LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Risarcimento medici specializzandi: la prescrizione

Un medico specializzando ha citato in giudizio lo Stato per ottenere il risarcimento dei danni derivanti dalla mancata attuazione di direttive europee che prevedevano un’adeguata retribuzione per i corsi di specializzazione frequentati prima dell’anno accademico 1991/92. I tribunali di merito avevano respinto la domanda ritenendola prescritta. La Corte di Cassazione, con questa ordinanza, ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando il suo orientamento consolidato sul tema del risarcimento medici specializzandi. Ha stabilito che il termine di prescrizione decennale per tale diritto decorre dal 27 ottobre 1999, data di entrata in vigore della Legge n. 370/1999, momento in cui si è cristallizzato l’inadempimento dello Stato e il diritto poteva essere fatto valere.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 9 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Risarcimento Medici Specializzandi: La Cassazione Conferma la Prescrizione Decennale dal 1999

La questione del risarcimento per i medici specializzandi che hanno frequentato corsi prima del 1992 senza ricevere un’adeguata retribuzione è una delle saghe legali più lunghe del nostro ordinamento. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un punto fermo e cruciale: il termine di prescrizione per agire in giudizio. La Corte ha confermato il suo orientamento consolidato, stabilendo che il diritto al risarcimento si è prescritto per chi non ha agito entro dieci anni dal 27 ottobre 1999.

I Fatti del Caso: La Richiesta del Medico

Un medico, che aveva frequentato due corsi di specializzazione (in Endocrinologia e Pediatria) in anni antecedenti all’anno accademico 1991/92, ha citato in giudizio la Presidenza del Consiglio dei Ministri e altri ministeri. La sua richiesta era di ottenere un risarcimento per i danni subiti a causa della mancata attuazione da parte dello Stato italiano di specifiche direttive europee (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE) che imponevano un’adeguata retribuzione per i medici durante il periodo di specializzazione.

Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello di Napoli avevano rigettato la sua domanda, sostenendo che il suo diritto si era estinto per prescrizione. Il medico ha quindi presentato ricorso in Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si fonda sull’articolo 360-bis, n. 1, del codice di procedura civile, che consente una definizione rapida dei ricorsi quando il provvedimento impugnato ha deciso le questioni di diritto in modo conforme alla giurisprudenza della Corte e l’esame dei motivi non offre elementi per confermare o mutare l’orientamento esistente.

In sostanza, la Corte ha ritenuto che la questione della prescrizione del diritto al risarcimento per i medici specializzandi sia stata già risolta da oltre un decennio con principi fermi e costantemente ribaditi.

Le Motivazioni: Il Principio Consolidato sul Dies a Quo della Prescrizione

Il cuore della decisione risiede nell’individuazione del dies a quo, ovvero del giorno da cui inizia a decorrere il termine di prescrizione decennale.

Perché la Prescrizione del Risarcimento Medici Specializzandi Inizia dal 1999?

La Cassazione ha chiarito che, a seguito della tardiva e incompleta attuazione delle direttive europee, lo Stato italiano è rimasto inadempiente nei confronti dei medici specializzandi del periodo 1983-1991. Questa lacuna è stata parzialmente colmata con la Legge n. 370 del 19 ottobre 1999.

L’articolo 11 di tale legge ha riconosciuto il diritto a una borsa di studio solo a specifici beneficiari di sentenze amministrative irrevocabili. Secondo la Corte, questo intervento legislativo ha reso definitivo l’inadempimento dello Stato per tutti gli altri medici esclusi. Da quel momento, ovvero dall’entrata in vigore della legge il 27 ottobre 1999, tutti gli aventi diritto hanno avuto la ‘ragionevole certezza’ che lo Stato non avrebbe emanato altri atti per adempiere alla normativa europea.

Di conseguenza, è da questa data che il diritto al risarcimento è diventato pienamente esigibile e, pertanto, è da questa data che è iniziato a decorrere il termine di prescrizione di dieci anni.

L’Irrilevanza degli Interventi Normativi Successivi

Il ricorrente sosteneva che il termine dovesse decorrere da una data successiva, come il 2007, anno di un D.P.C.M. che ha stabilito il trattamento economico per i medici specializzandi, o alla luce di una sentenza della Corte di Giustizia UE del 2022. La Cassazione ha respinto queste argomentazioni, specificando che né le normative successive né le sentenze europee hanno modificato il momento in cui l’inadempimento dello Stato si è cristallizzato. La legge del 1999 ha segnato il punto di non ritorno, rendendo il diritto certo e azionabile e, di conseguenza, soggetto a prescrizione.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per i Medici

L’ordinanza in esame consolida un orientamento giurisprudenziale che ha importanti conseguenze pratiche. Per i medici che hanno frequentato scuole di specializzazione tra il 1983 e il 1991 senza ricevere retribuzione, il diritto al risarcimento medici specializzandi doveva essere esercitato entro il 27 ottobre 2009. Le azioni legali intraprese dopo tale data sono considerate tardive e destinate al rigetto per intervenuta prescrizione. Questa decisione riafferma la certezza del diritto e il principio secondo cui un diritto, per quanto fondato, deve essere esercitato entro i termini stabiliti dalla legge per non essere perso.

Da quando inizia a decorrere il termine di prescrizione per il risarcimento dei medici specializzandi non retribuiti?
Il termine di prescrizione decennale inizia a decorrere dal 27 ottobre 1999, data di entrata in vigore della Legge n. 370/1999, che ha cristallizzato l’inadempimento dello Stato rendendo il diritto al risarcimento certo ed esigibile.

Perché il termine di prescrizione non decorre da atti successivi al 1999, come il D.P.C.M. del 2007?
Perché la Legge n. 370/1999 ha rappresentato il momento in cui si è avuta la ‘ragionevole certezza’ che lo Stato non avrebbe più adempiuto alla normativa europea, consolidando così l’inadempimento. Gli atti successivi non hanno modificato questo presupposto fondamentale, che è il momento in cui il diritto può essere fatto valere e da cui la prescrizione inizia a correre.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione sul ricorso del medico?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando le decisioni dei giudici di merito. La richiesta di risarcimento del medico è stata respinta perché presentata oltre il termine di prescrizione decennale, scaduto il 27 ottobre 2009.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati