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Risarcimento danni erosione: responsabilità condivisa

Un proprietario terriero ha ottenuto un risarcimento danni per erosione del suo fondo causata da un torrente. Il Tribunale ha stabilito la responsabilità condivisa al 50% tra la Regione e il Consorzio di Bonifica per omessa manutenzione del corso d’acqua. La sentenza ha quantificato il danno in €7.700,00, tenendo conto del periodo in cui il danno si è verificato e della comproprietà del fondo prima di una divisione. È stata invece rigettata la richiesta di condanna a eseguire opere future.

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Pubblicato il 13 dicembre 2025 in Diritto Civile, Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Risarcimento Danni Erosione: Chi Paga per la Mancata Manutenzione dei Fiumi?

Il tema del risarcimento danni erosione a carico degli enti pubblici è di grande attualità, specialmente in un contesto di crescenti eventi climatici avversi. Una recente sentenza del Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche ha chiarito come viene ripartita la responsabilità tra i vari enti preposti alla manutenzione dei corsi d’acqua, offrendo importanti spunti di riflessione per i proprietari di terreni confinanti con fiumi e torrenti.

I Fatti di Causa: Un Terreno Agricolo “Mangiato” dal Torrente

Il caso nasce dalla richiesta di un proprietario terriero che ha visto una porzione significativa del suo fondo, circa 8.000 mq, erosa progressivamente da un torrente. Secondo il ricorrente, il fenomeno era dovuto alla mancata manutenzione dell’alveo del fiume da parte degli enti competenti. L’accumulo di detriti e sedimenti aveva deviato il corso naturale dell’acqua, indirizzandolo contro la sponda del suo terreno e causandone il crollo. Di fronte ai danni subiti, quantificati inizialmente in oltre 25.000 euro, il proprietario ha citato in giudizio l’ente regionale per ottenere il risarcimento e la messa in sicurezza dell’area.

La Ripartizione della Responsabilità tra Regione e Consorzio

L’ente regionale, costituitosi in giudizio, ha chiamato in causa il Consorzio di Bonifica locale, sostenendo che fosse quest’ultimo il soggetto responsabile della gestione e manutenzione idraulica di quel tratto fluviale. Il Consorzio, a sua volta, ha negato la propria responsabilità esclusiva e, in via subordinata, ha chiamato in causa la propria compagnia di assicurazioni per essere tenuto indenne da eventuali condanne.

La Decisione sul Risarcimento Danni Erosione

Il Tribunale, basandosi sulle risultanze della Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU), ha accertato l’effettiva dinamica erosiva e la perdita di circa 7.700 mq di terreno. I giudici hanno stabilito una corresponsabilità tra l’ente regionale e il Consorzio di Bonifica. Entrambi gli enti, infatti, avevano obblighi di manutenzione sul corso d’acqua, che riveste la duplice natura di “acqua pubblica” (di competenza regionale) e di “opera di bonifica” (di competenza consortile).

La Quantificazione del Danno e il Rigetto di Altre Richieste

Un aspetto interessante della sentenza riguarda il calcolo del danno. Il Tribunale ha considerato che il fenomeno erosivo si era protratto per un lungo periodo, a partire dal 1997. Poiché il proprietario era diventato titolare esclusivo del fondo solo nel 2014 (mentre prima era comproprietario), il risarcimento è stato diviso: una parte del danno, verificatasi prima del 2014, è stata ripartita a metà con il precedente comproprietario. Il danno totale liquidato a favore del ricorrente è stato quindi di € 7.700,00.

Il Tribunale ha invece respinto la domanda del proprietario di condannare gli enti a eseguire le opere necessarie a prevenire future erosioni. Tale richiesta è stata ritenuta inammissibile perché implicherebbe una scelta discrezionale della Pubblica Amministrazione sulla gestione delle acque pubbliche, che non può essere imposta dal giudice.
Infine, la domanda del Consorzio contro l’assicurazione è stata rigettata: l’importo del danno era inferiore alla franchigia di € 9.500,00 prevista dalla polizza.

Le Motivazioni della Sentenza

La decisione si fonda sul principio della responsabilità per cose in custodia (art. 2051 c.c.), secondo cui chi ha la responsabilità di un bene deve risarcire i danni da esso provocati, salvo che provi il caso fortuito. Nel caso di specie, né la Regione né il Consorzio hanno fornito prova di aver adempiuto correttamente ai propri obblighi di manutenzione. La CTU ha confermato che l’incuria ha contribuito in modo determinante al fenomeno erosivo. La ripartizione della responsabilità al 50% deriva dalla duplice competenza sul corso d’acqua, in assenza di prove che permettessero una graduazione diversa delle colpe. La limitazione del risarcimento è motivata dalla necessità di attribuire al proprietario solo la quota di danno subita a partire dal momento in cui è diventato titolare esclusivo del bene.

Le Conclusioni

Questa sentenza ribadisce un principio fondamentale: la manutenzione dei corsi d’acqua pubblici è un obbligo preciso degli enti preposti, e la sua omissione genera una responsabilità solidale. I proprietari di fondi rivieraschi danneggiati hanno diritto al risarcimento, ma devono dimostrare il nesso di causa tra l’incuria e il danno subito. La quantificazione del danno, inoltre, tiene conto di fattori specifici come l’evoluzione della proprietà nel tempo. Infine, emerge come le polizze assicurative degli enti pubblici possano avere franchigie elevate, che di fatto escludono la copertura per danni di importo non ingente.

Chi è responsabile per i danni da erosione causati da un corso d’acqua pubblico?
Secondo la sentenza, la responsabilità è condivisa tra gli enti che hanno competenza sulla manutenzione del corso d’acqua. Nel caso specifico, è stata stabilita una corresponsabilità al 50% tra l’Ente Regionale e il Consorzio di Bonifica, poiché entrambi avevano obblighi di manutenzione non adempiuti.

È possibile ottenere dal giudice una condanna per la Pubblica Amministrazione a eseguire opere per evitare danni futuri?
No, la sentenza ha dichiarato inammissibile questa richiesta. Il giudice non può imporre alla Pubblica Amministrazione di compiere scelte che rientrano nella sua discrezionalità tecnica e amministrativa in materia di gestione delle acque pubbliche. Può solo condannare al risarcimento del danno già verificatosi.

Come viene calcolato il risarcimento se il danno si è verificato in un lungo arco di tempo durante il quale è cambiata la proprietà del terreno?
Il risarcimento viene calcolato tenendo conto del momento in cui il danno si è prodotto. Nella vicenda esaminata, poiché una parte dell’erosione era avvenuta quando il ricorrente era solo comproprietario, il relativo danno è stato diviso a metà. Al ricorrente è stato riconosciuto per intero solo il danno verificatosi dopo che è diventato proprietario esclusivo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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