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Trasmissione procedimento giudiziario: la decisione

La Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza interlocutoria che dispone la trasmissione del procedimento giudiziario da una sezione all’altra dello stesso tribunale. La decisione è stata presa su istanza della parte ricorrente, una struttura sanitaria, in quanto un ricorso analogo tra le stesse parti era già pendente presso la sezione di destinazione. La Corte ha accolto la richiesta per ragioni di economia processuale e per garantire coerenza decisionale, dato che la controparte non si è opposta.

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Pubblicato il 15 novembre 2025 in Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Trasmissione procedimento giudiziario: la Cassazione decide per la coerenza

L’efficienza del sistema giudiziario si basa anche su meccanismi procedurali volti a garantire coerenza e rapidità. Un esempio pratico è la trasmissione procedimento giudiziario tra sezioni diverse dello stesso organo giudicante, come illustrato da una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione. Questo provvedimento, pur non entrando nel merito della controversia, offre uno spunto fondamentale sull’importanza della gestione coordinata dei contenziosi connessi.

I fatti del caso

Una struttura sanitaria privata aveva presentato ricorso in Cassazione contro una sentenza della Corte d’Appello che la vedeva contrapposta a un’azienda sanitaria pubblica. Il caso era stato assegnato alla Prima Sezione Civile. Tuttavia, la stessa struttura sanitaria aveva già un altro ricorso pendente, strettamente connesso al primo per oggetto e parti coinvolte, presso la Terza Sezione Civile della medesima Corte di Cassazione.

La richiesta di riunione dei procedimenti

Consapevole di questa pendenza, la difesa della struttura ricorrente ha presentato un’istanza formale per la trasmissione procedimento giudiziario dalla Prima alla Terza Sezione. L’obiettivo era evidente: far trattare entrambi i casi dalla stessa sezione per evitare possibili contrasti tra le decisioni e per un’evidente economia processuale. La richiesta era peraltro supportata da un decreto del Presidente della Terza Sezione, che invitava esplicitamente la parte a formulare tale istanza.

La gestione della trasmissione procedimento giudiziario

La Corte ha verificato che l’istanza di trasferimento e il relativo decreto presidenziale erano stati regolarmente depositati telematicamente. Questo ha garantito la piena trasparenza e il diritto di difesa, rendendo gli atti immediatamente consultabili dalla controparte, l’azienda sanitaria pubblica. Quest’ultima, pur avendone la facoltà, non ha sollevato obiezioni né si è opposta alla richiesta di trasmissione del fascicolo.

Le motivazioni della Corte

La decisione del Collegio della Prima Sezione è stata una diretta conseguenza dei fatti esposti. I giudici hanno rilevato la pendenza di un ricorso analogo presso un’altra sezione e l’istanza formale della parte ricorrente, volta a unificare la trattazione. La non opposizione della controparte ha ulteriormente semplificato il processo decisionale. Pertanto, accogliendo l’istanza, la Corte ha disposto il trasferimento del fascicolo alla Terza Sezione Civile, riconoscendo implicitamente i vantaggi di una gestione unificata dei ricorsi connessi. La logica sottesa è quella di promuovere l’uniformità della giurisprudenza e di ottimizzare le risorse del sistema giudiziario.

Conclusioni

Questa ordinanza interlocutoria, sebbene di natura prettamente procedurale, mette in luce un principio cardine del nostro ordinamento: l’economia processuale e la necessità di prevenire giudicati contraddittori. La scelta di disporre la trasmissione procedimento giudiziario a una sezione già investita di una questione analoga dimostra un approccio pragmatico e funzionale alla gestione del contenzioso. Per le parti in causa, significa avere una maggiore certezza che casi simili vengano decisi secondo un orientamento coerente, mentre per il sistema giudiziario rappresenta un passo verso una maggiore efficienza.

Perché è stata richiesta la trasmissione del procedimento a un’altra sezione della Corte?
La richiesta è stata avanzata perché un altro ricorso, analogo per parti e oggetto, era già pendente presso la Terza Sezione Civile, e si voleva garantire una trattazione unitaria e coerente dei due casi.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione?
La Corte ha accolto la richiesta e ha disposto la trasmissione del procedimento dalla Prima alla Terza Sezione Civile, per essere trattato congiuntamente o in modo coordinato con il caso analogo già pendente.

La controparte si è opposta al trasferimento del caso?
No, l’ordinanza specifica che la controparte, pur essendo stata informata dell’istanza di trasferimento, non ha ritenuto di intervenire né di opporsi alla richiesta.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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