LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Usura Cessione Quinto: costi assicurativi contano

Una cliente ha citato in giudizio una società finanziaria per usura relativa a un prestito con cessione del quinto, sostenendo che i costi dell’assicurazione obbligatoria spingevano il tasso oltre la soglia legale. La Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte d’Appello, stabilendo che tutti i costi connessi all’erogazione del credito, inclusa l’assicurazione obbligatoria, devono essere conteggiati ai fini della verifica dell’usura. Il ricorso della società finanziaria è stato respinto.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 13 settembre 2025 in Diritto Bancario, Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

Usura nella Cessione del Quinto: I Costi Assicurativi Vanno Sempre Calcolati

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale nella lotta contro l’usura bancaria: nel calcolo del costo totale di un finanziamento, anche le spese per polizze assicurative obbligatorie devono essere incluse. Questa decisione, emessa nell’ambito di una controversia su un prestito con cessione del quinto dello stipendio, chiarisce che la natura obbligatoria di un costo non lo esclude dalla verifica del superamento del tasso soglia. Approfondiamo i dettagli di questo importante caso.

I Fatti del Caso

Una cliente aveva stipulato un contratto di mutuo rimborsabile tramite cessione del quinto dello stipendio. Contestualmente, era stata costretta a sottoscrivere una polizza assicurativa. Dopo aver estinto anticipatamente il prestito, la cliente ha agito in giudizio contro la società finanziaria, denunciando l’usura degli interessi pattuiti. A suo avviso, includendo il costo della polizza assicurativa nel calcolo del Tasso Effettivo Globale (TEG), il tasso di interesse superava la soglia anti-usura stabilita dalla legge.

In primo grado, il Tribunale aveva respinto la domanda, ritenendo che il costo della polizza, essendo obbligatoria per legge, non dovesse essere considerato. La Corte d’Appello, tuttavia, ha ribaltato la decisione, accogliendo la tesi della cliente e condannando la società finanziaria alla restituzione di oltre 10.000 euro. Secondo i giudici di secondo grado, la natura obbligatoria della polizza non ne esclude la funzione remunerativa, anche indiretta, e pertanto il suo costo doveva essere conteggiato ai fini della verifica dell’usura. La società finanziaria ha quindi proposto ricorso in Cassazione.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della società finanziaria, confermando la sentenza d’appello con motivazioni chiare e nette su tre punti principali.

La Conoscenza d’Ufficio dei Tassi Soglia

La società ricorrente lamentava che la cliente non avesse prodotto in giudizio i decreti ministeriali che stabiliscono i tassi soglia per l’usura. La Cassazione ha respinto questa doglianza, affermando che tali decreti sono fonti integrative del diritto. In base al principio iura novit curia (‘il giudice conosce le leggi’), il magistrato ha il dovere di conoscerli e applicarli d’ufficio, indipendentemente dall’attività probatoria delle parti. Non si tratta di provare un fatto, ma di applicare una norma di legge.

Usura e Costi Assicurativi Obbligatori: Un Legame Inscindibile

Il cuore della controversia riguardava l’inclusione dei costi assicurativi nel calcolo del TEG. La finanziaria sosteneva che, essendo la polizza obbligatoria per legge (D.P.R. 180/1950), il suo costo non poteva essere considerato una remunerazione per il credito. La Corte ha smontato questa tesi, ribadendo il suo orientamento consolidato: ai fini della valutazione dell’eventuale natura usuraria di un prestito, devono essere conteggiate tutte le spese collegate all’erogazione del credito. È sufficiente che il costo sia legato alla concessione del finanziamento, e tale collegamento si presume quando la polizza viene stipulata contestualmente al mutuo. La natura obbligatoria non fa venir meno il carattere di costo del credito.

Il Principio di Omogeneità e la sua Inapplicabilità

Infine, la società ha invocato il ‘principio di omogeneità’, sostenendo che, se il costo dell’assicurazione viene incluso nel TEG del singolo contratto, allora anche il tasso soglia di riferimento (TEGM) dovrebbe essere calcolato includendo tali costi, cosa che le Istruzioni della Banca d’Italia all’epoca non prevedevano. La Corte ha dichiarato il motivo inammissibile, spiegando che la ‘centralità sistematica’ dell’art. 644 del codice penale impone di considerare ogni costo collegato al credito. La connotazione remunerativa della polizza, anche se indiretta, è sufficiente per includerla nel calcolo, rendendo irrilevante la metodologia di calcolo del TEGM prevista dalle istruzioni amministrative secondarie, che non possono derogare a una norma penale.

Conclusioni

L’ordinanza della Cassazione consolida un orientamento a forte tutela del consumatore. I principi che emergono sono chiari:

1. Tutti i costi contano: Qualsiasi spesa collegata all’erogazione di un finanziamento, incluse le polizze assicurative obbligatorie per legge, deve essere inclusa nel calcolo del TEG per la verifica del superamento della soglia di usura.
2. La legge si applica d’ufficio: I decreti ministeriali sui tassi soglia sono norme di legge che il giudice deve conoscere e applicare, senza che il cliente sia obbligato a produrli materialmente in causa.
3. La norma penale prevale: Il principio onnicomprensivo sancito dall’art. 644 del codice penale prevale su eventuali disposizioni amministrative secondarie (come le Istruzioni della Banca d’Italia) che potrebbero prevedere criteri di calcolo differenti.

I costi dell’assicurazione obbligatoria in un prestito con cessione del quinto devono essere inclusi nel calcolo per verificare l’usura?
Sì, la Corte di Cassazione ha stabilito che, ai fini della valutazione della natura usuraria del tasso, devono essere conteggiate anche le spese di assicurazione sostenute dal debitore per ottenere il credito, essendo sufficiente che risultino collegate alla concessione del credito stesso.

È necessario che il cliente produca in giudizio i decreti ministeriali con i tassi soglia per dimostrare l’usura?
No. La Corte ha chiarito che i decreti ministeriali di rilevazione dei tassi sono fonti integrative del diritto e, in base al principio ‘iura novit curia’, devono essere conosciuti e applicati dal giudice indipendentemente dall’attività probatoria delle parti.

Il fatto che le istruzioni della Banca d’Italia all’epoca del contratto escludessero certi costi dal calcolo del tasso soglia (TEGM) impedisce di includerli nel tasso applicato al cliente (TEG) per la verifica dell’usura?
No. La Corte ha ritenuto che la norma penale (art. 644 c.p.), che impone di considerare tutti i costi collegati al credito, prevale sulle istruzioni amministrative. La natura remunerativa della polizza, anche se indiretta, è sufficiente per includerla nel calcolo del TEG, indipendentemente da come veniva calcolato il TEGM di riferimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati