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Alterazione cronotachigrafo: no alla tenuità del fatto

Un autotrasportatore, condannato per alterazione del cronotachigrafo, ha presentato ricorso in Cassazione chiedendo il riconoscimento della non punibilità per particolare tenuità del fatto. La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, sottolineando che l’alterazione cronotachigrafo costituisce un reato di pericolo. La pericolosità intrinseca della guida di un mezzo pesante in violazione delle norme di sicurezza impedisce di considerare il fatto come di lieve entità, giustificando la conferma della condanna.

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Pubblicato il 17 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Alterazione Cronotachigrafo: Perché la Cassazione Nega la Particolare Tenuità del Fatto

L’alterazione cronotachigrafo è una pratica illegale purtroppo diffusa nel settore dell’autotrasporto, che mira a eludere i controlli sui tempi di guida e di riposo. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito la gravità di questa condotta, negando la possibilità di considerarla un ‘fatto di particolare tenuità’ e, di conseguenza, di escluderne la punibilità. Analizziamo insieme questa importante decisione per comprenderne le ragioni giuridiche e le implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso: La Manomissione del Dispositivo di Controllo

Il caso ha origine dalla condanna di un autista per il reato previsto dall’art. 437 del codice penale, ovvero la rimozione o l’alterazione dolosa di apparecchiature destinate a prevenire infortuni sul lavoro. Nello specifico, l’imputato era stato ritenuto colpevole di aver manomesso il cronotachigrafo installato sul trattore stradale che conduceva.

La condanna, emessa in primo grado con rito abbreviato e confermata dalla Corte d’Appello, prevedeva una pena di otto mesi di reclusione, già mitigata dal riconoscimento delle attenuanti generiche. Nonostante ciò, la difesa ha deciso di proseguire la battaglia legale fino all’ultimo grado di giudizio.

Il Ricorso in Cassazione: le Richieste della Difesa

L’imputato, tramite il suo difensore, ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, basandolo su due motivi principali:

1. Errata motivazione sul diniego della non punibilità: Si contestava la decisione dei giudici di merito di non applicare la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis del codice penale.
2. Errata motivazione sul diniego delle attenuanti generiche: La difesa lamentava anche la mancata concessione delle attenuanti innominate, che avrebbero potuto ridurre ulteriormente la pena.

In sostanza, si chiedeva alla Suprema Corte di riconoscere che la condotta, nel caso specifico, fosse talmente lieve da non meritare una sanzione penale.

La Decisione della Corte: l’Alterazione Cronotachigrafo è un Reato di Pericolo

La Corte di Cassazione ha respinto integralmente il ricorso, dichiarandolo inammissibile. La decisione si fonda su un principio giuridico chiaro e rigoroso: l’alterazione cronotachigrafo non è una mera irregolarità amministrativa, ma un reato di pericolo concreto.

Le motivazioni

I giudici hanno spiegato che la Corte d’Appello aveva correttamente motivato la sua decisione. Per quanto riguarda il diniego della non punibilità (art. 131-bis c.p.), è stata sottolineata la ‘rilevanza del pericolo inerente alla guida di un mezzo pesante in violazione delle regole di sicurezza’. La manomissione del cronotachigrafo, infatti, consente di superare i limiti di guida, aumentando esponenzialmente il rischio di incidenti dovuti alla stanchezza del conducente. Questo pericolo non riguarda solo l’autista, ma anche ‘terzi in un eventuale sinistro’, rendendo l’offesa tutt’altro che tenue.

In merito alla mancata concessione delle attenuanti, la Cassazione ha ritenuto legittima la valutazione della Corte territoriale, la quale aveva semplicemente preso atto della ‘inesistenza di elementi positivi da apprezzare’ a favore dell’imputato. La motivazione della Corte d’Appello, sebbene sintetica, è stata considerata esente da vizi logici.

Le conclusioni

La decisione della Cassazione consolida un orientamento giurisprudenziale severo nei confronti dei reati che mettono a rischio la sicurezza stradale e sul lavoro. L’ordinanza chiarisce che il reato di alterazione del cronotachigrafo protegge un bene giuridico di primaria importanza – l’incolumità pubblica – e che la sua natura di reato di pericolo osta, in linea di principio, a una valutazione di ‘particolare tenuità’. Per gli operatori del settore, questo significa che la manomissione dei dispositivi di controllo è una condotta che difficilmente potrà beneficiare di sconti di pena o cause di non punibilità, data la sua intrinseca pericolosità sociale.

Perché l’alterazione del cronotachigrafo non è stata considerata un fatto di particolare tenuità?
Perché la Corte ha ritenuto prevalente la rilevanza del pericolo creato dalla guida di un mezzo pesante in violazione delle regole di sicurezza, che mette a rischio anche terze persone in caso di incidente. Questa pericolosità intrinseca impedisce di qualificare il fatto come di lieve entità.

Cosa ha deciso la Corte riguardo alle attenuanti generiche?
La Corte ha confermato la decisione dei giudici di merito di non concedere le attenuanti generiche, ritenendo legittima la valutazione basata sull’assenza di elementi positivi da poter apprezzare a favore dell’imputato.

Qual è stato l’esito finale del ricorso in Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Di conseguenza, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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