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Appello generico: inammissibile senza critica specifica

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso che contestava la mancata sostituzione di una pena detentiva con lavori di pubblica utilità. La decisione si fonda sulla natura dell’impugnazione, ritenuta un appello generico in quanto priva di una critica specifica e argomentata contro le motivazioni della corte territoriale. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Appello Generico: Quando la Critica non Basta, la Cassazione Dichiara l’Inammissibilità

Nel complesso mondo della procedura penale, la forma e la sostanza di un ricorso sono fondamentali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio cruciale: un appello generico, che non si confronta specificamente con le motivazioni della sentenza impugnata, è destinato all’inammissibilità. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere i requisiti di un’impugnazione efficace, specialmente quando si discute della sostituzione di una pena detentiva.

I Fatti del Caso

Un imputato, condannato dalla Corte di Appello di Torino, ha presentato ricorso in Cassazione. Tra i motivi di doglianza, spiccava la contestazione relativa alla mancata sostituzione della pena detentiva con il lavoro di pubblica utilità, come previsto dall’art. 545-bis del codice penale. L’appellante lamentava un’errata applicazione della norma e una carenza di motivazione da parte del giudice di secondo grado.

Il fulcro della questione non era tanto la richiesta in sé, quanto il modo in cui è stata formulata. Il ricorso, infatti, si limitava a richiamare l’ampia motivazione della Corte territoriale senza però articolarne una critica puntuale e circostanziata.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si è basata sulla valutazione del motivo di appello come una “censura generica”. Secondo gli Ermellini, non è sufficiente lamentare una motivazione carente o un’errata applicazione della legge; è necessario che il ricorrente si faccia carico di un confronto specifico e dettagliato con le argomentazioni espresse nel provvedimento impugnato.

La conseguenza diretta dell’inammissibilità è stata la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché un Appello Generico è Inefficace

La Corte ha ritenuto il motivo di ricorso del tutto generico perché si limitava a menzionare la motivazione della Corte d’Appello (contenuta a pagina 5 della sentenza) senza sviluppare un’argomentazione critica capace di incrinarne la logica giuridica. In pratica, l’imputato non ha spiegato perché le ragioni addotte dal giudice di merito per negare la sostituzione della pena fossero errate, limitandosi a un dissenso non argomentato.

A sostegno della propria decisione, la Cassazione ha richiamato un importante precedente delle Sezioni Unite (sentenza Galtelli, n. 8825/2017), che ha consolidato il principio secondo cui i motivi di ricorso devono possedere i caratteri della specificità. Un ricorso è specifico solo quando delinea un percorso logico-argomentativo che si contrappone a quello del giudice che ha emesso la decisione contestata. In assenza di questo confronto diretto, l’impugnazione perde la sua funzione e diventa un mero atto di dissenso, proceduralmente irricevibile.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa ordinanza è un monito fondamentale per chiunque intenda presentare un ricorso in ambito penale. La lezione è chiara: la redazione di un atto di impugnazione richiede precisione e rigore. Non basta indicare la norma che si presume violata o il punto della sentenza che non si condivide. È indispensabile costruire una critica analitica, smontando punto per punto le argomentazioni del giudice e proponendo una lettura alternativa fondata su solidi argomenti di fatto e di diritto.

In conclusione, per evitare una declaratoria di inammissibilità e le relative conseguenze economiche, un ricorso deve superare la soglia dell’appello generico e trasformarsi in un vero e proprio dialogo critico con la decisione impugnata. Solo così l’atto potrà essere efficacemente esaminato nel merito dal giudice superiore.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato ritenuto un “appello generico” perché non presentava una critica specifica e argomentata contro le motivazioni della sentenza impugnata, limitandosi a un richiamo generale senza un confronto puntuale.

Cosa si intende per “censura generica” in un ricorso?
Si intende un motivo di appello che non attacca in modo specifico e dettagliato le ragioni della decisione del giudice, ma si limita a esprimere un dissenso generale o a ripetere argomenti già esposti, senza confrontarsi con la logica della sentenza.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in questo caso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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