LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Risarcimento danno comunitario: vale dopo l’assunzione?

La Corte di Cassazione conferma che un lavoratore, assunto a tempo indeterminato dopo un lungo periodo di precariato, ha comunque diritto al risarcimento danno comunitario. La stabilizzazione, infatti, non annulla il diritto al risarcimento se non è una misura specificamente volta a sanare il precedente abuso di contratti a termine. La Corte ha inoltre ribadito il diritto alla ricostruzione della carriera, riconoscendo l’anzianità maturata durante i periodi di lavoro precario.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Risarcimento Danno Comunitario: Spetta Anche Dopo l’Assunzione Definitiva?

L’assunzione a tempo indeterminato sana l’abuso di contratti a termine subito in passato? Questa domanda è cruciale per molti lavoratori del settore pubblico che, dopo anni di precariato, ottengono la tanto agognata stabilizzazione. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce un punto fondamentale: l’ottenimento del posto fisso non cancella automaticamente il diritto al risarcimento danno comunitario. Vediamo insieme perché.

I Fatti di Causa

Il caso esaminato riguarda un dipendente di un’Agenzia Regionale che aveva lavorato per sei anni, dal 2011 al 2017, attraverso una serie di contratti a tempo determinato. Al termine di questo lungo periodo di precariato, il lavoratore è stato finalmente assunto a tempo indeterminato.

Nonostante l’assunzione, il dipendente ha adito le vie legali, chiedendo due cose:
1. Il risarcimento del danno per l’illegittima e abusiva successione di contratti a termine.
2. La ricostruzione della carriera, con il riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata durante tutto il periodo di lavoro precario.

Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello hanno dato ragione al lavoratore. L’Agenzia, tuttavia, non si è arresa e ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che l’avvenuta stabilizzazione dovesse avere un’efficacia ‘sanante’, eliminando qualsiasi pretesa risarcitoria.

La Decisione della Corte: Il Risarcimento Danno Comunitario e la Stabilizzazione

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’Agenzia, confermando integralmente le decisioni dei giudici di merito. La Suprema Corte ha stabilito che il risarcimento danno comunitario è dovuto e che l’assunzione a tempo indeterminato non è, di per sé, una misura sufficiente a compensare l’abuso subito dal lavoratore.

Inoltre, è stato confermato anche il diritto del dipendente alla piena ricostruzione della carriera, basata sul principio di non discriminazione tra lavoratori a termine e lavoratori a tempo indeterminato.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Corte sono di estremo interesse e si articolano su due fronti principali.

1. L’Efficacia ‘Sanante’ della Stabilizzazione non è Automatica

Il punto centrale della decisione riguarda il rapporto tra stabilizzazione e risarcimento. La Cassazione ha chiarito che l’assunzione a tempo indeterminato può escludere il diritto al risarcimento solo e soltanto se rappresenta l’esito di una procedura specificamente volta a porre rimedio all’abuso passato. In altre parole, deve esistere un nesso di causalità diretto tra la reiterazione abusiva dei contratti e la successiva stabilizzazione.

Nel caso specifico, l’assunzione del lavoratore non era avvenuta tramite una procedura di stabilizzazione per precari, ma in applicazione di una norma che prevedeva un diritto di precedenza per chi avesse lavorato più di 180 giorni nell’anno precedente. Questa assunzione, quindi, non era una misura riparatoria per l’abuso subito, ma una conseguenza di una diversa e autonoma previsione normativa. Di conseguenza, l’abuso rimane e con esso il diritto del lavoratore a ottenere un risarcimento danno comunitario per la precarietà sofferta.

2. Il Diritto alla Ricostruzione della Carriera

La Corte ha anche respinto il secondo motivo di ricorso dell’Agenzia, relativo alla ricostruzione della carriera. L’ente sosteneva che non si potesse riconoscere l’anzianità pregressa, ma la Cassazione ha ribadito l’applicazione diretta della normativa europea (Direttiva 1999/70/CE).

In base al principio di non discriminazione, l’anzianità di servizio maturata con contratti a termine deve essere pienamente riconosciuta ai fini della progressione stipendiale e di carriera, una volta che il lavoratore viene assunto a tempo indeterminato. Questo principio vale a condizione che le mansioni svolte siano le stesse, e non è influenzato dalla diversa modalità di reclutamento (senza concorso pubblico per l’assunzione definitiva, in questo caso).

Conclusioni

Questa ordinanza rafforza un principio fondamentale a tutela dei lavoratori precari della Pubblica Amministrazione. L’assunzione a tempo indeterminato, sebbene rappresenti il traguardo desiderato, non è un colpo di spugna sul passato. Se la stabilizzazione non è una misura direttamente e specificamente riparatoria per l’abuso di contratti a termine, la PA resta obbligata a corrispondere il risarcimento danno comunitario. Inoltre, l’anzianità accumulata in anni di servizio non va persa, ma deve essere integralmente riconosciuta, garantendo al lavoratore la carriera e la retribuzione che gli sarebbero spettate se fosse stato assunto regolarmente fin dall’inizio.

L’assunzione a tempo indeterminato annulla il diritto al risarcimento per l’abuso di contratti a termine precedenti?
No, non automaticamente. La Corte di Cassazione ha stabilito che il diritto al risarcimento del danno comunitario rimane, a meno che l’assunzione non sia l’esito di una procedura specificamente e direttamente volta a sanare il precedente abuso.

A quali condizioni la stabilizzazione di un lavoratore precario esclude il risarcimento del danno?
La stabilizzazione esclude il risarcimento solo se si pone in un rapporto di ‘diretta derivazione causale’ con la precedente successione abusiva di contratti, costituendo l’esito di misure specificamente volte a superare il precariato e a rimediare all’illecito commesso.

L’anzianità di servizio maturata con contratti a termine deve essere riconosciuta dopo l’assunzione a tempo indeterminato?
Sì. In base al principio di non discriminazione di matrice europea, il datore di lavoro pubblico deve riconoscere, ai fini della progressione stipendiale e di carriera, tutta l’anzianità di servizio maturata con contratti a termine, se le funzioni svolte sono identiche.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati