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Appello generico: quando il ricorso è inammissibile

Un soggetto, condannato in primo grado per violenza privata, minaccia e danneggiamento, ha visto il suo appello dichiarato inammissibile per genericità. La Corte di Cassazione ha confermato la decisione, ribadendo che un appello generico, privo di argomentazioni specifiche contro la sentenza impugnata, è manifestamente infondato. Di conseguenza, il ricorso è stato respinto con condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 18 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Appello Generico: La Cassazione Conferma l’Inammissibilità

L’esito di un processo non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal rigore con cui vengono seguite le regole procedurali. Un appello generico può vanificare ogni sforzo difensivo, come dimostra una recente ordinanza della Corte di Cassazione. Il provvedimento ha confermato la decisione della Corte d’Appello di dichiarare inammissibile un ricorso a causa della sua vaghezza, sottolineando un principio fondamentale del nostro sistema giuridico: i motivi di impugnazione devono essere specifici e puntuali.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dalla condanna in primo grado di un imputato per i reati di violenza privata (art. 610 c.p.), danneggiamento (art. 635 c.p.) e minaccia (art. 612 c.p.). Non accettando la sentenza, l’imputato ha presentato ricorso alla Corte d’Appello di Roma. Tuttavia, il giudice di secondo grado ha riscontrato un vizio insanabile nell’atto di impugnazione, dichiarando l’appello inammissibile a causa della sua genericità.

La Decisione della Corte d’Appello e il Ricorso in Cassazione

La Corte d’Appello ha ritenuto che i motivi presentati dal ricorrente fossero formulati in modo vago, senza contestare in maniera chiara e argomentata le specifiche parti della sentenza di primo grado. In sostanza, mancava una critica strutturata alla motivazione del primo giudice. Di fronte a questa pronuncia, l’imputato ha deciso di rivolgersi alla Corte di Cassazione, contestando la correttezza della valutazione di inammissibilità e denunciando una presunta violazione delle norme processuali.

Le Motivazioni della Suprema Corte sull’Appello Generico

La Suprema Corte ha respinto il ricorso, definendolo “manifestamente infondato”. I giudici di legittimità hanno analizzato l’atto di appello originario, confermando quanto già stabilito dalla Corte territoriale. Dall’esame della “dichiarazione di appello con contestuali motivi”, è emerso chiaramente che le doglianze erano effettivamente generiche e prive di qualsiasi indicazione o argomento specifico. L’atto si limitava a enunciazioni di principio, senza confrontarsi criticamente con la ricostruzione dei fatti e le argomentazioni giuridiche contenute nella sentenza di primo grado.

La Corte ha quindi ribadito che la denuncia di una violazione di legge non può essere astratta, ma deve essere supportata da elementi concreti presenti negli atti processuali. In questo caso, gli atti stessi smentivano le affermazioni del ricorrente. La motivazione della Corte d’Appello, che aveva dichiarato l’inammissibilità, era quindi corretta e ben fondata.

Conclusioni: L’Importanza della Specificità dei Motivi di Ricorso

Questa ordinanza riafferma un principio cardine della procedura penale: l’onere della specificità dei motivi di appello. Per ottenere una revisione della sentenza di primo grado, non è sufficiente manifestare un generico dissenso. È necessario, invece, individuare con precisione i punti della decisione che si contestano e sviluppare argomentazioni logico-giuridiche capaci di incrinarne la tenuta. Un appello generico non solo è destinato all’insuccesso, ma comporta anche conseguenze economiche per il ricorrente. In questo caso, oltre al rigetto, è stata disposta la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, a titolo di sanzione per aver adito la Corte con un ricorso palesemente infondato.

Perché il ricorso in appello è stato originariamente dichiarato inammissibile?
Il ricorso in appello è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Appello perché ritenuto generico, ovvero privo di motivi specifici, indicazioni o argomenti puntuali contro la sentenza di primo grado.

Quali reati erano stati contestati all’imputato?
L’imputato era stato riconosciuto colpevole in primo grado per i reati di violenza privata (art. 610 c.p.), danneggiamento (art. 635 c.p.) e minaccia (art. 612 c.p.).

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione e quali sono state le conseguenze per il ricorrente?
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile anche il ricorso presentato contro la decisione della Corte d’Appello, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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