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Ritardo pagamento canone: risoluzione del contratto

Una società locatrice ha richiesto la risoluzione di un contratto di locazione per il sistematico ritardo nel pagamento del canone da parte del conduttore. In primo grado, la domanda era stata respinta, attribuendo rilevanza al comportamento collaborativo del conduttore e a una mancanza del locatore. La Corte d’Appello ha riformato la decisione, stabilendo che il ritardo nel pagamento del canone, sebbene per pochi giorni ma reiterato nel tempo, costituisce un inadempimento grave che altera l’equilibrio contrattuale e giustifica la risoluzione del contratto. Le altre richieste economiche del locatore sono state respinte per carenza di prova.

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Pubblicato il 15 febbraio 2025 in Diritto Civile, Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Ritardo Pagamento Canone: Quando Diventa Causa di Risoluzione del Contratto?

Il rapporto tra locatore e conduttore è spesso delicato, e uno dei punti di frizione più comuni è la puntualità nei pagamenti. Ma un ritardo nel pagamento del canone di locazione, anche se di pochi giorni, può portare alla drastica conseguenza della risoluzione del contratto? Una recente sentenza della Corte d’Appello di Roma ha fornito chiarimenti cruciali, spiegando come la sistematicità del ritardo possa trasformare un’infrazione apparentemente lieve in un inadempimento grave.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dalla richiesta di una società locatrice di risolvere un contratto di locazione ad uso commerciale. Il motivo? Il conduttore pagava sistematicamente il canone a metà mese, invece che entro il giorno 5, come previsto dal contratto. In primo grado, il Tribunale aveva respinto la domanda, considerando i ritardi di lieve entità e in parte giustificati da un comportamento non collaborativo del locatore, che aveva ritardato la voltura delle utenze elettriche a causa di un suo debito pregresso. Il giudice di primo grado aveva anche valorizzato il fatto che il conduttore avesse versato un cospicuo deposito cauzionale non previsto dal contratto. Insoddisfatto, il locatore ha presentato appello.

L’Analisi della Corte d’Appello sul Ritardo Pagamento Canone

La Corte d’Appello ha ribaltato la prospettiva. Pur riconoscendo le mancanze iniziali del locatore, i giudici hanno concentrato la loro analisi sul comportamento del conduttore nel corso dell’intero rapporto. La Corte ha chiarito che la clausola contrattuale in questione non configurava un “termine essenziale” la cui sola violazione comportasse la risoluzione automatica. Piuttosto, la gravità dell’inadempimento doveva essere valutata secondo il criterio generale dell’art. 1455 c.c., ovvero verificando se l’inadempimento avesse un’importanza “non scarsa” rispetto all’interesse del creditore.

Secondo la Corte, il ritardo nel pagamento del canone, sebbene limitato a pochi giorni, era diventato sistematico e si era protratto per un lungo periodo (anni 2017 e 2018), anche dopo la risoluzione dei problemi iniziali legati alle utenze. Questa reiterazione ha assunto un’importanza decisiva.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha stabilito che la condotta del conduttore aveva causato una chiara “alterazione dell’equilibrio contrattuale”. Il locatore, infatti, non poteva fare affidamento sulla tempestività dei pagamenti, trovandosi in una condizione di incertezza costante riguardo al momento in cui avrebbe ricevuto il canone mensile. Questo comportamento, protratto nel tempo, viola l’interesse concreto del locatore a un’esecuzione esatta e puntuale della prestazione.

Di conseguenza, la Corte ha ritenuto che la somma dei singoli ritardi costituisse un inadempimento grave e ha dichiarato risolto il contratto di locazione. È importante notare, tuttavia, che la Corte ha respinto le ulteriori richieste del locatore, come il risarcimento per il ritardo e il rimborso delle spese di registrazione e condominiali, poiché non era stata fornita prova adeguata che tali somme fossero state effettivamente anticipate dal locatore stesso.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa pronuncia offre un insegnamento fondamentale: la gravità di un inadempimento non si misura solo sull’entità del singolo episodio, ma anche sulla sua reiterazione nel tempo. Un singolo ritardo di pochi giorni difficilmente porterà alla risoluzione di un contratto di locazione. Tuttavia, quando il ritardo nel pagamento del canone diventa un’abitudine, la giurisprudenza è orientata a considerarlo un inadempimento grave, sufficiente a giustificare lo scioglimento del vincolo contrattuale. Per i conduttori, è un monito sull’importanza della puntualità; per i locatori, è la conferma che la pazienza ha un limite e che la tutela legale è possibile anche di fronte a inadempimenti apparentemente minori ma sistematici.

Un singolo ritardo nel pagamento del canone è sufficiente per la risoluzione del contratto?
No, sulla base della sentenza, un singolo ritardo è generalmente considerato di scarsa importanza. La gravità dell’inadempimento emerge dalla sistematicità e dalla reiterazione dei ritardi nel tempo, che alterano l’equilibrio del contratto.

Il comportamento del locatore può giustificare il ritardo nel pagamento da parte del conduttore?
Sì, ma solo parzialmente e temporaneamente. Nel caso esaminato, il mancato adempimento del locatore (relativo alla voltura dell’energia elettrica) ha giustificato i ritardi iniziali del conduttore. Tuttavia, una volta risolto il problema, la persistenza dei ritardi è stata imputata esclusivamente al conduttore.

Cosa si intende per inadempimento di “non scarsa importanza” in un contratto di locazione?
Si intende un inadempimento che, valutato nel contesto complessivo del rapporto, lede in modo significativo l’interesse della parte adempiente. Nel caso specifico, il sistematico ritardo nei pagamenti ha violato l’interesse del locatore a ricevere puntualmente la prestazione, creando incertezza e alterando l’equilibrio contrattuale, integrando così un inadempimento grave.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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