LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Valore indeterminabile causa: competenza del Tribunale

La Corte di Cassazione ha stabilito che una causa avente ad oggetto la richiesta di consegna di documentazione bancaria ha un valore indeterminabile. Di conseguenza, la competenza a decidere spetta al Tribunale e non al Giudice di Pace. La Corte ha chiarito che il valore della controversia non può essere identificato con il mero costo di produzione delle copie, ma risiede nel diritto sostanziale del cliente a ottenere i documenti, un diritto non suscettibile di valutazione economica diretta.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 22 settembre 2025 in Diritto Bancario, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Valore Indeterminabile Causa: La Cassazione Chiarisce la Competenza del Tribunale

Quando un cliente chiede alla propria banca la consegna di documenti, come il contratto di finanziamento, e la banca si oppone sollevando una questione di competenza del giudice, si apre un dibattito procedurale di grande rilevanza pratica. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento fondamentale su questo tema, stabilendo che in questi casi si è di fronte a una valore indeterminabile causa, con precise conseguenze sulla scelta del foro competente. L’analisi di questa decisione offre spunti preziosi per clienti e professionisti del settore.

I Fatti del Caso: Richiesta di Documenti e Opposizione della Banca

La vicenda trae origine dalla richiesta di un cliente che, tramite un decreto ingiuntivo, aveva ordinato a un istituto di credito di consegnargli copia del contratto di finanziamento, della polizza assicurativa e dell’estratto delle rate pagate. La banca, anziché adempiere, ha proposto opposizione al decreto, eccependo in via preliminare l’incompetenza per valore del Tribunale adito. Secondo la tesi dell’istituto, il valore della controversia doveva essere considerato esiguo, pari al mero costo di produzione delle copie, e pertanto la competenza sarebbe spettata al Giudice di Pace.

Il Tribunale di primo grado aveva accolto l’eccezione della banca, revocando il decreto ingiuntivo e dichiarando la propria incompetenza. Il cliente, non condividendo tale conclusione, ha proposto ricorso per regolamento di competenza dinanzi alla Corte di Cassazione.

La Questione sulla Competenza e il Valore Indeterminabile della Causa

Il nodo centrale della questione riguarda la corretta determinazione del valore di una causa avente ad oggetto un ‘obbligo di fare’, come la consegna di documenti. La legge, infatti, stabilisce soglie di valore per ripartire le cause tra il Giudice di Pace e il Tribunale. Se il valore della domanda non è determinabile economicamente, la competenza è presunta in capo al Tribunale.

La banca sosteneva che il valore fosse facilmente determinabile e corrispondesse al costo materiale delle fotocopie. Al contrario, il cliente riteneva che il suo diritto a ottenere la documentazione non fosse suscettibile di una valutazione economica, configurando così una valore indeterminabile causa.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del cliente, cassando la sentenza del Tribunale e affermando principi di diritto molto chiari. I giudici hanno spiegato che l’oggetto della domanda non è la ‘cosa materiale’ (i fogli di carta), ma il diritto del cliente a ottenere la documentazione, come sancito dall’art. 119 del Testo Unico Bancario.

Questo diritto ha natura sostanziale e il suo esercizio è strumentale a diverse finalità, come la verifica della correttezza del rapporto o la preparazione di future azioni legali. Pertanto, il suo valore non può essere ridotto al semplice costo di produzione delle copie. Le spese di riproduzione, per quanto esigue, sono solo un onere accessorio e non rappresentano il valore del diritto azionato.

La Corte ha ribadito che le azioni relative a un obbligo ‘di fare’ (come la consegna di documenti), quando non viene indicato un valore specifico, devono essere assimilate a quelle relative a somme di denaro. Se non viene dichiarato un valore, la causa si presume di valore indeterminabile e, di conseguenza, di competenza del Tribunale.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

La decisione della Cassazione ha importanti implicazioni pratiche. Stabilisce un principio chiaro: il diritto del cliente a ricevere la documentazione bancaria non è una pretesa di valore esiguo, ma l’esercizio di un diritto potestativo non quantificabile economicamente. Pertanto, la causa per ottenerne la consegna forzata è di valore indeterminabile e rientra nella competenza del Tribunale.

Questa pronuncia rafforza la tutela del cliente, evitando che le banche possano eludere le richieste basandosi su eccezioni procedurali pretestuose e confermando che il giudice naturale per questo tipo di controversie è il Tribunale, in virtù della natura non prettamente economica del diritto fatto valere.

Come si determina il valore di una causa per la consegna di documenti bancari ai fini della competenza?
Secondo la Corte di Cassazione, il valore di una causa per la consegna di documenti bancari è indeterminabile. Non si basa sul costo materiale delle copie, ma sul diritto sostanziale del cliente a ottenere la documentazione, che non è suscettibile di una valutazione economica diretta.

Qual è il giudice competente per le cause di valore indeterminabile?
Per le cause di valore indeterminabile, la competenza spetta al Tribunale. Questo perché la legge presume che tali cause superino la soglia di competenza del Giudice di Pace.

Il costo di produzione delle copie dei documenti influisce sulla determinazione della competenza?
No. La Corte ha chiarito che i costi di produzione delle copie sono una spesa accessoria e irrilevante per determinare il valore della causa ai fini della competenza. L’oggetto del contendere è il diritto a ricevere i documenti, non il valore materiale dei fogli.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati