LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Riposo settimanale autisti: la Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20792/2024, ha accolto il ricorso di due autisti, stabilendo l’errata interpretazione della Corte d’Appello riguardo al calcolo del riposo settimanale autisti. La Corte ha chiarito che, ai sensi del Regolamento CE n. 561/2006, il riposo non può essere calcolato come un totale di 69 ore su tre settimane. La norma europea prevede, nell’arco di due settimane, due riposi ordinari (45 ore) o uno ordinario e uno ridotto (24 ore), con obbligo di compensazione. La sentenza impugnata è stata cassata con rinvio.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 7 dicembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Riposo Settimanale Autisti: La Cassazione Fa Chiarezza sul Regolamento Europeo

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 20792/2024) ha fornito un’interpretazione cruciale delle norme che regolano il riposo settimanale autisti, riaffermando la corretta applicazione del Regolamento Comunitario CE n. 561/2006. Questa decisione rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la tutela dei diritti dei conducenti e per la sicurezza stradale, chiarendo i limiti entro cui le aziende di trasporto devono garantire i periodi di recupero psico-fisico dei loro dipendenti.

Il Contesto del Caso: La Richiesta dei Lavoratori

La vicenda ha origine dall’azione legale di due autisti, impiegati come operatori di esercizio su tratte superiori a 50 km. I lavoratori si erano rivolti al Tribunale per ottenere il risarcimento del danno derivante dal mancato godimento dei riposi settimanali, oltre al pagamento di differenze retributive. Sostenevano di aver usufruito sistematicamente di riposi inferiori a quanto previsto dalla normativa europea.

Le Decisioni dei Giudici di Merito

Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello avevano respinto le domande dei lavoratori. In particolare, la Corte territoriale aveva ritenuto sufficiente che i conducenti godessero di un totale di 69 ore di riposo nell’arco di tre settimane. Secondo i giudici di merito, questo monte ore complessivo era adeguato a garantire il recupero delle energie psico-fisiche, anche se fruito in modo frazionato. Questa interpretazione si basava su un presupposto che la Cassazione ha ritenuto errato.

L’Interpretazione Corretta del Riposo Settimanale Autisti

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dei lavoratori, censurando l’interpretazione dei giudici d’appello. La Suprema Corte ha ribadito che il Regolamento CE n. 561/2006 stabilisce regole precise e non derogabili. L’articolo 8, paragrafo 6, del Regolamento prevede che, nell’arco di due settimane consecutive, un conducente debba beneficiare di:

1. Due periodi di riposo settimanale regolari (di almeno 45 ore ciascuno, per un totale di 90 ore).
2. Oppure, un periodo di riposo settimanale regolare (45 ore) e uno ridotto (di almeno 24 ore).

Nel secondo caso, la riduzione (pari a 21 ore) deve essere obbligatoriamente compensata entro la fine della terza settimana successiva, agganciando il recupero a un altro periodo di riposo di almeno 9 ore.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Cassazione ha chiarito che il ragionamento della Corte d’Appello era viziato alla radice. Il punto di partenza del calcolo non può essere un minimo di 69 ore su tre settimane. Il termine di riferimento corretto è l’arco di due settimane, durante il quale il totale di riposo deve essere di 90 ore, o di 69 ore a condizione che le 21 ore mancanti vengano recuperate secondo le modalità prescritte.

I giudici di legittimità hanno sottolineato che il tenore letterale della norma europea è chiaro e non lascia spazio a interpretazioni che ne compromettano la finalità, ovvero garantire un congruo recupero per i conducenti e, di conseguenza, la sicurezza stradale. L’errore della Corte territoriale è stato quello di considerare idonei tre riposi da 24 ore goduti settimanalmente, per un totale di 72 ore, senza tenere conto del meccanismo di compensazione obbligatorio previsto dal Regolamento.

Le Conclusioni

La sentenza rappresenta un importante baluardo a difesa dei diritti dei lavoratori del settore trasporti. La Corte ha cassato la decisione impugnata e ha rinviato la causa alla Corte d’Appello di Palermo, che dovrà riesaminare il caso attenendosi alla corretta interpretazione della normativa comunitaria. Questa pronuncia ribadisce che il riposo settimanale autisti non è un concetto flessibile, ma un diritto protetto da regole precise, la cui violazione dà diritto al risarcimento. Le aziende del settore sono quindi tenute a una scrupolosa applicazione del Regolamento CE n. 561/2006, senza poter ricorrere a calcoli forfettari o interpretazioni estensive che ne vanifichino l’efficacia.

Come deve essere calcolato il riposo settimanale per un autista secondo il Regolamento CE n. 561/2006?
Nell’arco di due settimane consecutive, il conducente deve effettuare almeno due periodi di riposo settimanale regolari (45 ore ciascuno) oppure un periodo regolare e uno ridotto (minimo 24 ore).

Se un autista usufruisce di un riposo settimanale ridotto, come deve essere compensato?
La riduzione rispetto al riposo regolare di 45 ore deve essere compensata con un periodo di riposo equivalente, da prendersi in un’unica soluzione entro la fine della terza settimana successiva a quella del riposo ridotto. Tale compensazione deve essere attaccata a un altro periodo di riposo di almeno 9 ore.

È legittimo considerare sufficiente un riposo totale di 69 ore nell’arco di tre settimane?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che questa interpretazione è errata. Il calcolo va effettuato su due settimane consecutive, con un totale di riposo che deve essere di 90 ore, oppure di 69 ore ma con l’obbligo di recuperare le 21 ore mancanti secondo le precise modalità previste dalla norma.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati