LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Risarcimento terzo trasportato: no con un solo veicolo

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 26681/2025, ha negato il risarcimento diretto al terzo trasportato in un incidente stradale che ha coinvolto un solo veicolo. Il caso riguardava una passeggera di un motoveicolo ferita a seguito di una collisione con un cervo. La Corte ha stabilito che l’azione speciale prevista dall’art. 141 del Codice delle Assicurazioni richiede necessariamente il coinvolgimento di almeno due veicoli. In assenza di tale presupposto, il passeggero deve agire con l’azione ordinaria prevista dall’art. 144 dello stesso codice.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 12 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Risarcimento Terzo Trasportato: la Cassazione chiarisce i limiti dell’Art. 141

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato un tema cruciale in materia di infortunistica stradale: i limiti di applicazione della tutela speciale per il risarcimento del terzo trasportato. La pronuncia chiarisce che l’azione diretta prevista dall’articolo 141 del Codice delle Assicurazioni Private non è esperibile se nell’incidente è coinvolto un solo veicolo. Analizziamo i dettagli di questa importante decisione.

Il Fatto: Incidente con un Animale, un Solo Veicolo Coinvolto

Il caso trae origine da un sinistro stradale in cui una passeggera a bordo di un motoveicolo subiva lesioni personali. L’incidente non era causato da una collisione con un altro veicolo, ma dall’urto del motoveicolo contro un cervo che aveva improvvisamente attraversato la strada. La passeggera, ritenendosi ‘terza trasportata’, agiva in giudizio chiedendo il risarcimento dei danni direttamente alla compagnia assicurativa del motoveicolo su cui viaggiava, invocando l’applicazione dell’art. 141 del Codice delle Assicurazioni.

La Decisione nei Gradi di Merito

Sia il Tribunale in primo grado che la Corte d’Appello in secondo grado respingevano la domanda della passeggera. I giudici di merito hanno ritenuto inammissibile l’azione diretta ex art. 141, sottolineando come tale norma, pur offrendo una tutela rafforzata al passeggero, presupponga necessariamente il coinvolgimento di almeno due veicoli nel sinistro. Poiché l’incidente era stato causato dall’interazione tra un singolo veicolo e un animale, mancava il requisito fondamentale per l’applicazione di questa procedura speciale.

Il ricorso e la decisione della Cassazione sul risarcimento terzo trasportato

La passeggera proponeva ricorso per Cassazione, lamentando una violazione di legge. Sosteneva che la finalità della norma fosse quella di garantire sempre e comunque il ristoro del danno subito dal passeggero, a prescindere dal numero di veicoli coinvolti. La Suprema Corte, tuttavia, ha rigettato il ricorso, confermando l’interpretazione dei giudici di merito e fornendo motivazioni dettagliate.

Le Motivazioni

La Corte ha ribadito che l’azione prevista dall’art. 141 del Codice delle Assicurazioni è una tutela ‘aggiuntiva’ e non sostitutiva rispetto alle altre azioni previste dall’ordinamento. La sua specificità risiede nel meccanismo che consente al passeggero di essere risarcito dall’assicurazione del proprio veicolo, la quale potrà poi rivalersi sull’assicurazione del veicolo responsabile.
Questo meccanismo, per sua stessa natura, presuppone che nel sinistro siano rimasti coinvolti almeno due veicoli, anche se non è necessario uno scontro materiale tra di essi. La ‘ratio’ della norma è quella di semplificare e accelerare il risarcimento in un contesto di pluralità di soggetti e responsabilità.
Quando, come nel caso di specie, l’incidente coinvolge un unico veicolo (e un fattore esterno come un animale), questo presupposto viene a mancare. Di conseguenza, l’azione diretta ex art. 141 non è applicabile. Il passeggero danneggiato non rimane però senza tutela: può infatti esercitare l’azione ‘ordinaria’ prevista dall’art. 144 del Codice delle Assicurazioni nei confronti dell’impresa di assicurazione del responsabile civile. In questo caso, però, a differenza dell’art. 141, sarà necessario provare la responsabilità del conducente del veicolo.

Conclusioni

L’ordinanza in commento consolida un principio fondamentale in tema di risarcimento del terzo trasportato. La tutela rafforzata e semplificata dell’art. 141 è circoscritta ai soli sinistri in cui siano coinvolti due o più veicoli. Per gli incidenti che vedono coinvolto un solo veicolo, il passeggero dovrà ricorrere all’azione ordinaria, con il conseguente onere di dimostrare la colpa del conducente del mezzo su cui viaggiava. Una distinzione essenziale che ogni passeggero e operatore del diritto deve conoscere per orientare correttamente la richiesta di risarcimento.

L’azione per il risarcimento del terzo trasportato prevista dall’art. 141 del Codice delle Assicurazioni si applica se nell’incidente è coinvolto un solo veicolo?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che tale azione diretta presuppone il coinvolgimento di almeno due veicoli nel sinistro. Se l’incidente coinvolge un solo veicolo (ad esempio, per uscita di strada o collisione con un animale), questa norma non si applica.

Quale azione può intraprendere il passeggero danneggiato in un incidente che ha coinvolto un solo veicolo?
Il passeggero danneggiato non rimane senza tutela, ma deve utilizzare l’azione diretta ordinaria prevista dall’art. 144 del Codice delle Assicurazioni, citando in giudizio l’impresa di assicurazione del responsabile civile.

Perché l’art. 141 del Codice delle Assicurazioni presuppone il coinvolgimento di almeno due veicoli?
Perché la norma è concepita come un’azione aggiuntiva che si fonda su un meccanismo di anticipazione del risarcimento da parte dell’assicuratore del vettore e una successiva rivalsa di quest’ultimo nei confronti dell’assicuratore del veicolo civilmente responsabile. Questo schema logico e operativo richiede la presenza di almeno due veicoli e le rispettive compagnie assicurative.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati