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Trascrizione pignoramento trust: le regole della Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 34075/2024, ha stabilito un principio fondamentale in materia di trust: la trascrizione del pignoramento trust è nulla se eseguita contro il trust stesso anziché contro il trustee. La Corte ha ribadito che il trust non possiede soggettività giuridica, essendo un mero patrimonio separato. Pertanto, qualsiasi formalità pubblicitaria, inclusa la trascrizione di un pignoramento, deve essere intestata al trustee nella sua specifica qualità, quale unico titolare dei diritti e doveri connessi ai beni in trust.

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Trascrizione pignoramento trust: la Cassazione stabilisce le regole definitive

Con una recente e fondamentale ordinanza, la Corte di Cassazione ha messo un punto fermo su una questione a lungo dibattuta: come si effettua correttamente la trascrizione del pignoramento di un trust? La risposta è netta: la formalità deve essere eseguita nei confronti del trustee, e non del trust. La decisione chiarisce la natura giuridica del trust nel nostro ordinamento, fornendo indicazioni operative cruciali per creditori, avvocati e professionisti del settore immobiliare.

Il caso: un pignoramento immobiliare trascritto contro il trust

La vicenda trae origine da una procedura esecutiva immobiliare. Un creditore aveva trascritto il pignoramento non contro il trustee, persona fisica titolare dei beni, ma direttamente contro il ‘Trust’ stesso, indicandolo come soggetto passivo della formalità nei registri immobiliari.

Il giudice dell’esecuzione aveva inizialmente dichiarato la nullità di tale trascrizione, sostenendo che il trust è un soggetto giuridico inesistente. Tuttavia, in seguito a un’opposizione, il Tribunale aveva ribaltato questa decisione, ritenendo valida la trascrizione contro il trust per presunti vantaggi pratici e sulla base di un’interpretazione estensiva delle norme. La questione è così giunta all’attenzione della Corte di Cassazione su ricorso del nuovo trustee.

La decisione della Cassazione sulla trascrizione del pignoramento del trust

La Suprema Corte ha cassato la sentenza del Tribunale, accogliendo il ricorso e riaffermando con forza i suoi principi consolidati in materia. La trascrizione del pignoramento del trust eseguita contro il trust è nulla per indeterminatezza assoluta del soggetto a cui si riferisce.

Il trust non è un soggetto giuridico

Il punto centrale dell’argomentazione della Corte è che il trust non è un soggetto di diritto. Non ha personalità giuridica, non è un ente, né un patrimonio ‘acefalo’ (cioè senza titolare). È, invece, un insieme di beni e rapporti giuridici che, pur costituendo un patrimonio separato e vincolato a uno scopo, fa capo a un titolare: il trustee. È quest’ultimo l’unico soggetto che agisce nei confronti dei terzi, che dispone dei diritti e che risponde delle obbligazioni. Di conseguenza, ogni atto che incide sui beni in trust, come un pignoramento, deve essere indirizzato e trascritto contro il trustee, specificando la sua qualità.

L’interpretazione corretta della Convenzione dell’Aja

La Corte chiarisce che anche l’art. 12 della Convenzione dell’Aja (ratificata in Italia con L. 364/1989), spesso invocato a sostegno della trascrivibilità a favore o contro il trust, va letto correttamente. La norma abilita il trustee a richiedere la registrazione dei beni nella sua qualità, in modo da rendere evidente l’esistenza del vincolo del trust, ma non autorizza affatto a ‘personificare’ il trust stesso, trasformandolo in un soggetto autonomo per le finalità pubblicitarie.

Le false analogie con fondi comuni e condominio

I giudici di legittimità hanno smontato anche le argomentazioni basate su presunte analogie con altre figure giuridiche.
Fondi comuni di investimento: la Corte ha ricordato che anche in questo caso i beni sono formalmente intestati alla società di gestione del risparmio, non al fondo.
Condominio: la possibilità di trascrivere atti a favore del condominio deriva da una specifica e recente modifica legislativa (art. 2659 c.c.), una previsione normativa che manca del tutto per il trust e che, pertanto, ne esclude la comparabilità.

Le motivazioni: perché la trascrizione deve essere contro il trustee?

Le motivazioni della Corte si fondano sul principio di rigore formale che governa il sistema della pubblicità immobiliare. Le regole sulla trascrizione, in particolare l’art. 2659 del Codice Civile, impongono l’identificazione certa e univoca dei soggetti a favore e contro cui la formalità è eseguita. Indicare il ‘trust’ come soggetto significa riferirsi a un’entità giuridicamente inesistente, causando una nullità insanabile per indeterminatezza assoluta.

Secondo la Cassazione, non è possibile alterare le regole civilistiche per presunte esigenze di ‘comodità’ o ‘risparmio’. La corretta procedura consiste nel trascrivere l’atto contro la persona fisica o giuridica che ricopre il ruolo di trustee, con la dicitura ‘nella sua qualità di trustee del Trust X’. Questa modalità garantisce sia la corretta identificazione del soggetto giuridico, sia l’evidenza del vincolo di destinazione che grava sui beni, tutelando così l’affidamento dei terzi e la certezza dei traffici giuridici.

Le conclusioni: implicazioni pratiche per creditori e trustee

Questa pronuncia ha implicazioni pratiche di grande rilievo. I creditori che intendono aggredire beni conferiti in un trust devono prestare la massima attenzione: il pignoramento e la relativa nota di trascrizione devono essere diretti esclusivamente contro il trustee, non contro il trust. Un errore in tal senso comporta la nullità della trascrizione, con il rischio di perdere l’efficacia del pignoramento stesso nei confronti di altri creditori o acquirenti successivi. Per i trustee, la sentenza rafforza il loro ruolo centrale come unici gestori e titolari formali del patrimonio, confermando che ogni azione legale relativa ai beni deve vederli come parte in causa nella loro specifica qualità. In sintesi, la Corte ha tracciato una linea chiara, ribadendo che l’istituto del trust, pur riconosciuto, non può ‘entificare’ un patrimonio, ma deve operare nel rispetto dei principi fondamentali del nostro ordinamento, inclusi quelli sulla pubblicità immobiliare.

È valido un pignoramento immobiliare trascritto contro un trust anziché contro il trustee?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che tale trascrizione è illegittima e nulla. La formalità pubblicitaria deve essere eseguita nei confronti del trustee, nella sua qualità di gestore e titolare dei beni del trust.

Perché il trust non può essere considerato un soggetto giuridico ai fini della trascrizione?
Perché il trust, secondo la giurisprudenza consolidata, è un insieme di beni e rapporti destinati a uno scopo, ma è privo di personalità giuridica. L’unico soggetto titolare dei diritti e dei doveri verso terzi è il trustee.

In un’opposizione agli atti esecutivi, il trustee originario che è stato sostituito deve partecipare al processo?
Sì, la Corte ha chiarito che il trustee originario, in quanto destinatario del pignoramento, è un litisconsorte necessario nel giudizio di opposizione, anche se è stato successivamente sostituito. La sua partecipazione è quindi doverosa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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