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Tolleranza Tutor: Cassazione conferma il 5%

Una società di trasporti si è vista annullare in appello delle multe per eccesso di velocità, rilevate tramite sistema Tutor, sulla base di una tolleranza strumentale maggiore di quella legale. La Corte di Cassazione ha annullato questa decisione, stabilendo che la tolleranza Tutor è fissa per legge al 5% (con un minimo di 5 km/h) e si applica a tutti i dispositivi di misurazione della velocità, senza eccezioni.

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Pubblicato il 4 settembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Tolleranza Tutor: la Cassazione ribadisce il limite del 5%

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha messo un punto fermo sulla questione della tolleranza Tutor, il margine di riduzione applicato alle velocità medie rilevate in autostrada. La Suprema Corte ha stabilito che, anche per questo sistema, la riduzione da applicare è sempre quella del 5%, con un minimo di 5 km/h, prevista dal Codice della Strada per tutti i dispositivi di controllo della velocità, senza alcuna distinzione.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dal ricorso di una società di trasporti contro quattro verbali di contravvenzione per il superamento dei limiti di velocità da parte dei propri automezzi pesanti. Le infrazioni erano state rilevate tramite il sistema Tutor su diversi tratti autostradali.

Inizialmente, il Giudice di Pace aveva annullato le multe per un vizio formale relativo alla mancata indicazione della taratura periodica del dispositivo. La Pubblica Amministrazione aveva però impugnato la decisione, e il Tribunale, in funzione di giudice d’appello, pur riconoscendo la validità formale dei verbali, aveva accolto un altro motivo di doglianza della società. Secondo il Tribunale, il sistema Tutor, per le sue caratteristiche, avrebbe richiesto un margine di tolleranza superiore a quello standard. Di conseguenza, aveva derubricato la violazione a una fattispecie meno grave, riducendo di fatto la sanzione.

Contro questa sentenza, la Prefettura ha proposto ricorso per cassazione, lamentando l’errata applicazione della normativa sulla tolleranza strumentale.

La Decisione e la corretta applicazione della Tolleranza Tutor

La Corte di Cassazione ha accolto pienamente il ricorso della Pubblica Amministrazione. Gli Ermellini hanno chiarito che la decisione del Tribunale di applicare una tolleranza Tutor maggiore del 5% è giuridicamente infondata.

La Corte ha ribadito un principio già consolidato nella sua giurisprudenza: il sistema Tutor, tecnicamente noto come SICVe (Sistema Informativo Controllo Velocità), rientra a pieno titolo tra i dispositivi di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni. Pertanto, ad esso si applicano le medesime disposizioni normative previste per gli altri strumenti, come il comune autovelox.

Le Motivazioni della Sentenza

Il cuore della motivazione risiede nell’interpretazione dell’articolo 345 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada. Questa norma stabilisce in modo inequivocabile che per qualunque sia l’apparecchiatura utilizzata per gli accertamenti della velocità, al valore rilevato deve essere applicata una riduzione del 5%, con un minimo di 5 km/h.

La Cassazione sottolinea come la legge non preveda alcuna distinzione basata sulla tecnologia o sul metodo di misurazione (velocità istantanea o media). L’espressione ‘qualunque sia l’apparecchiatura’ è chiara e non lascia spazio a interpretazioni discrezionali da parte del giudice. Applicare un margine di tolleranza diverso e più favorevole per il sistema Tutor costituirebbe una violazione di questa precisa disposizione normativa.

La Corte ha quindi cassato la sentenza del Tribunale, rinviando la causa allo stesso ufficio giudiziario, in diversa composizione, per una nuova decisione che dovrà attenersi al principio di diritto enunciato: la riduzione per la tolleranza Tutor è e rimane quella del 5%, con un minimo di 5 km/h.

Conclusioni

Questa ordinanza consolida un orientamento giurisprudenziale univoco e di fondamentale importanza pratica. Essa chiarisce che non esistono ‘zone franche’ o regimi di favore a seconda del tipo di dispositivo utilizzato per rilevare l’eccesso di velocità. Automobilisti e aziende di trasporto devono essere consapevoli che il margine di errore strumentale riconosciuto dalla legge è sempre lo stesso, sia che la velocità venga misurata da un autovelox, sia che venga calcolata dal sistema Tutor. La decisione garantisce uniformità di trattamento e certezza del diritto, eliminando le ambiguità che avevano portato alla decisione riformata.

Quale margine di tolleranza si applica alle multe per eccesso di velocità rilevate con il sistema Tutor?
Si applica una riduzione pari al 5% del valore rilevato, con un minimo inderogabile di 5 km/h. Questa regola è la stessa prevista per tutti gli altri dispositivi di controllo della velocità, come l’autovelox.

Il sistema Tutor è legalmente equiparato agli altri dispositivi di rilevamento della velocità?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, il Tutor (tecnicamente SICVe) rientra a pieno titolo tra i dispositivi e mezzi tecnici di controllo del traffico, e ad esso si applicano le medesime norme previste per tutti gli altri strumenti omologati, senza distinzioni.

È possibile chiedere una tolleranza maggiore per il Tutor sostenendo che è un sistema diverso dall’autovelox?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che la legge non consente al giudice di applicare una tolleranza discrezionale o maggiore di quella fissata dall’art. 345 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, che è pari al 5% (min. 5 km/h) per qualsiasi tipo di apparecchiatura.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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