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Usucapione di un immobile: come funziona?

Due comproprietarie hanno ottenuto dal Tribunale il riconoscimento dell’usucapione di un immobile, dimostrando un possesso continuato per oltre vent’anni. La decisione è stata favorita dalla mancata costituzione in giudizio dei convenuti. Il giudice ha accolto la domanda, dichiarando l’acquisto della piena proprietà per le attrici.

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Usucapione di un Immobile: Come Ottenere la Proprietà con il Possesso

L’usucapione è un istituto giuridico che consente di diventare proprietari di un bene altrui attraverso il possesso prolungato nel tempo. Una recente sentenza del Tribunale di Ancona ha riaffermato i principi fondamentali di questo meccanismo, chiarendo come la prova del possesso e l’atteggiamento delle controparti possano determinare l’esito del giudizio. Questo caso offre spunti pratici per comprendere come funziona l’usucapione di un immobile e quali elementi sono decisivi.

I Fatti di Causa

Due attrici si sono rivolte al Tribunale per chiedere di essere dichiarate proprietarie, ciascuna per la quota del 50%, di un bene immobile. Esse sostenevano di averne acquisito la proprietà per usucapione, avendolo posseduto in modo continuativo per oltre vent’anni, come se ne fossero le legittime titolari. Per sostenere la loro domanda, hanno citato in giudizio tutti i soggetti che risultavano formalmente intestatari del bene. Tuttavia, nessuno dei convenuti si è costituito in giudizio, rimanendo contumaci, ovvero assenti dal processo.

La Decisione del Tribunale sull’Usucapione di un Immobile

Il Tribunale ha accolto integralmente la domanda delle attrici. Il Giudice ha dichiarato che le due donne hanno acquisito per intervenuta usucapione la piena proprietà dell’immobile in questione. La sentenza ha inoltre disposto la trascrizione del provvedimento presso i Registri Immobiliari, formalizzando così il trasferimento di proprietà, e ha compensato le spese di lite tra le parti, data la mancata opposizione dei convenuti.

Le Motivazioni della Sentenza

La decisione si fonda sull’articolo 1158 del Codice Civile, che disciplina l’usucapione ordinaria dei beni immobili. Il Giudice ha verificato la sussistenza di tutti i requisiti richiesti dalla legge:

1. Possesso Continuato: Le attrici hanno fornito prove documentali e testimoniali che hanno dimostrato un possesso continuato, pacifico e pubblico del bene per un periodo superiore a vent’anni.
2. Possesso non Violento o Clandestino: Il possesso non è stato acquisito con la forza o di nascosto. Questo è un requisito fondamentale, come specificato dall’art. 1163 c.c.
3. Mancata Interruzione: Il possesso non è stato interrotto per più di un anno, come richiesto dall’art. 1167 c.c.

Il Tribunale ha sottolineato come le dichiarazioni testimoniali, univoche e disinteressate, abbiano corroborato le affermazioni delle attrici. Un elemento decisivo è stato l’atteggiamento processuale dei convenuti. La loro contumacia, ovvero la scelta di non partecipare al giudizio, è stata interpretata come un disinteresse verso il bene e ha rafforzato la posizione delle attrici, confermando indirettamente la fondatezza delle loro pretese. Anche se una relazione notarile aveva ipotizzato un possibile acquisto per via successoria (a titolo derivativo), la mancata opposizione dei convenuti ha convinto il giudice a dichiarare l’avvenuto acquisto a titolo originario tramite usucapione.

Le Conclusioni

Questa sentenza ribadisce che l’usucapione è un meccanismo efficace per consolidare situazioni di fatto protratte nel tempo, garantendo certezza ai rapporti giuridici. Dimostra che, per ottenere il riconoscimento del diritto di proprietà, è cruciale fornire prove solide e coerenti del possesso ventennale. Inoltre, evidenzia come la contumacia della controparte, pur non equivalendo a un’ammissione, possa essere valutata dal giudice come un elemento a favore di chi agisce in giudizio. La decisione finale, resa ai sensi dell’art. 281 sexies c.p.c., conferma l’efficienza del processo quando i fatti sono chiari e non vi è contestazione, permettendo una rapida definizione della causa.

Cosa è necessario dimostrare per ottenere l’usucapione di un immobile?
Per ottenere l’usucapione, è necessario dimostrare di aver posseduto il bene in modo continuato per almeno vent’anni. Il possesso non deve essere stato acquisito in modo violento o clandestino e non deve essere stato interrotto per più di un anno.

La mancata partecipazione al processo dei convenuti (contumacia) aiuta chi chiede l’usucapione?
Sì, secondo la sentenza, la contumacia dei convenuti, pur non essendo una prova diretta, corrobora gli assunti di chi agisce in giudizio. Il loro disinteresse e la mancata opposizione vengono valutati positivamente dal giudice e rafforzano la posizione della parte attrice.

Cosa accade dopo che il giudice dichiara l’avvenuta usucapione?
Una volta che la sentenza dichiara l’usucapione, essa viene trascritta nei Registri Immobiliari. Questa trascrizione formalizza il trasferimento della proprietà a favore di chi ha usucapito il bene, rendendo la sua titolarità opponibile a terzi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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