LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ripartizione spese lastrico solare: il danneggiato paga?

La Corte di Cassazione ha stabilito che il proprietario di un’unità immobiliare, danneggiata da infiltrazioni provenienti da un lastrico solare di uso esclusivo, deve comunque contribuire alle spese di riparazione. La sentenza chiarisce che l’obbligo di partecipazione alla spesa deriva non dalla colpa, ma dalla qualità di condomino che beneficia della copertura offerta dal lastrico. La ripartizione spese lastrico solare segue il criterio dell’art. 1126 c.c. (un terzo a carico dell’usuario esclusivo e due terzi a carico dei proprietari delle unità sottostanti, incluso il danneggiato per la sua quota).

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 5 novembre 2025 in Diritto Civile, Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Ripartizione Spese Lastrico Solare: Anche il Danneggiato Deve Pagare? La Cassazione Fa Chiarezza

La questione della ripartizione spese lastrico solare è una delle più dibattute in ambito condominiale, specialmente quando si verificano danni da infiltrazioni. Se l’acqua danneggia il nostro appartamento, è giusto che anche noi dobbiamo contribuire alle spese di riparazione della terrazza che ha causato il danno? Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito una risposta netta, delineando un principio fondamentale che ogni proprietario di immobile dovrebbe conoscere.

I Fatti del Caso: Infiltrazioni dal Lastrico Solare

Una società, proprietaria di un immobile adibito a laboratorio di analisi cliniche, citava in giudizio i proprietari delle terrazze sovrastanti e il condominio, chiedendo il risarcimento per i danni subiti a causa di gravi infiltrazioni d’acqua. Il Tribunale di primo grado riconosceva la responsabilità dei soli proprietari delle terrazze, condannandoli all’esecuzione dei lavori di ripristino ma escludendo il condominio da ogni responsabilità.

La Corte d’Appello, successivamente adita, confermava in gran parte la decisione, rigettando le richieste della società danneggiata di estendere la condanna al condominio. I proprietari delle terrazze, tuttavia, ricorrevano in Cassazione, lamentando un punto cruciale: perché la Corte non aveva posto a carico della società proprietaria del laboratorio sottostante una quota delle spese di riparazione, come previsto dall’articolo 1126 del Codice Civile?

La Questione Giuridica e la Ripartizione Spese Lastrico Solare

Il cuore della controversia risiedeva nell’interpretazione dell’articolo 1126 c.c. Questa norma stabilisce che, quando l’uso dei lastrici solari non è comune a tutti i condomini, coloro che ne hanno l’uso esclusivo sono tenuti a contribuire per un terzo nella spesa delle riparazioni e ricostruzioni. I restanti due terzi sono a carico di tutti i condomini dell’edificio o della parte di questo a cui il lastrico solare serve da copertura.

I ricorrenti sostenevano che la società danneggiata, in quanto proprietaria dell’unità immobiliare coperta dal lastrico, doveva partecipare alle spese per la quota dei due terzi, nonostante fosse la vittima del danno. La Corte d’Appello aveva invece escluso questa partecipazione, di fatto addossando l’intero costo ai soli proprietari delle terrazze. La Cassazione è stata quindi chiamata a decidere se lo status di “danneggiato” esoneri il condomino dal suo obbligo di contribuire alle spese per le parti comuni.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso, cassando la sentenza d’appello e affermando un principio di diritto di grande importanza. I giudici hanno chiarito che il condomino che subisce un danno nella propria unità immobiliare a causa dell’omessa manutenzione di una parte comune (in questo caso, il lastrico solare con funzione di copertura) assume una duplice posizione:

1. Come danneggiato, ha diritto a essere risarcito, agendo come un “terzo” nei confronti del condominio (o dei responsabili).
2. Come condomino, non è esonerato dall’obbligo di contribuire alle spese necessarie per la riparazione di quella stessa parte comune.

L’obbligo di contribuzione, hanno spiegato i giudici, non deriva dalla specifica condotta illecita che ha causato il danno (responsabilità da custodia ex art. 2051 c.c.), ma dalla comproprietà o dall’utilità che quella parte comune fornisce alla sua proprietà. Si tratta di un’obbligazione propter rem, legata indissolubilmente alla qualità di proprietario.

Di conseguenza, il criterio di ripartizione spese lastrico solare previsto dall’art. 1126 c.c. deve essere sempre applicato. La spesa va divisa: un terzo a carico di chi ha l’uso esclusivo della terrazza e due terzi a carico dei proprietari degli immobili sottostanti, compreso il proprietario dell’unità danneggiata, ciascuno in proporzione alla propria quota.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La decisione della Cassazione chiarisce definitivamente che essere vittima di un danno da infiltrazione non cancella i doveri di condomino. Il proprietario danneggiato ha pieno diritto al risarcimento, ma deve allo stesso tempo farsi carico della sua quota di spesa per la riparazione del bene comune che serve a proteggere anche la sua proprietà.

Questa pronuncia ha importanti implicazioni pratiche: in caso di contenzioso, il proprietario danneggiato non può rifiutarsi di pagare la sua quota di lavori, ma potrà far valere il suo diritto al risarcimento, che potrà eventualmente compensare, in tutto o in parte, quanto da lui dovuto per le riparazioni. La sentenza ribadisce la netta distinzione tra il piano della responsabilità per i danni (extracontrattuale) e quello della ripartizione delle spese di manutenzione (obbligazione condominiale).

Il proprietario di un immobile danneggiato da infiltrazioni provenienti dal lastrico solare di uso esclusivo è tenuto a partecipare alle spese di riparazione?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, il condomino danneggiato assume la posizione di terzo avente diritto al risarcimento, ma non è esonerato dall’obbligo di contribuire, pro quota, alle spese necessarie per la riparazione del lastrico, in quanto beneficia della sua funzione di copertura.

Come vengono ripartite le spese per la riparazione del lastrico solare di uso esclusivo secondo la Cassazione?
Le spese devono essere ripartite secondo il criterio dell’art. 1126 c.c.: un terzo a carico del proprietario o dell’usuario esclusivo e i restanti due terzi a carico dei soli proprietari delle unità immobiliari a cui il lastrico funge da copertura, secondo un criterio di “proiezione verticale”, incluso il proprietario danneggiato.

L’obbligo di contribuire alle spese di riparazione del lastrico solare deriva dalla responsabilità per il danno o da un’altra fonte?
L’obbligo di contribuire alle spese non deriva dalla responsabilità per il danno, ma trova la sua fonte nella comproprietà o nell’utilità che il bene comune (il lastrico) offre alla proprietà individuale. Si tratta di un’obbligazione propter rem, legata alla qualità di proprietario e non alla causazione del danno.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati