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Analisi sentenza: impossibile per dati mancanti

Il documento fornito è l’intestazione di una sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Penale 1, numero 36592 del 2025. Poiché manca il testo integrale della pronuncia, incluse le motivazioni e il dispositivo, non è possibile effettuare alcuna analisi sentenza nel merito. Le uniche informazioni disponibili sono i dati identificativi del provvedimento.

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Pubblicato il 23 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Analisi Sentenza: Impossibile per Documento Incompleto

L’analisi di una sentenza è fondamentale per comprendere l’evoluzione del diritto. Tuttavia, oggi ci troviamo di fronte a un caso particolare: un documento che, pur identificando una precisa pronuncia della Corte di Cassazione, non ne contiene il testo. Questa situazione ci offre l’opportunità di discutere l’importanza del testo integrale per una corretta disamina giuridica, un presupposto essenziale per qualsiasi valida analisi sentenza.

I Dati Certi del Provvedimento

Dal documento in nostro possesso, possiamo estrapolare unicamente i dati identificativi della pronuncia. Si tratta di una sentenza della prima sezione penale della Corte di Cassazione, la numero 36592 dell’anno 2025. Conosciamo anche i nomi del Presidente del collegio e del Giudice Relatore, nonché la data dell’udienza, fissata per il 18 settembre 2025. Questi elementi, sebbene utili a livello archivistico, non offrono alcuno spunto per un’analisi di merito.

I Limiti di un’Analisi su Documento Parziale

Senza il corpo del testo, è impossibile ricostruire la vicenda processuale. Non conosciamo i fatti che hanno dato origine al procedimento, né le questioni di diritto sollevate dalle parti nei precedenti gradi di giudizio. Manca l’elemento cruciale: il percorso logico-giuridico seguito dalla Corte per giungere alla sua decisione. Qualsiasi tentativo di commento si ridurrebbe a mera speculazione, un esercizio sterile e professionalmente scorretto.

Le Motivazioni della Mancata Analisi

La ragione principale per cui non si procederà all’analisi è la totale assenza della motivazione e del dispositivo. La motivazione è il cuore di ogni sentenza: è lì che i giudici espongono le ragioni di fatto e di diritto che fondano la loro decisione, interpretando le norme e applicandole al caso concreto. Il dispositivo, d’altra parte, è la statuizione finale (es. condanna, assoluzione, annullamento). Senza questi due elementi, non c’è nulla da analizzare.

Conclusioni

In conclusione, questo caso evidenzia un punto cruciale per chiunque si approcci allo studio della giurisprudenza: l’analisi di una sentenza non può prescindere dalla lettura completa e attenta del provvedimento originale. L’intestazione, da sola, serve solo a catalogare un atto di cui si ignora completamente il contenuto e la portata giuridica.

Quali informazioni si possono ricavare dal documento fornito?
Dal documento si possono ricavare solo i dati identificativi della sentenza: la sezione della Corte (Penale, Sez. 1), il numero (36592), l’anno (2025), il nome del Presidente e del Relatore, e la data dell’udienza (18/09/2025).

Perché non è possibile analizzare il merito della decisione?
Non è possibile analizzare il merito perché il documento è solo l’intestazione della sentenza. Manca completamente il testo della pronuncia, che contiene la descrizione dei fatti, le questioni giuridiche, le motivazioni della Corte e la decisione finale (dispositivo).

Cosa indica la dicitura “Corte di Cassazione – copia non ufficiale”?
Questa dicitura avverte che il documento non è una copia conforme all’originale depositato in cancelleria e, pertanto, non ha valore legale probatorio. È una copia fornita a solo scopo informativo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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