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Risarcimento medici specializzandi: la Cassazione decide

Un medico, iscritto a una scuola di specializzazione prima del 1982 senza percepire retribuzione, ha citato in giudizio lo Stato per la tardiva attuazione delle direttive comunitarie. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 18427/2024, ha accolto il ricorso. Basandosi sulla giurisprudenza della Corte di Giustizia UE e delle Sezioni Unite, ha stabilito che il diritto al risarcimento per i medici specializzandi spetta anche agli iscritti prima del 1982, ma limitatamente al periodo formativo successivo al 1° gennaio 1983, data di scadenza per l’attuazione della direttiva.

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Pubblicato il 2 dicembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Risarcimento Medici Specializzandi: Svolta della Cassazione per gli Iscritti prima del 1982

La questione del mancato risarcimento per i medici specializzandi che hanno frequentato le scuole di specializzazione senza ricevere un’adeguata retribuzione rappresenta una delle più lunghe battaglie legali contro lo Stato italiano. Con l’ordinanza n. 18427 del 5 luglio 2024, la Corte di Cassazione ha messo un punto fermo, estendendo il diritto al risarcimento anche a coloro che si erano iscritti ai corsi prima del 1982, chiarendo definitivamente l’ambito temporale di applicazione delle direttive europee.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dall’azione legale di un medico che, dopo aver conseguito la laurea, si era iscritto a una scuola di specializzazione medica. Durante l’intero percorso formativo, non aveva percepito alcuna forma di remunerazione o compenso. Il medico, insieme ad altri colleghi, ha quindi citato in giudizio la Presidenza del Consiglio dei Ministri e altri ministeri, chiedendo il risarcimento del danno subito a causa della tardiva e parziale attuazione da parte dell’Italia delle direttive comunitarie (75/362/CEE, 75/363/CEE e la successiva 82/76/CEE), che imponevano agli Stati membri di garantire un’adeguata retribuzione ai medici in formazione specialistica.

Nei primi due gradi di giudizio, la domanda del medico era stata respinta. In particolare, la Corte d’Appello aveva sostenuto che il diritto al risarcimento non spettasse a chi si fosse iscritto alla scuola di specializzazione prima del 1982. Contro questa decisione, il medico ha proposto ricorso in Cassazione.

La Decisione della Corte e il Risarcimento Medici Specializzandi

La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del medico, ribaltando la decisione della Corte d’Appello. Il cuore della pronuncia risiede nell’interpretazione del diritto dell’Unione Europea e nella sua applicazione nel tempo.

La Corte Suprema ha richiamato due sentenze fondamentali:
1. La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (causa C-590/20 del 3 marzo 2022): I giudici europei hanno stabilito che l’obbligo di remunerazione adeguata, previsto dalla direttiva 82/76/CEE, si applica a tutte le formazioni iniziate nel corso del 1982 per il periodo che va dal 1° gennaio 1983 (scadenza del termine di recepimento della direttiva) fino alla fine del percorso formativo. Questo obbligo vale anche per le formazioni iniziate prima dell’entrata in vigore della direttiva stessa (29 gennaio 1982).
2. La sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione (n. 20278 del 23 giugno 2022): Le Sezioni Unite hanno recepito pienamente il principio europeo, affermando che il diritto al risarcimento del danno per inadempimento spetta anche a chi si è iscritto a corsi di specializzazione negli anni accademici anteriori al 1982-1983.

Sulla base di questi autorevoli precedenti, l’ordinanza in commento ha cassato la sentenza impugnata.

Le motivazioni

La motivazione della Corte si fonda su un principio di diritto chiaro: anche se la formazione specialistica è iniziata prima dell’entrata in vigore della direttiva 82/76/CEE, gli effetti futuri di tale situazione giuridica sono disciplinati dalla direttiva stessa a partire dalla data di scadenza del suo termine di trasposizione, ovvero il 1° gennaio 1983.

In altre parole, dal 1° gennaio 1983 è sorto l’obbligo per lo Stato italiano di garantire una remunerazione adeguata. Il fatto che il medico si fosse iscritto prima di tale data non è rilevante, poiché il diritto alla retribuzione (e, di conseguenza, al risarcimento per la sua mancanza) matura per tutto il periodo di formazione svoltosi a partire da quel momento. Il risarcimento, quindi, non copre l’intero corso di studi, ma solo la porzione successiva al 1° gennaio 1983.

Le conclusioni

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza d’appello e ha rinviato la causa a una diversa sezione della stessa Corte d’Appello di Roma. Il nuovo giudice dovrà riesaminare il caso applicando il principio di diritto enunciato: il risarcimento per i medici specializzandi è dovuto anche per gli iscritti ante-1982, limitatamente al periodo intercorrente tra il 1° gennaio 1983 e la fine della specializzazione.

Questa ordinanza consolida un orientamento giurisprudenziale favorevole ai medici che per anni hanno studiato e lavorato senza un giusto compenso, offrendo loro uno strumento concreto per ottenere il risarcimento del danno subito a causa dell’inadempienza dello Stato italiano.

Un medico che si è iscritto a una scuola di specializzazione prima del 1982 ha diritto al risarcimento per la mancata retribuzione?
Sì, la Corte di Cassazione, conformandosi alla giurisprudenza europea e delle Sezioni Unite, ha stabilito che il diritto al risarcimento spetta anche a chi si è iscritto prima del 1982.

Per quale periodo è dovuto il risarcimento ai medici specializzandi iscritti prima del 1982?
Il risarcimento è dovuto esclusivamente per il periodo di tempo che va dal 1° gennaio 1983, data di scadenza per l’attuazione della direttiva 82/76/CEE, fino alla conclusione della scuola di specializzazione.

Qual è stata la conseguenza della decisione della Cassazione sulla sentenza d’appello impugnata?
La Cassazione ha cassato (annullato) la sentenza d’appello, che aveva negato il risarcimento, e ha rinviato la causa alla Corte d’appello di Roma per una nuova decisione basata sul principio di diritto affermato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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