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Vizi occulti immobile: quando spetta la riduzione prezzo

In un caso di compravendita immobiliare, un acquirente ha citato in giudizio il venditore per vizi occulti, nello specifico muffa e difetti alla pavimentazione. Il Tribunale di primo grado aveva respinto la domanda. La Corte di Appello ha parzialmente riformato la sentenza, riconoscendo il diritto dell’acquirente a una riduzione del prezzo solo per il difetto della pavimentazione. Quest’ultimo, esteso a quasi tutta la superficie ma non facilmente percepibile, è stato qualificato come un vizio occulto rilevante. La richiesta relativa alla muffa è stata invece respinta, in quanto ricondotta a fenomeni naturali di condensa e non a un difetto imputabile al venditore.

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Pubblicato il 8 ottobre 2025 in Diritto Civile, Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Vizi occulti immobile: quando un difetto non visibile dà diritto al risarcimento

L’acquisto di una casa è un passo importante, ma a volte può riservare spiacevoli sorprese. Cosa succede se, dopo il rogito, si scoprono difetti non evidenti al momento delle visite? La recente sentenza della Corte di Appello di Firenze analizza un caso emblematico di vizi occulti immobile, distinguendo tra problematiche per le quali il venditore è responsabile e quelle che non lo sono, e chiarendo i diritti dell’acquirente.

I Fatti del Caso

Un acquirente, dopo aver comprato un appartamento per 126.000,00 euro, scopriva la presenza di muffa sulle pareti e un anomalo distacco di alcune piastrelle del pavimento. Decideva quindi di citare in giudizio il venditore per ottenere una riduzione del prezzo e il risarcimento dei danni. Il Tribunale di primo grado, tuttavia, respingeva le sue richieste, ritenendo i vizi di scarsa entità e facilmente riconoscibili. L’acquirente non si arrendeva e presentava appello.

La Decisione della Corte di Appello

La Corte di Appello di Firenze ha parzialmente accolto il ricorso, riformando la decisione iniziale. I giudici hanno stabilito che il difetto della pavimentazione costituiva un vizio occulto e che, pertanto, l’acquirente aveva diritto a una riduzione del prezzo pari a 9.950,00 euro (oltre IVA), come stimato dalla Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU). Al contrario, la richiesta relativa alla muffa è stata respinta.

Le Motivazioni della Sentenza: Vizi Occulti nell’Immobile

L’analisi della Corte si è concentrata sulla natura e sulla riconoscibilità dei difetti lamentati, giungendo a conclusioni diverse per le due problematiche.

Il Difetto alla Pavimentazione: Un Vizio Occulto Rilevante

Contrariamente a quanto stabilito in primo grado, la Corte d’Appello ha ritenuto il problema del pavimento un vizio occulto e significativo. La CTU aveva infatti accertato che la mancata aderenza delle piastrelle non riguardava solo pochi punti visibili, ma si estendeva a quasi tutta la superficie dell’appartamento (circa 70 mq). Questo difetto non era “facilmente riconoscibile”, poiché non percepibile a vista né camminandoci sopra, se non da un occhio esperto. La sua natura nascosta e la sua estensione lo qualificavano come un vizio rilevante che diminuiva in modo apprezzabile il valore dell’immobile, giustificando la richiesta di riduzione del prezzo.

La Questione della Muffa: Fenomeni Naturali Non Imputabili al Venditore

Per quanto riguarda la muffa, la Corte ha confermato la decisione del primo giudice. La perizia ha dimostrato che la sua comparsa era dovuta a fenomeni naturali di condensa, causati dai cosiddetti “ponti termici” (punti freddi nella struttura, come pilastri in cemento armato). Questi fenomeni non sono stati considerati un difetto costruttivo imputabile al venditore, ma una conseguenza delle caratteristiche dell’edificio e delle condizioni ambientali. La Corte ha specificato che un’eventuale responsabilità per carenze strutturali nell’isolamento termico, peraltro non provata, sarebbe ricaduta sul condominio, in quanto le pareti esterne sono parti comuni.

La Clausola “Visto e Piaciuto” e i Vizi Occulti

La sentenza ribadisce un principio fondamentale: la clausola “visto e piaciuto”, comune nei contratti di compravendita, non protegge il venditore in caso di vizi occulti immobile. Tale clausola copre solo i vizi palesi o facilmente riconoscibili con l’ordinaria diligenza. Poiché il difetto della pavimentazione non era riconoscibile, il venditore ne rimaneva responsabile, non avendo provato che il prezzo di vendita fosse già stato ridotto in considerazione di tale problema.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa decisione offre importanti spunti pratici per chi compra o vende un immobile. Innanzitutto, evidenzia la cruciale distinzione tra vizi apparenti e vizi occulti: per i primi, l’acquirente deve essere diligente nell’ispezione; per i secondi, la legge offre una tutela specifica. In secondo luogo, sottolinea l’importanza della Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) nel determinare l’origine, l’entità e l’impatto economico di un difetto. Infine, conferma che non tutti i problemi riscontrati in un immobile sono automaticamente colpa del venditore; è necessario accertare se il vizio derivi da un difetto intrinseco del bene venduto o da fattori esterni o naturali.

Un difetto di aderenza del pavimento esteso a quasi tutta la casa, ma non visibile, è un vizio occulto?
Sì. La sentenza stabilisce che una mancanza di aderenza delle piastrelle su una vasta superficie costituisce un vizio occulto, in quanto non è facilmente percepibile con l’ordinaria diligenza e diminuisce in modo apprezzabile il valore e la fruibilità dell’immobile.

Chi risponde della muffa causata da “ponti termici” in un appartamento?
Secondo la decisione, la muffa derivante da fenomeni naturali di condensa dovuti a ponti termici non è un vizio imputabile al singolo venditore. La Corte ha suggerito che, se il problema fosse riconducibile a un difetto strutturale dell’isolamento delle pareti esterne, la responsabilità potrebbe essere del condominio.

La clausola “visto e piaciuto” protegge il venditore dai vizi occulti?
No. La sentenza conferma che la clausola “visto e piaciuto” non esonera il venditore dalla garanzia per i vizi occulti, cioè quei difetti non facilmente riconoscibili dall’acquirente al momento della compravendita. Il venditore resta responsabile per questi problemi nascosti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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