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Risarcimento danno PA: a chi spetta la giurisdizione?

Un aspirante insegnante ha richiesto un risarcimento danni alla Pubblica Amministrazione per il ritardo nel riconoscimento di un titolo di studio estero, ritardo che ne ha impedito l’inserimento nelle graduatorie. La Corte di Cassazione, data la complessità nel distinguere tra attività vincolata e discrezionale dell’Amministrazione, ha rimesso la decisione sulla giurisdizione alle Sezioni Unite, sollevando un’importante questione sul risarcimento danno pubblica amministrazione.

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Pubblicato il 10 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Risarcimento Danno Pubblica Amministrazione: La Cassazione Rimette alle Sezioni Unite

Quando la Pubblica Amministrazione ritarda un procedimento, a chi spetta decidere sul risarcimento danno pubblica amministrazione? Questa è la domanda cruciale al centro di una recente ordinanza della Corte di Cassazione, che ha scelto di rimettere la questione alle Sezioni Unite per fare chiarezza. Il caso riguarda il ritardo nel riconoscimento di un titolo professionale estero e le sue conseguenze sull’inserimento in graduatoria di un aspirante lavoratore.

I Fatti del Caso: Il Ritardo nel Riconoscimento del Titolo Professionale

Un cittadino, in possesso di una qualifica professionale per l’insegnamento ottenuta in un altro Stato membro dell’UE, avviava la procedura per ottenerne il riconoscimento in Italia. L’obiettivo era l’inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) di prima fascia. Tuttavia, l’Amministrazione impiegava un tempo eccessivo per concludere il procedimento, comunicando il riconoscimento solo in data 31.10.2018.

Questo ritardo, secondo il ricorrente, aveva causato un danno concreto, ovvero la mancata possibilità di essere inserito tempestivamente nelle graduatorie e, di conseguenza, di ottenere incarichi di lavoro. La richiesta di risarcimento era quindi fondata sulla condotta colpevole della P.A. nella gestione del procedimento amministrativo.

La Questione di Giurisdizione sul Risarcimento Danno Pubblica Amministrazione

Il cuore del problema non risiede nel merito della richiesta di danno, ma in una questione preliminare fondamentale: quale giudice ha il potere di decidere? Il giudice ordinario (come il Tribunale del Lavoro) o il giudice amministrativo (come il TAR)?

La Corte di Cassazione evidenzia che la domanda non riguarda direttamente un rapporto di pubblico impiego (che rientrerebbe nell’art. 63 del d.lgs. 165/2001), ma il danno derivante dal ritardo di un procedimento amministrativo. La distinzione è sottile ma cruciale e si basa sul cosiddetto petitum sostanziale, cioè sulla vera natura della pretesa.

La Distinzione tra Diritto Soggettivo e Interesse Legittimo

La giurisprudenza ha delineato una linea di demarcazione:

* Giurisdizione Amministrativa: Si attiva quando il cittadino contesta l’esercizio scorretto (o l’omissione) di un potere discrezionale dell’Amministrazione. In questo caso, la posizione del cittadino è di interesse legittimo al corretto agire della P.A.
* Giurisdizione Ordinaria: Sussiste quando l’azione della P.A. è “vincolata”, cioè non ha margini di scelta, e lede un diritto soggettivo del privato. Rientra in questa casistica anche la violazione del legittimo affidamento derivante da un “contatto sociale qualificato”.

Nel caso specifico, il riconoscimento di un titolo UE ha, in linea di principio, natura meramente dichiarativa: accerta una qualità già esistente. Tuttavia, la P.A. si è avvalsa del potere di imporre un tirocinio formativo come condizione per il riconoscimento. Questo elemento introduce un fattore di discrezionalità che complica l’inquadramento della situazione.

La Decisione della Corte: Perché le Sezioni Unite?

Proprio a causa di questa complessità e della novità della questione, la Sezione Lavoro della Cassazione ha ritenuto di non poter decidere. Se l’attività della P.A. fosse stata puramente vincolata, la giurisdizione sarebbe spettata al giudice ordinario. Ma l’imposizione di una misura compensativa come il tirocinio formativo potrebbe configurare un esercizio di potere discrezionale, attraendo la controversia nella sfera del giudice amministrativo.

Data l’incertezza e l’importanza di stabilire un principio di diritto chiaro, la causa è stata rimessa al massimo organo della Corte, le Sezioni Unite, affinché si pronuncino in via definitiva sulla questione di giurisdizione.

Le Motivazioni

La motivazione centrale dell’ordinanza di rimessione risiede nella difficoltà di qualificare la natura del potere esercitato dalla Pubblica Amministrazione. Il riconoscimento di titoli professionali, pur avendo tendenzialmente efficacia dichiarativa, può implicare valutazioni complesse che sfociano nell’esercizio di un potere autoritativo. La Corte ha sottolineato che, mentre la lesione di un affidamento incolpevole rientra nella giurisdizione ordinaria, la contestazione sull’omesso o cattivo esercizio di un potere pubblico appartiene a quella amministrativa. La presenza del tirocinio formativo imposto come condizione ha reso la linea di demarcazione incerta, giustificando l’intervento chiarificatore delle Sezioni Unite per garantire l’uniformità e la certezza del diritto in materia.

Le Conclusioni

In conclusione, l’ordinanza non risolve il caso, ma lo sospende in attesa della decisione delle Sezioni Unite. Questa pronuncia avrà un impatto significativo su tutti i futuri casi di risarcimento danno pubblica amministrazione derivanti da ritardi in procedimenti amministrativi, specialmente quelli legati al mondo della scuola e al riconoscimento di titoli. La decisione finale stabilirà un confine più netto tra le competenze del giudice ordinario e quelle del giudice amministrativo, fornendo una guida essenziale per cittadini e professionisti del diritto.

Qual è la questione principale affrontata dalla Corte di Cassazione in questa ordinanza?
La questione centrale è determinare a quale giudice, ordinario o amministrativo, spetti la giurisdizione per decidere su una richiesta di risarcimento danni contro la Pubblica Amministrazione per il ritardo nel riconoscimento di una qualifica professionale conseguita all’estero.

Perché il caso è stato rimesso alle Sezioni Unite?
Il caso è stato rimesso alle Sezioni Unite a causa della sua novità e complessità. In particolare, l’aver subordinato il riconoscimento del titolo al superamento di un tirocinio formativo ha reso incerto se l’attività della P.A. fosse vincolata (di competenza del giudice ordinario) o discrezionale (di competenza del giudice amministrativo), rendendo necessario un intervento chiarificatore del massimo organo della Cassazione.

Qual è la differenza di giurisdizione tra giudice ordinario e amministrativo in casi di danno da ritardo della P.A.?
Secondo l’ordinanza, la giurisdizione è del giudice amministrativo se il danno deriva dal cattivo esercizio di un potere discrezionale della P.A., che lede un interesse legittimo. È invece del giudice ordinario se il danno deriva dalla violazione di un diritto soggettivo in un contesto in cui l’attività della P.A. è vincolata (senza margini di scelta), o per lesione del legittimo affidamento del privato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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