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Spese di lite in procedimenti provvisori: la Cassazione

La Corte di Cassazione ha stabilito che nei procedimenti provvisori e urgenti a tutela dei minori, la condanna al pagamento delle spese di lite non deve essere emessa contestualmente al provvedimento interinale, ma va rinviata alla decisione finale. Analizzando il ricorso di una madre, la Corte ha annullato la statuizione sulle spese imposta dalla Corte d’Appello, ribadendo che tali decisioni accessorie devono seguire l’esito complessivo della causa principale, poiché il provvedimento provvisorio è destinato ad essere assorbito da quello definitivo.

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Pubblicato il 11 novembre 2025 in Diritto di Famiglia, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Spese di Lite nei Procedimenti Provvisori: La Cassazione Annulla la Condanna

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 8908/2024, ha affrontato un’importante questione procedurale relativa alla condanna alle spese di lite nell’ambito dei procedimenti urgenti a tutela dei minori. La decisione stabilisce un principio chiaro: in tali contesti, la liquidazione delle spese legali non deve avvenire nel provvedimento provvisorio, ma deve essere posticipata alla conclusione del giudizio di merito. Questa pronuncia offre spunti fondamentali per la gestione dei contenziosi familiari.

Il Contesto: Protezione Urgente dei Minori e la Questione delle Spese Legali

Il caso trae origine da un decreto del Tribunale per i minorenni, emesso in via provvisoria e urgente per tutelare quattro fratelli. Il Tribunale aveva confermato il loro allontanamento dalla casa familiare e il collocamento presso gli zii paterni, avviando contestualmente accertamenti sulle capacità genitoriali. Una volta che la madre ha reclamato tale decisione, la Corte d’Appello ha respinto il suo reclamo, confermando le misure di protezione e, in aggiunta, condannandola al pagamento delle spese di lite a favore del curatore dei minori e degli zii.

È proprio contro quest’ultima statuizione, quella relativa alle spese, che la madre ha proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che in un procedimento interinale e provvisorio, destinato ad essere assorbito dalla decisione finale, non dovrebbe esserci una pronuncia autonoma sulle spese.

La Decisione della Cassazione sulla Condanna alle Spese di Lite

La Suprema Corte ha accolto il ricorso della madre, ritenendolo ammissibile e fondato. Sebbene il provvedimento principale sulla tutela dei minori non fosse di per sé appellabile in Cassazione, la statuizione sulle spese lo era. Questo perché una condanna al pagamento di una somma di denaro incide su diritti soggettivi (carattere della ‘decisorietà’) e, non essendo altrimenti impugnabile, acquista carattere di ‘definitività’.

La Natura Provvisoria del Procedimento

Il cuore della decisione risiede nella natura del provvedimento impugnato. Si trattava di un decreto emesso in una fase non conclusiva del giudizio, finalizzato a regolare temporaneamente la situazione dei minori in attesa di una decisione di merito completa. Questi provvedimenti sono ‘endoprocedimentali’, ovvero fasi interne di un procedimento più ampio.

Le Motivazioni della Cassazione: Perché la Condanna alle Spese di Lite è Errata

La Corte ha esteso ai provvedimenti urgenti in materia di famiglia i principi già consolidati per i procedimenti cautelari in generale. La logica è che la regolamentazione delle spese di lite deve basarsi sul principio della soccombenza, valutato sull’esito complessivo e finale del giudizio. Frazionare la decisione sulle spese, liquidandole in ogni singola fase provvisoria, è contrario a tale principio.

Il Principio Generale nei Procedimenti Cautelari

Il giudice non può liquidare le spese al termine di una fase cautelare o provvisoria perché l’esito di tale fase non è necessariamente indicativo dell’esito finale della causa. Una parte che vince in una fase interinale potrebbe risultare soccombente al termine del giudizio di merito. Di conseguenza, la decisione sulle spese deve essere unitaria e contestuale alla sentenza che definisce l’intero contenzioso.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha cassato il decreto della Corte d’Appello limitatamente alla parte in cui condannava la ricorrente al pagamento delle spese. Decidendo nel merito, ha revocato tale condanna. La pronuncia ribadisce un principio fondamentale di procedura civile: le spese di lite seguono la sorte della decisione finale. Qualsiasi liquidazione anticipata in un provvedimento provvisorio è illegittima, poiché la valutazione della soccombenza può essere effettuata solo quando il giudizio è giunto al suo epilogo. Questa ordinanza rappresenta una guida preziosa per avvocati e giudici, garantendo coerenza e corretta applicazione delle norme processuali nei delicati procedimenti a tutela dei minori.

In un procedimento provvisorio e urgente a tutela dei minori, il giudice può condannare subito una parte al pagamento delle spese legali?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la statuizione sulle spese di lite deve essere rimandata alla decisione finale che conclude l’intero giudizio, poiché la valutazione della soccombenza va fatta sull’esito complessivo della causa.

Perché una decisione sulle spese di lite in un provvedimento provvisorio è considerata errata?
Perché il provvedimento è per sua natura ‘endoprocedimentale’, cioè destinato a essere assorbito dalla decisione di merito finale. La regolamentazione delle spese deve basarsi sull’esito complessivo della causa, non su singole fasi provvisorie il cui esito potrebbe essere ribaltato.

È possibile fare ricorso in Cassazione solo per contestare la condanna alle spese legali, anche se il provvedimento principale non sarebbe impugnabile?
Sì. La Corte ha confermato che la statuizione sulle spese processuali, incidendo su un diritto di credito autonomo (obbligo di pagamento), ha carattere decisorio e definitivo, rendendola autonomamente impugnabile con ricorso straordinario in Cassazione per violazione di legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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