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Risarcimento danni locazione: cosa succede se non paghi?

Un tribunale ha condannato un inquilino al risarcimento danni locazione per aver lasciato un appartamento con gravi danneggiamenti, eccedenti la normale usura. Il giudice ha confermato il diritto del proprietario a trattenere il deposito cauzionale e ha ordinato al conduttore, rimasto assente in giudizio, di pagare la somma residua per le riparazioni. La decisione si fonda sulla presunzione di responsabilità del conduttore, il quale non ha fornito alcuna prova a sua discolpa.

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Pubblicato il 28 dicembre 2024 in Diritto Civile, Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Risarcimento Danni Locazione: La Responsabilità del Conduttore

Il tema del risarcimento danni locazione è una delle questioni più frequenti e delicate nei rapporti tra proprietario e inquilino. Cosa accade quando, al termine del contratto, l’immobile viene restituito con danni che vanno oltre la normale usura? Una recente sentenza del Tribunale di Ancona offre un chiaro quadro delle responsabilità del conduttore e dei diritti del locatore, soprattutto quando l’inquilino sceglie di non difendersi in giudizio.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dalla richiesta di un locatore che, dopo la riconsegna delle chiavi di un appartamento, ha riscontrato una serie di gravi danni. Tra questi: porte scorrevoli divelte, maniglie delle finestre rotte, la porta blindata fuori squadro e diversi danni a sanitari e rubinetteria. Il proprietario ha sostenuto costi per un totale di 1.838,18 euro per ripristinare l’immobile. Di conseguenza, ha agito in giudizio per ottenere il diritto di trattenere il deposito cauzionale di 1.000 euro e per la condanna dell’ex inquilino al pagamento della somma residua di 838,18 euro.

Nonostante la regolare notifica degli atti giudiziari, il conduttore ha scelto di non costituirsi in giudizio, rimanendo contumace.

La Decisione del Tribunale sul risarcimento danni locazione

Il Tribunale ha accolto integralmente la domanda del locatore. La sentenza ha stabilito che:

1. Il conduttore è responsabile per i danni arrecati all’immobile, quantificati in 1.838,18 euro.
2. Il locatore ha il diritto di trattenere l’intero deposito cauzionale di 1.000 euro a parziale copertura del danno.
3. Il conduttore è condannato a versare al locatore la somma residua di 838,18 euro, oltre agli interessi legali.
4. Le spese legali del giudizio sono interamente a carico del conduttore inadempiente.

Le Motivazioni della Sentenza

La decisione del giudice si fonda su principi consolidati del Codice Civile e della giurisprudenza in materia di locazioni. Il punto cardine è rappresentato dagli articoli 1588 e 1590 del Codice Civile. Questi articoli stabiliscono una presunzione di responsabilità a carico del conduttore. In pratica, si presume che l’immobile sia stato consegnato in buono stato all’inizio del rapporto e che ogni danno riscontrato alla fine, escluso il normale deterioramento dovuto all’uso, sia imputabile all’inquilino.

Per vincere questa presunzione, il conduttore avrebbe dovuto dimostrare che i danni sono derivati da una causa a lui non imputabile. Tuttavia, rimanendo contumace, non ha fornito alcuna prova a sua discolpa, lasciando che la presunzione di colpa operasse pienamente a suo carico.

Il Tribunale ha sottolineato che i danni descritti (porte divelte, rubinetti rotti, etc.) eccedono chiaramente il concetto di “normale deperimento” e denotano una totale assenza di manutenzione ordinaria, che è un obbligo del conduttore. Il locatore, dal canto suo, ha fornito prove concrete a sostegno della sua richiesta, tra cui fatture per le riparazioni e la testimonianza dei tecnici che hanno eseguito i lavori, i quali hanno confermato la natura e l’entità dei danni.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa sentenza ribadisce un principio fondamentale: il conduttore ha il dovere di custodire l’immobile con la diligenza del buon padre di famiglia e di restituirlo nelle stesse condizioni in cui lo ha ricevuto, salvo la normale usura. Scegliere di non partecipare al processo (contumacia) è una strategia processuale quasi sempre perdente in questi casi, poiché non consente di contestare le prove della controparte o di fornire una versione alternativa dei fatti. Per i locatori, la sentenza conferma l’importanza di documentare accuratamente lo stato dell’immobile prima e dopo la locazione e di agire tempestivamente per il recupero dei danni, potendo legittimamente trattenere il deposito cauzionale come primo acconto sul risarcimento dovuto.

Chi è responsabile per i danni all’immobile al termine della locazione?
Secondo la sentenza, in base agli artt. 1588 e 1590 c.c., sussiste una presunzione di responsabilità a carico del conduttore. Egli risponde di tutti i danni, a meno che non provi che la causa del deterioramento non è a lui imputabile.

Il locatore può trattenere il deposito cauzionale per coprire i danni?
Sì. Il giudice ha dichiarato legittima la ritenzione definitiva del deposito cauzionale da parte del locatore a titolo risarcitorio, una volta accertata l’esistenza dei danni e la responsabilità del conduttore.

Cosa comporta la mancata presentazione in giudizio del conduttore (contumacia)?
La contumacia del conduttore comporta che egli non si difenda dalle accuse e non fornisca prove contrarie. Di conseguenza, il giudice decide sulla base delle sole prove presentate dal locatore, rendendo molto più probabile l’accoglimento della domanda di risarcimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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