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Riunione dei ricorsi: Cassazione unisce cause identiche

In una controversia di lavoro tra un dipendente e una Pubblica Amministrazione, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza interlocutoria disponendo la riunione dei ricorsi. A seguito di una condanna al risarcimento danni in appello a favore del lavoratore per illegittimità di contratti a termine, l’Amministrazione aveva proposto due ricorsi identici. La Corte, applicando il principio di economia processuale sancito dall’art. 335 c.p.c., ha unificato i due procedimenti in uno solo, rimandando la decisione sul merito della questione a una successiva udienza.

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Pubblicato il 3 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Riunione dei Ricorsi: La Cassazione Semplifica i Procedimenti Identici

L’efficienza e l’economia processuale sono principi cardine del nostro ordinamento giuridico. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di come questi principi vengano applicati nella pratica, attraverso l’istituto della riunione dei ricorsi. Con l’ordinanza interlocutoria n. 5238 del 2024, i giudici di legittimità hanno unificato due procedimenti identici, garantendo una gestione più snella e coerente del contenzioso. Analizziamo i dettagli del caso e la decisione della Corte.

I Fatti del Caso: Contratti a Termine e la Controversia Lavorativa

La vicenda trae origine da una controversia di diritto del lavoro. Un dipendente aveva prestato servizio per una Pubblica Amministrazione, inizialmente con una serie di contratti di somministrazione a partire dal 2005 e, successivamente, con un contratto a tempo determinato, più volte prorogato e rinnovato fino alla fine del 2011.

Ritenendo illegittima la successione di contratti precari, il lavoratore si era rivolto al Tribunale per chiedere la conversione del rapporto in un unico contratto a tempo indeterminato e il conseguente risarcimento del danno. Mentre il Tribunale di primo grado aveva respinto le sue richieste, la Corte d’Appello aveva parzialmente riformato la decisione, accogliendo la domanda del lavoratore limitatamente al risarcimento del danno.

La Questione Procedurale: Due Ricorsi per la Stessa Sentenza

Insoddisfatta della sentenza di secondo grado, la Pubblica Amministrazione ha proposto ricorso per cassazione. Tuttavia, per ragioni non specificate, sono stati presentati due ricorsi distinti ma identici contro la medesima pronuncia della Corte d’Appello. Entrambi i ricorsi sono stati assegnati alla stessa udienza di discussione.

Questa duplicazione ha creato una situazione anomala che richiedeva un intervento ordinatore da parte della Suprema Corte per evitare di gestire due procedimenti paralleli sulla stessa identica questione, con il rischio potenziale di decisioni contrastanti e un inutile dispendio di risorse giudiziarie.

Le Motivazioni della Cassazione: L’Applicazione dell’Art. 335 c.p.c. e la riunione dei ricorsi

La Corte di Cassazione, con la presente ordinanza interlocutoria, ha risolto la questione procedurale in modo netto e conforme alla legge. Il Collegio ha rilevato che i due ricorsi erano stati proposti contro la stessa sentenza e chiamati alla medesima udienza. Di conseguenza, ha disposto la riunione dei ricorsi ai sensi dell’articolo 335 del Codice di Procedura Civile.

Questa norma stabilisce che tutte le impugnazioni proposte separatamente contro la stessa sentenza devono essere riunite in un solo processo. La ratio della disposizione è duplice: in primo luogo, persegue un obiettivo di economia processuale, evitando la duplicazione di attività giudiziarie; in secondo luogo, garantisce la coerenza delle decisioni, scongiurando il pericolo di giudicati contraddittori sulla stessa materia. La decisione della Corte è stata quindi un atto dovuto, finalizzato a ricondurre il processo a una gestione unitaria e razionale prima di procedere all’esame del merito.

Conclusioni: L’Importanza dell’Economia Processuale

L’ordinanza in esame, pur non decidendo nel merito la controversia tra il lavoratore e l’Amministrazione, riveste un’importante funzione ordinatrice. Sottolinea come il processo civile sia governato da principi volti a garantirne l’efficienza e la ragionevole durata. La riunione dei ricorsi è uno strumento fondamentale per raggiungere questi obiettivi, assicurando che il percorso verso la giustizia sia il più lineare e coerente possibile. La causa proseguirà ora come un unico procedimento, in cui la Corte sarà chiamata a valutare le censure mosse dalla Pubblica Amministrazione contro la sentenza che ha riconosciuto il diritto al risarcimento del lavoratore.

Cosa succede quando vengono proposti più ricorsi contro la stessa sentenza?
Secondo l’articolo 335 del Codice di Procedura Civile, il giudice deve disporre la loro riunione in un unico procedimento per garantire economia processuale ed evitare decisioni contrastanti.

Qual era l’oggetto principale della decisione della Corte di Cassazione in questa ordinanza?
L’oggetto era puramente procedurale: la Corte ha disposto la riunione di due ricorsi identici, proposti dalla stessa parte contro la medesima sentenza, in un unico processo, senza entrare nel merito della controversia.

Questa ordinanza decide il merito della controversia tra il lavoratore e la Pubblica Amministrazione?
No, si tratta di un’ordinanza interlocutoria che si limita a organizzare il procedimento. La Corte dovrà ancora pronunciarsi, con una successiva sentenza, sul merito del ricorso, ossia sulla legittimità della condanna al risarcimento del danno inflitta all’Amministrazione dalla Corte d’Appello.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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