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Appello inammissibile: quando il ricorso è generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato un appello inammissibile perché basato su motivi generici e privo di critiche specifiche alla sentenza impugnata. Il ricorrente, condannato per la violazione delle prescrizioni imposte da una misura di prevenzione, aveva lamentato il trattamento sanzionatorio, ma la Corte ha rilevato che era già stato applicato il minimo della pena con le attenuanti generiche. Di conseguenza, il ricorso è stato respinto con condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 22 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Appello Inammissibile: La Necessità di Motivi Specifici nel Ricorso

Presentare un ricorso in Cassazione è un passo cruciale nel sistema giudiziario, ma affinché venga preso in esame, deve rispettare requisiti di forma e sostanza ben precisi. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di cosa accade quando un ricorso è troppo vago, portando a una dichiarazione di appello inammissibile. Questa decisione sottolinea un principio fondamentale: non basta dissentire da una sentenza, bisogna spiegare perché, con argomenti specifici e pertinenti.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna emessa dal Tribunale e successivamente confermata dalla Corte d’Appello. L’imputato era stato riconosciuto colpevole della violazione delle prescrizioni associate a una misura di prevenzione, un reato previsto dal Codice Antimafia (D.Lgs. 159/2011). La pena inflitta era di otto mesi di reclusione.

Non soddisfatto della decisione di secondo grado, il difensore dell’imputato ha proposto ricorso per Cassazione. Tuttavia, come evidenziato dalla Suprema Corte, l’atto di impugnazione si è rivelato problematico sin dall’inizio.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si ferma a un livello precedente, quello procedurale. In sostanza, il ricorso non aveva le caratteristiche necessarie per essere giudicato.

La conseguenza diretta di tale decisione è stata non solo la conferma definitiva della condanna, ma anche l’obbligo per il ricorrente di pagare le spese processuali e una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorsi inammissibili.

Le Motivazioni: Perché un Appello è Inammissibile?

La Corte ha basato la sua decisione su una constatazione molto netta: la manifesta infondatezza del ricorso. I giudici hanno spiegato che l’impugnazione era composta da ‘deduzioni generiche’ e mancava di ‘qualsivoglia critica specifica’ alle ragioni esposte nella sentenza della Corte d’Appello. In altre parole, il ricorrente non ha costruito un vero e proprio dialogo critico con la decisione che intendeva contestare, limitandosi a un dissenso generale.

L’unico punto leggermente più specifico riguardava la determinazione della pena. Anche su questo fronte, però, la Corte ha smontato la censura. I giudici hanno infatti sottolineato come la sentenza impugnata avesse agito nel modo più favorevole possibile all’imputato: era stato applicato il minimo della pena previsto dalla legge (il ‘minimo edittale’) e, in aggiunta, erano state riconosciute le circostanze attenuanti generiche. Pertanto, lamentarsi del trattamento sanzionatorio era palesemente infondato, dato che non si sarebbe potuta applicare una pena inferiore.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio cardine della procedura penale: l’onere della specificità dei motivi di ricorso. Chi impugna una sentenza ha il dovere di indicare con precisione le parti del provvedimento che contesta e le ragioni giuridiche a sostegno della propria tesi. Ricorsi vaghi, generici o basati su lamentele infondate non superano il vaglio di ammissibilità della Corte di Cassazione. La conseguenza non è solo il fallimento dell’impugnazione, ma anche un aggravio di spese per il ricorrente, a sanzione di un uso non corretto dello strumento processuale.

Cosa significa che un appello è inammissibile?
Significa che il ricorso non possiede i requisiti di legge per essere esaminato nel merito dalla Corte. Questo accade, come nel caso di specie, quando i motivi sono troppo generici e non contengono critiche specifiche e argomentate contro la sentenza che si sta impugnando.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile dalla Cassazione?
La conseguenza principale è che la sentenza di condanna diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, che in questo caso ammontava a 3.000 euro, da versare alla Cassa delle ammende.

È possibile contestare la pena se il giudice ha già applicato il minimo previsto dalla legge?
No. Se il giudice ha già concesso il trattamento sanzionatorio più favorevole possibile, applicando la pena minima edittale e riconoscendo eventuali attenuanti, un motivo di ricorso che si limiti a lamentare la severità della pena è considerato manifestamente infondato, come stabilito in questa ordinanza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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