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Termine ricorso cassazione: quando inizia a decorrere?

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso poiché tardivo. Il caso chiarisce un punto cruciale sulla decorrenza del termine ricorso cassazione: quando viene proposto anche un ricorso per revocazione contro la stessa sentenza, il termine breve di 60 giorni per l’impugnazione in Cassazione decorre dalla data di deposito del ricorso per revocazione, e non dalla sua successiva notifica. Questo principio, già affermato per il rito locatizio, viene esteso anche al rito agrario, sottolineando che il deposito dell’atto costituisce conoscenza legale della sentenza impugnata.

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Pubblicato il 12 dicembre 2025 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Termine Ricorso Cassazione: Quando Inizia a Decorrere in Caso di Revocazione?

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un’importante questione procedurale: la corretta individuazione del termine ricorso cassazione quando contro la stessa sentenza sia stata proposta anche un’istanza di revocazione. La decisione chiarisce che il momento chiave è il deposito del ricorso per revocazione, atto che dimostra la conoscenza legale della sentenza e fa scattare il conto alla rovescia per le altre impugnazioni.

I Fatti di Causa

La controversia vedeva contrapposte un’azienda agricola e una società immobiliare in merito a un contratto di affitto di fondi rustici. Dopo le decisioni di primo e secondo grado, l’azienda agricola, risultata soccombente in appello, decideva di impugnare la sentenza della Corte d’Appello di Bari.

Tuttavia, prima di adire la Corte di Cassazione, l’azienda presentava un ricorso per revocazione straordinaria (ai sensi dell’art. 395, n. 1 c.p.c.) dinanzi alla stessa Corte d’Appello che aveva emesso la sentenza. Successivamente, notificava il ricorso per cassazione alla controparte. La società immobiliare resisteva con controricorso, eccependo la tardività del ricorso principale.

La Questione del Termine Ricorso Cassazione

Il cuore della questione giuridica risiede nella determinazione del dies a quo, ovvero del giorno dal quale inizia a decorrere il termine breve di sessanta giorni per proporre ricorso per cassazione. La parte ricorrente sosteneva, implicitamente, che tale termine decorresse dalla notifica del ricorso per cassazione stesso o da un momento successivo al deposito della revocazione.

Di avviso contrario era la proposta del Consigliere Delegato, poi confermata dal Collegio, secondo cui il ricorso era stato proposto tardivamente. Il punto nodale è che, nei procedimenti che si introducono con ricorso (come la revocazione, il rito del lavoro e quello agrario), è il deposito dell’atto in cancelleria a segnare il momento in cui la parte dimostra di avere piena e legale conoscenza della sentenza che intende impugnare. Questo atto, pertanto, fa scattare il termine per proporre qualsiasi altra impugnazione, incluso il ricorso per cassazione.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha ritenuto il ricorso manifestamente inammissibile per tardività, aderendo pienamente alla proposta di definizione. I giudici hanno ribadito un principio consolidato, richiamando la sentenza n. 20819 del 2009, secondo cui il deposito del ricorso per revocazione integra, per la parte istante, conoscenza legale della sentenza agli effetti della decorrenza del termine breve per proporre ricorso per cassazione.

La logica è stringente: se una parte deposita un atto per revocare una sentenza, è palese che conosca tale sentenza in ogni suo dettaglio. Da quel preciso momento di deposito, la parte ha sessanta giorni per proporre anche il ricorso per cassazione, salvo che il giudice della revocazione non sospenda esplicitamente tale termine ai sensi dell’art. 398, quarto comma, c.p.c., cosa non avvenuta nel caso di specie.

La Corte ha specificato che questo principio, nato con riferimento al rito locatizio (riconducibile a quello del lavoro), si applica pienamente anche al rito agrario, data la somiglianza strutturale dei procedimenti, entrambi basati sul modello del deposito del ricorso come atto introduttivo. Di conseguenza, il ricorso, notificato ben oltre i sessanta giorni dal deposito dell’istanza di revocazione, è stato considerato tardivo.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso per cassazione. Interessante notare che anche il controricorso della società immobiliare è stato giudicato tardivo, e quindi inammissibile, impedendo alla Corte di pronunciarsi sulle spese processuali tra le parti. Tuttavia, a causa della manifesta tardività del ricorso principale, la ricorrente è stata condannata al pagamento di una somma a favore della Cassa delle ammende e al versamento di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, come previsto dalla legge in caso di reiezione o inammissibilità dell’impugnazione.

Quando inizia a decorrere il termine breve per proporre ricorso per cassazione se è già stato presentato un ricorso per revocazione?
Il termine breve di 60 giorni per proporre ricorso per cassazione inizia a decorrere dalla data di deposito in cancelleria del ricorso per revocazione, e non dalla sua successiva notificazione alla controparte.

Perché il deposito del ricorso per revocazione è considerato il momento determinante per la decorrenza dei termini?
Perché nei procedimenti che si instaurano con ricorso (come quello di revocazione, del lavoro o agrario), il deposito dell’atto in cancelleria costituisce il momento in cui la parte istante dimostra di avere conoscenza legale della sentenza che sta impugnando, attivando così il termine per l’esercizio di altri mezzi di impugnazione.

Qual è stata la conseguenza della tardività del ricorso in questo caso?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile senza esaminarlo nel merito. La parte ricorrente è stata condannata al pagamento di una somma a favore della Cassa delle ammende e al versamento di un ulteriore importo come contributo unificato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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