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Riunione ricorsi: la Cassazione unisce cause identiche

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha disposto la riunione di due ricorsi proposti contro la stessa sentenza della Corte d’Appello. La controversia di merito riguarda il risarcimento danni richiesto da un gruppo di medici specializzandi per la tardiva attuazione di direttive comunitarie. La decisione, di natura puramente processuale, si fonda sull’applicazione dell’art. 335 c.p.c., che impone la trattazione congiunta di tutte le impugnazioni relative al medesimo provvedimento per garantire un giudizio coerente.

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Pubblicato il 1 dicembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Riunione Ricorsi in Cassazione: Come Funziona l’Art. 335 c.p.c.

L’efficienza e la coerenza del sistema giudiziario si basano su principi fondamentali volti a evitare decisioni contraddittorie e a ottimizzare le risorse. Uno strumento chiave in questo ambito è la riunione ricorsi, un istituto processuale che garantisce una trattazione unitaria per impugnazioni relative alla stessa sentenza. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di applicazione di questo principio.

Il Contesto della Causa: Specializzandi Medici contro la P.A.

La vicenda processuale riguarda una controversia tra un nutrito gruppo di medici e diverse Amministrazioni dello Stato, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Ministeri della Salute e dell’Università. L’oggetto del contendere è la richiesta di risarcimento del danno per la tardiva attuazione, da parte dello Stato italiano, di alcune direttive comunitarie relative alla formazione medica specialistica. Dopo la decisione della Corte d’Appello di Roma, la stessa sentenza è stata impugnata con due distinti ricorsi in Cassazione.

La Decisione della Corte: Applicazione della Riunione Ricorsi

La Suprema Corte, investita del secondo ricorso, ha rilevato che contro il medesimo provvedimento della Corte d’Appello era già stato presentato un altro ricorso, chiamato anch’esso alla stessa udienza. Di fronte a questa situazione, i giudici hanno emesso un’ordinanza di natura puramente processuale, senza entrare nel merito della questione risarcitoria.

La decisione è stata quella di disporre la riunione ricorsi, unendo il nuovo appello a quello precedentemente depositato. Questa scelta non è discrezionale, ma obbligatoria ai sensi dell’articolo 335 del Codice di Procedura Civile.

Il Principio dell’Art. 335 c.p.c.: Unica Decisione per la Stessa Sentenza

L’articolo 335 c.p.c. stabilisce che “Tutte le impugnazioni proposte separatamente contro la stessa sentenza devono essere riunite, anche d’ufficio, in un solo processo”. La ratio di questa norma è duplice:

1. Economia processuale: Evita la duplicazione di attività istruttorie e decisionali, concentrando l’esame di tutte le censure in un unico contesto.
2. Prevenzione di giudicati contrastanti: Garantisce che la stessa sentenza non sia oggetto di decisioni diverse e potenzialmente contraddittorie da parte dello stesso organo giudicante.

La riunione è quindi uno strumento essenziale per assicurare l’armonia e la coerenza del sistema giuridico.

Le Motivazioni

Le motivazioni dell’ordinanza sono lineari e si fondano su un unico presupposto fattuale e giuridico. La Corte ha semplicemente constatato l’esistenza di due ricorsi distinti, proposti avverso la medesima sentenza. Tale circostanza ha reso obbligatoria l’applicazione dell’art. 335 c.p.c., che impone al giudice di disporre la riunione dei procedimenti. La Corte non ha dovuto svolgere alcuna valutazione di merito, ma si è limitata a prendere atto della pendenza di più impugnazioni e ad attivare il meccanismo procedurale previsto dalla legge per la loro trattazione congiunta.

Le Conclusioni

In conclusione, con questa ordinanza la Corte di Cassazione non ha risolto la disputa tra i medici specializzandi e le Amministrazioni, ma ha compiuto un passo procedurale necessario per la corretta gestione del giudizio. La riunione ricorsi assicura che entrambe le impugnazioni vengano esaminate e decise contestualmente, con un’unica sentenza. Questo garantisce alle parti una risposta giudiziaria unitaria e coerente, consolidando i principi di efficienza e certezza del diritto che governano il processo civile.

Cosa succede quando più parti impugnano la stessa sentenza con ricorsi separati?
Tutte le impugnazioni separate contro la stessa sentenza devono essere obbligatoriamente riunite in un unico processo per essere decise congiuntamente, come previsto dall’art. 335 del Codice di Procedura Civile.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione nel caso specifico?
La Corte ha emesso un’ordinanza con cui ha disposto la riunione del ricorso in esame con un altro ricorso già pendente, entrambi proposti contro la medesima sentenza della Corte d’Appello, per assicurarne una trattazione unitaria.

Perché è importante la riunione dei ricorsi?
La riunione è fondamentale per garantire l’economia processuale, evitando la duplicazione di attività, e soprattutto per prevenire il rischio di decisioni contrastanti sulla stessa vicenda, assicurando coerenza e certezza del diritto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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