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Appello inammissibile: il requisito di specificità

La Corte di Cassazione dichiara un appello inammissibile per mancanza di specificità dei motivi. La decisione sottolinea che l’impugnazione non può limitarsi a richiedere una nuova valutazione dei fatti, ma deve confrontarsi criticamente con le argomentazioni della sentenza impugnata. I ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 13 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Appello Inammissibile: La Cassazione Ribadisce il Criterio della Specificità

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale del nostro sistema processuale: un appello inammissibile è quello che manca di specificità e non si confronta adeguatamente con la decisione impugnata. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere i requisiti essenziali di un’impugnazione efficace e le conseguenze di un ricorso redatto in modo generico.

I Fatti di Causa

Due soggetti avevano presentato ricorso davanti alla Corte di Cassazione avverso una sentenza della Corte d’Appello che li aveva giudicati penalmente responsabili. I ricorsi, sebbene presentati separatamente, sollevavano questioni molto simili e sono stati quindi esaminati congiuntamente dai giudici di legittimità.

I Motivi del Ricorso e il Principio dell’Appello Inammissibile

I ricorrenti contestavano principalmente due aspetti della decisione di secondo grado:

1. L’affermazione della loro responsabilità penale.
2. La mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis del codice penale.

Nonostante le doglianze, la Suprema Corte ha immediatamente riscontrato una carenza fondamentale nei ricorsi, tale da renderli inammissibili prima ancora di un esame nel merito.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte ha basato la sua decisione sul principio sancito dall’art. 581 del codice di procedura penale, che impone la specificità dei motivi di impugnazione. Secondo i giudici, un appello inammissibile non è solo quello vago o indeterminato, ma anche quello che non stabilisce una correlazione diretta e critica con le ragioni esposte nella sentenza che si intende contestare.

Nel caso specifico, i ricorsi ignoravano completamente le argomentazioni dettagliate fornite dai giudici di merito sia sulla responsabilità (pagine 5 e 6 della sentenza) sia sulla causa di non punibilità (pagine 7 e 8). Invece di contestare punti specifici del ragionamento del giudice, i ricorrenti hanno tentato di proporre una ricostruzione alternativa dei fatti e una rivalutazione delle prove, attività che esula dalle competenze della Corte di Cassazione. Quest’ultima, infatti, non è un terzo grado di giudizio sui fatti, ma un organo che vigila sulla corretta applicazione della legge.

La Corte ha sottolineato che i giudici di merito avevano ampiamente e logicamente motivato il loro convincimento, rendendo le critiche dei ricorrenti generiche e, di conseguenza, inefficaci.

Le Conclusioni

La pronuncia si conclude con una dichiarazione di inammissibilità di entrambi i ricorsi. Questa decisione comporta due conseguenze significative per i ricorrenti: la condanna al pagamento delle spese processuali e il versamento di una somma di tremila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende. Questa ordinanza serve da monito: un’impugnazione, per avere successo, non può essere una semplice lamentela. Deve essere un’analisi tecnica e puntuale, capace di smontare, pezzo per pezzo, il ragionamento logico-giuridico della decisione impugnata. In assenza di tale specificità, il ricorso è destinato a essere dichiarato un appello inammissibile, con un notevole dispendio di tempo e risorse economiche.

Perché un ricorso può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando manca dei requisiti previsti dalla legge, come la specificità dei motivi richiesta dall’art. 581 del codice di procedura penale.

Cosa significa che i motivi di un ricorso devono essere specifici?
Significa che il ricorso non può essere generico, ma deve indicare con precisione le parti della sentenza che si contestano e le ragioni giuridiche della critica, instaurando un confronto diretto con le argomentazioni del giudice che ha emesso la decisione.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in 3.000 euro per ciascun ricorrente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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