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Spese condominiali e regresso: l’acquirente è tutelato

Un acquirente, dopo aver comprato un immobile, scopre l’esistenza di ingenti spese condominiali non saldate dai venditori. Costretto a pagarle per via della responsabilità solidale verso il condominio, agisce in giudizio per ottenere il rimborso. Il Tribunale di Trieste accoglie la sua domanda, affermando il pieno diritto di regresso. La decisione chiarisce che, nei rapporti interni tra le parti, la responsabilità dei debiti pregressi resta in capo al venditore, condannandolo a rimborsare non solo le spese, ma anche tutti i costi legali e di mediazione sostenuti dall’acquirente.

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Spese Condominiali Pregresse: Il Diritto di Regresso dell’Acquirente

L’acquisto di una casa è un passo importante, ma può nascondere insidie. Una delle più comuni è la scoperta di spese condominiali arretrate, lasciate insolute dal precedente proprietario. Una recente sentenza del Tribunale di Trieste ha ribadito un principio fondamentale a tutela di chi compra: anche se l’acquirente è tenuto a pagare il condominio, ha il pieno diritto di farsi rimborsare ogni centesimo dal venditore. Vediamo come.

I Fatti del Caso: La Sorpresa Dopo l’Acquisto

Un cittadino acquista un appartamento, con tanto di clausola nel contratto di compravendita in cui i venditori dichiarano di aver saldato tutte le spese condominiali fino alla data del rogito. Pochi giorni dopo, però, la realtà si rivela diversa. L’amministratore di condominio contatta il nuovo proprietario informandolo di un debito di oltre 14.000 euro per spese ordinarie e straordinarie.

La situazione precipita: il condominio ottiene un decreto ingiuntivo non solo contro i venditori, ma anche contro il nuovo acquirente, in qualità di ‘obbligato solidale’ secondo la legge. Per evitare azioni esecutive sull’immobile appena comprato, l’acquirente è costretto a saldare l’intero debito, comprese le spese legali della procedura monitoria.

Nonostante i tentativi di risolvere la questione in via amichevole e tramite una procedura di mediazione (a cui i venditori non si sono presentati), l’acquirente si vede costretto a citarli in giudizio per ottenere la restituzione di quanto ingiustamente pagato.

La Decisione del Tribunale e le Spese Condominiali

Il Tribunale di Trieste ha dato piena ragione all’acquirente. La sentenza ha accertato e dichiarato il suo diritto di agire in regresso per il recupero dell’intera somma versata. Di conseguenza, i venditori sono stati condannati a rimborsare al nuovo proprietario un totale di 11.190,63 euro, importo che comprende:

* Le spese condominiali arretrate.
* Le spese legali relative al decreto ingiuntivo subito.
* I costi sostenuti per la procedura di mediazione obbligatoria.

Oltre a ciò, i venditori sono stati condannati a pagare le spese legali del giudizio intentato dall’acquirente.

Le Motivazioni: Responsabilità Esterna vs. Interna

Il punto cruciale della decisione si basa su una distinzione fondamentale, già chiarita dalla Corte di Cassazione. La legge (art. 63 disp. att. c.c.) stabilisce che chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato ‘solidalmente’ con lui per i contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente. Questo principio, detto ‘dell’ambulatorietà’, serve a proteggere il condominio, garantendogli la possibilità di recuperare facilmente il credito rivolgendosi al nuovo proprietario.

Tuttavia, questa responsabilità solidale opera solo nei rapporti esterni, cioè tra il condominio e i proprietari. Nei rapporti interni, tra venditore e acquirente, vale il principio generale della personalità delle obbligazioni. Questo significa che chi era proprietario nel momento in cui il debito è sorto è l’unico vero responsabile del pagamento.

Di conseguenza, se l’acquirente è costretto a pagare per debiti pregressi per via della responsabilità solidale, ha il diritto di rivalersi integralmente sul venditore. Il Tribunale ha specificato che questo diritto di regresso non si limita alle sole quote condominiali, ma si estende a tutte le spese accessorie sostenute per recuperare quanto dovuto, incluse quelle legali e di mediazione, poiché sono una conseguenza diretta dell’inadempimento del venditore.

Conclusioni: Come Tutelarsi Quando si Acquista un Immobile

Questa sentenza conferma un importante meccanismo di tutela per chi acquista un immobile. Le conclusioni pratiche sono chiare:

1. Prevenzione: Prima di firmare il rogito, è fondamentale chiedere all’amministratore di condominio una dichiarazione scritta che attesti l’assenza di debiti pendenti. Questo semplice passo può evitare molte complicazioni.
2. Tutela Legale: Se, nonostante le precauzioni, emergono debiti pregressi, l’acquirente non è lasciato solo. La legge gli conferisce lo strumento del diritto di regresso.
3. Recupero Integrale: L’acquirente può recuperare non solo la somma capitale delle spese condominiali, ma anche tutti i costi accessori che ha dovuto sostenere a causa dell’inadempimento del venditore. È un suo diritto agire in giudizio per ottenere un rimborso completo.

Chi è responsabile per le spese condominiali non pagate dal precedente proprietario?
Nei confronti del condominio, il nuovo proprietario è responsabile in solido con il venditore per le spese dell’anno in corso e di quello precedente. Tuttavia, nei rapporti interni tra acquirente e venditore, la responsabilità rimane esclusivamente del venditore, ovvero di chi era proprietario quando il debito è sorto.

Se il nuovo proprietario paga i debiti del venditore, può chiedere la restituzione dei soldi?
Sì. La sentenza conferma che l’acquirente ha un pieno diritto di regresso, cioè può chiedere al venditore la restituzione integrale di tutte le somme che è stato costretto a pagare al condominio per debiti pregressi.

Il diritto di rimborso copre solo le spese condominiali o anche i costi legali sostenuti?
Il rimborso è integrale. Come stabilito dal Tribunale, l’acquirente ha diritto a farsi restituire non solo l’importo delle spese condominiali, ma anche tutti i costi accessori sostenuti a causa dell’inadempimento del venditore, come le spese per un decreto ingiuntivo e per la procedura di mediazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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