavia, tale iscrizione non compare nei certificati del casellario richiesti dal privato, dal datore di lavoro o dalla pubblica amministrazione. Di conseguenza, non produce un danno diretto e immediato nella vita sociale e professionale dell’interessato. Il timore di future conseguenze negative è stato qualificato dalla Corte come un pregiudizio ‘ipotetico’, non sufficiente a radicare l’interesse ad agire richiesto per l’ammissibilità del ricorso.

Ininfluenza sulla Sede Civile e Altri Pregiudizi Generici

La Corte ha smontato anche le altre doglianze. Il rischio di essere citato in un giudizio civile per risarcimento del danno non è un interesse tutelabile in questa sede, poiché il provvedimento di archiviazione penale non ha efficacia di giudicato nel processo civile. Il giudice civile, infatti, è tenuto a compiere una valutazione autonoma e indipendente dei fatti. Infine, il riferimento alla condizione di studente è stato ritenuto troppo generico per configurare un danno concreto e attuale.

Le Conclusioni

La sentenza consolida un importante principio di diritto processuale: per poter impugnare un’ordinanza di archiviazione per particolare tenuità del fatto, l’indagato deve dimostrare di avere un interesse ‘concreto ed attuale’ alla sua rimozione. La semplice iscrizione del provvedimento nel casellario giudiziale per uso interno del sistema giustizia non integra tale requisito, poiché non costituisce un pregiudizio effettivo, ma solo una potenziale evenienza futura. Questa pronuncia chiarisce che il sistema non intende vanificare lo scopo deflattivo dell’istituto, limitando le impugnazioni a casi in cui sia ravvisabile una lesione reale e immediata dei diritti dell’indagato.

È possibile ricorrere in Cassazione contro un’ordinanza di archiviazione per particolare tenuità del fatto?
Sì, ma solo a condizione che si dimostri un interesse concreto ed attuale alla rimozione del provvedimento. Un interesse basato su un pregiudizio meramente ipotetico o futuro non è sufficiente a rendere ammissibile il ricorso.

L’iscrizione nel casellario giudiziale di un’archiviazione per tenuità costituisce un pregiudizio concreto?
No. Secondo la Corte, l’iscrizione assolve a una funzione di memorizzazione ad uso esclusivo dell’autorità giudiziaria e non compare nei certificati richiesti da privati o pubbliche amministrazioni. Pertanto, non costituisce un pregiudizio effettivo e attuale che giustifichi l’impugnazione.

Un’archiviazione per tenuità del fatto impedisce alla persona offesa di chiedere il risarcimento dei danni in sede civile?
No. Il provvedimento di archiviazione in sede penale non vincola il giudice civile, il quale deve compiere un’autonoma valutazione del fatto illecito per decidere sulla domanda di risarcimento del danno.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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