Udienza Pubblica: la Cassazione rinvia per dubbi di costituzionalità
L’ordinanza interlocutoria in esame rappresenta un momento cruciale nel processo giudiziario, evidenziando come la Corte di Cassazione affronti questioni di particolare complessità. In questo caso, il Collegio ha deciso di rinviare la causa a una Udienza Pubblica, ritenendo che i motivi del ricorso sollevassero dubbi di legittimità costituzionale meritevoli di un approfondimento maggiore. Analizziamo i dettagli di questa importante decisione.
I Fatti di Causa: Dal Decreto Ingiuntivo al Ricorso in Cassazione
La vicenda ha origine da un’azione legale intrapresa da un ente nazionale di previdenza e assistenza di una categoria professionale. L’ente aveva ottenuto un decreto ingiuntivo dal Tribunale nei confronti dell’Agente della Riscossione per un credito derivante da ruoli non riscossi.
L’Agente della Riscossione si era opposto al decreto ingiuntivo, ma la sua opposizione era stata inizialmente respinta in primo grado. Successivamente, la Corte d’Appello, riformando la prima sentenza, ha accolto l’appello dell’Agente della Riscossione e ha revocato il decreto ingiuntivo.
Contro questa decisione, l’ente previdenziale ha proposto ricorso per Cassazione, articolando le proprie doglianze in otto motivi e presentando anche una memoria illustrativa.
La Decisione della Corte e il Rinvio a Udienza Pubblica
La Suprema Corte, investita della questione, non ha emesso una sentenza definitiva. Al contrario, ha pronunciato un’ordinanza interlocutoria con cui ha disposto il rinvio della causa alla Udienza Pubblica. Questa scelta procedurale non è casuale ma segnala la particolare rilevanza e complessità delle tematiche sollevate.
La decisione di passare da una discussione in camera di consiglio a un’udienza aperta al pubblico indica che il Collegio ritiene necessario un dibattito più ampio e approfondito, spesso riservato a casi che possono avere un impatto significativo sull’ordinamento giuridico o che sollevano questioni di principio.
Le Motivazioni: Complessità e Dubbi di Legittimità Costituzionale
Il cuore della decisione risiede nella motivazione fornita dalla Corte. Il Collegio ha rilevato che il ricorso solleva questioni di legittimità costituzionale relative alla Legge n. 228 del 2012. La “complessa sostanza” di tali questioni ha indotto i giudici a ritenere opportuno un esame più ponderato e pubblico.
Il rinvio, quindi, non è un mero atto procedurale, ma una scelta sostanziale dettata dalla necessità di sviscerare a fondo i dubbi sulla conformità di una norma di legge ai principi della Costituzione. Questo passaggio garantisce che una decisione con potenziali effetti erga omnes venga presa dopo la più completa e trasparente valutazione possibile.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche del Rinvio
L’ordinanza interlocutoria in commento ha importanti implicazioni pratiche. In primo luogo, sospende il giudizio sul merito del ricorso, posticipando la decisione finale. In secondo luogo, segnala a tutta la comunità giuridica l’esistenza di un nodo interpretativo di rilevanza costituzionale che richiede attenzione.
La scelta di deferire la causa all’Udienza Pubblica sottolinea la funzione nomofilattica della Corte di Cassazione, ovvero il suo ruolo di garante dell’uniforme interpretazione della legge. Affrontare pubblicamente dubbi di costituzionalità contribuisce a rafforzare la trasparenza e l’autorevolezza delle decisioni giudiziarie, specialmente quando queste toccano i principi fondamentali del nostro sistema legale.
Perché la Corte di Cassazione non ha emesso una sentenza definitiva?
La Corte non ha emesso una sentenza definitiva perché il ricorso sollevava questioni di legittimità costituzionale relative alla L. 228/2012, la cui complessa sostanza ha reso necessario un rinvio per un esame più approfondito.
Quale strumento giuridico ha utilizzato la Corte per rinviare la causa?
La Corte ha utilizzato un’ordinanza interlocutoria, un provvedimento non definitivo che serve a regolare lo svolgimento del processo prima della decisione finale sul merito.
Qual è l’effetto pratico del rinvio alla Pubblica Udienza?
L’effetto pratico è che la decisione sul caso è sospesa e la questione verrà discussa in una seduta pubblica, aperta a un dibattito più ampio, data la rilevanza e la complessità dei dubbi di costituzionalità sollevati.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 3 Num. 214 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 3 Num. 214 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 07/01/2025
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 15411/2021 R.G. proposto da: RAGIONE_SOCIALE, in persona del Presidente e legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dal l’avv. NOME COGNOME e dall’avv. NOME COGNOME, domiciliata presso lo studio in INDIRIZZO, Roma;
-ricorrente-
contro
AGENZIA DELLE RAGIONE_SOCIALE, Agente della RAGIONE_SOCIALE la Provincia di Reggio Calabria, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato e domiciliata in Roma INDIRIZZO
-controricorrente-
avverso la SENTENZA della CORTE D’APPELLO di ROMA n. 5932/2020 depositata il 27/11/2020. Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 17/12/2024
dalla Consigliera NOME COGNOME:
Rilevato che:
La Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense ha ottenuto un decreto ingiuntivo dal Tribunale di Roma nei confronti dell’Agente di Riscossione per la Provincia di Reggio Calabria, per un credito immediatamente esigibile sui ruoli non riscossi; l’opposizione dell’ingiunto è stata poi rigettata dal medesimo Tribunale.
La Corte d’appello di Roma, con la sentenza n. 5313 del 4 maggio 2021, ha riformato la sentenza impugnata e, accogliendo l’opposizione dell’Agente di Riscossione appellante, ha revocato il decreto ingiuntivo.
Avverso tale sentenza propone ricorso la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense con otto motivi, illustrati anche con memoria.
L’Ader – Agenzia delle Entrate – Riscossione, subentrata all’agente della riscossione ingiunto nelle posizioni giuridiche per cui è causa, resiste con controricorso.
Considerato che
Occorre rilevare che il ricorso involge questioni di legittimità costituzionale della L. 228/2012, per la cui complessa sostanza ritiene il Collegio che la causa debba essere rinviata alla Udienza Pubblica.
P.Q.M.
rinvia la causa alla Pubblica Udienza.
Così deciso in Roma, nella Camera di consiglio della Sezione Terza