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Risarcimento sinistro stradale: colpa esclusiva U-turn

Un motociclista subisce gravi lesioni a seguito di un incidente causato da un autocarro che eseguiva un’inversione a ‘U’ vietata. Il Tribunale di Venezia ha riconosciuto la colpa esclusiva del conducente dell’autocarro, basando la sua decisione sulle risultanze di una Consulenza Tecnica d’Ufficio. La sentenza analizza dettagliatamente il calcolo del risarcimento sinistro stradale, sia per il danno non patrimoniale che per quello patrimoniale, rigettando la tesi del concorso di colpa del motociclista.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Risarcimento Sinistro Stradale: La Svolta a ‘U’ Vietata Costa Cara

L’analisi di un caso giudiziario offre spunti cruciali per comprendere come viene gestito il risarcimento sinistro stradale quando la responsabilità appare netta. Una recente sentenza del Tribunale di Venezia ha affrontato il caso di un motociclista gravemente infortunato a causa di una manovra vietata di un autocarro, stabilendo principi chiari sull’attribuzione della colpa e sulla quantificazione dei danni.

I Fatti del Caso

Un motociclista, mentre percorreva una via urbana a Venezia, veniva colpito frontalmente da un autocarro. Il conducente di quest’ultimo aveva effettuato un’inversione di marcia a ‘U’ in un punto dove la segnaletica orizzontale la vietava espressamente. L’impatto causava al motociclista gravi lesioni a una mano e a una gamba. Di conseguenza, il danneggiato citava in giudizio il conducente, il proprietario dell’autocarro e la relativa compagnia di assicurazione per ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti, sia patrimoniali (spese mediche, danni al veicolo) che non patrimoniali (danno biologico e morale).

La Difesa dei Convenuti e il Ruolo della CTU

Le parti convenute si difendevano sostenendo un concorso di colpa del motociclista. A loro dire, egli avrebbe potuto evitare l’incidente frenando o schivando l’ostacolo. Inoltre, contestavano la sua posizione sulla carreggiata, ritenuta non idonea alla circolazione. Per dirimere la questione, il Giudice ha disposto due Consulenze Tecniche d’Ufficio (CTU): una per ricostruire la dinamica dell’incidente e una medico-legale per valutare le lesioni.

La CTU sulla Dinamica del Sinistro

L’esperto incaricato della ricostruzione ha concluso che la causa tecnica determinante dell’incidente era da attribuirsi esclusivamente al conducente dell’autocarro. La sua manovra di inversione a ‘U’ vietata è stata la causa scatenante dell’evento. Al contrario, è stato accertato che il motociclista procedeva a una velocità di 42 km/h, inferiore al limite di 50 km/h, e che non avrebbe potuto evitare l’impatto con l’ostacolo improvviso.

La CTU Medico-Legale

Il consulente medico-legale ha accertato la gravità delle lesioni riportate dal motociclista, quantificando un danno biologico permanente del 28% e un periodo di invalidità temporanea di 150 giorni a varie percentuali. Ha inoltre confermato la congruità delle spese mediche sostenute dalla vittima.

Le Motivazioni della Decisione del Tribunale

Il Tribunale ha accolto integralmente le conclusioni delle CTU, ritenendole logiche e ben motivate. Sulla base di questi accertamenti, ha delineato i punti cardine della sua decisione.

L’Esclusiva Responsabilità dell’Autocarro

Il Giudice ha dichiarato l’esclusiva responsabilità del conducente dell’autocarro. La manovra vietata è stata considerata l’unico fattore causale del sinistro. È stata completamente rigettata la tesi del concorso di colpa, poiché non è emersa alcuna condotta negligente o imprudente da parte del motociclista che potesse aver contribuito all’evento.

La Liquidazione del Danno: un Esempio di Risarcimento Sinistro Stradale

Per la quantificazione del danno non patrimoniale, il Tribunale ha fatto riferimento alla Tabella Unica Nazionale (D.P.R. 13/2025), considerandola il parametro di riferimento per garantire equità. Tenendo conto dell’età del danneggiato (58 anni) e della percentuale di invalidità (28%), ha liquidato una somma complessiva per danno biologico permanente e temporaneo. A questa somma ha detratto l’acconto già versato dalla compagnia assicuratrice prima della causa, opportunamente rivalutato alla data della decisione.
Per quanto riguarda il danno patrimoniale, sono state riconosciute le seguenti voci:
Valore del motociclo: Essendo la riparazione antieconomica.
Spese per perizie: Sia quella dinamica-ricostruttiva che quella medico-legale.
Spese legali stragiudiziali: Per l’assistenza ricevuta prima del processo.
Non sono stati riconosciuti i danni a capi di abbigliamento in quanto non provati documentalmente.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La sentenza condanna i convenuti in solido al pagamento delle somme liquidate a titolo di danno patrimoniale e non patrimoniale, oltre agli interessi compensativi e alla rifusione delle spese legali. Questo caso evidenzia due aspetti fondamentali nella gestione del risarcimento sinistro stradale: l’importanza cruciale delle prove tecniche (CTU) per stabilire in modo oggettivo dinamica e responsabilità, e la necessità per il danneggiato di documentare meticolosamente ogni spesa sostenuta. La decisione riafferma che una violazione palese e grave del Codice della Strada, come un’inversione a ‘U’ vietata, porta all’attribuzione della totale responsabilità in capo a chi l’ha commessa, rendendo difficile per la controparte invocare un concorso di colpa.

Chi è responsabile in caso di incidente causato da un’inversione a U vietata?
Secondo la sentenza, la responsabilità è esclusiva del conducente che compie la manovra vietata, in quanto essa costituisce la causa tecnica determinante dell’incidente, interrompendo la normale circolazione e creando un pericolo imprevedibile per gli altri utenti della strada.

La posizione del motociclista sulla carreggiata può determinare un concorso di colpa?
No, in questo caso specifico il Tribunale ha escluso qualsiasi concorso di colpa. La decisione si è basata sul fatto che la causa unica ed efficiente del sinistro è stata la manovra illecita dell’autocarro, e non è stata provata alcuna violazione da parte del motociclista che abbia contribuito causalmente all’evento.

Come viene calcolato il risarcimento per gravi lesioni fisiche?
Il risarcimento viene calcolato sulla base di una CTU medico-legale che stabilisce la percentuale di danno biologico permanente e i giorni di invalidità temporanea. Il giudice converte questi dati in un importo monetario utilizzando tabelle di riferimento (nel caso specifico, la Tabella Unica Nazionale), tenendo conto dell’età della vittima al momento del sinistro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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