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Ripartizione spese lastrico solare: guida alla sentenza

Una recente sentenza del Tribunale di Venezia chiarisce la corretta ripartizione spese lastrico solare. Il caso vedeva due condomini impugnare due delibere. Il giudice ha confermato la validità della ripartizione per la manutenzione (1/3 al proprietario esclusivo, 2/3 a chi è coperto), ma ha annullato la delibera che addebitava il costo per la riparazione di danni da infiltrazione a un singolo condomino, stabilendo che tale spesa va ripartita tra tutti.

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Ripartizione Spese Lastrico Solare: Manutenzione e Danni a Confronto

La corretta ripartizione spese lastrico solare è una delle questioni più dibattute e complesse nella vita condominiale. Una recente sentenza del Tribunale di Venezia offre un’analisi chiara e precisa, tracciando una linea netta tra i costi di manutenzione della copertura e il risarcimento dei danni da infiltrazioni. Comprendere questa distinzione è fondamentale per amministratori e condomini al fine di evitare contenziosi e applicare correttamente la legge.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dall’impugnazione, da parte di due condomini, di due delibere assembleari. La prima delibera (del 14 marzo) stabiliva la ripartizione dei costi per il rifacimento del lastrico solare, addebitandoli per 1/3 al proprietario esclusivo e per i restanti 2/3 unicamente ai proprietari delle unità sottostanti (gli attori stessi), escludendo gli altri condomini. La seconda delibera (del 9 maggio) approvava il bilancio consuntivo dei lavori, detraendo una somma di circa 1.810 euro, relativa al rifacimento del soffitto di uno degli appartamenti danneggiati dalle infiltrazioni. Gli attori sostenevano che entrambe le delibere fossero illegittime: la prima perché la spesa andava ripartita tra tutti i condomini, la seconda perché la somma detratta costituiva un danno da infiltrazione e, come tale, doveva essere posta a carico della collettività condominiale secondo criteri diversi.

La Decisione del Tribunale e la Ripartizione Spese Lastrico Solare

Il Giudice ha analizzato separatamente le due delibere, giungendo a conclusioni diverse per ciascuna di esse e fornendo un’importante lezione sulla gestione delle spese condominiali.

La Delibera sulla Manutenzione del Lastrico

Per quanto riguarda la prima delibera, il Tribunale ha ritenuto corretta la decisione dell’assemblea. La spesa in questione era relativa alla manutenzione straordinaria del lastrico solare, che funge da copertura per una parte dell’edificio. In questo scenario, si applica l’articolo 1126 del Codice Civile. Tale norma prevede che i costi siano sostenuti per 1/3 da chi ha l’uso esclusivo del lastrico e per 2/3 da tutti i condomini dell’edificio (o della parte di edificio) a cui il lastrico serve da copertura. L’assemblea aveva quindi agito correttamente limitando l’addebito dei 2/3 ai soli appartamenti sottostanti. La delibera è stata, pertanto, dichiarata valida.

La Delibera sul Risarcimento Danni da Infiltrazioni

Discorso diverso per la seconda delibera. La spesa di 1.810 euro non riguardava la manutenzione della copertura, bensì la riparazione di un danno interno a una proprietà privata (il soffitto), causato da infiltrazioni d’acqua provenienti dal lastrico. Qui, secondo il giudice, non si applica più il criterio dell’art. 1126 c.c., ma quello della responsabilità per danno da cose in custodia, ex art. 2051 c.c. Questo tipo di spesa, qualificabile come risarcimento del danno, va ripartito tra il proprietario esclusivo del lastrico (per 1/3) e l’intero condominio (per i restanti 2/3), in quanto quest’ultimo ha un obbligo generale di custodia e conservazione delle parti comuni. La decisione dell’assemblea di addebitare la spesa in modo diverso, detraendola dal consuntivo generale, è stata quindi ritenuta illegittima e la delibera, su questo punto, è stata annullata.

Le Motivazioni della Sentenza

Il cuore della motivazione del Tribunale risiede nella distinzione fondamentale tra la natura della spesa. Una cosa è il costo per la conservazione della funzione di copertura del lastrico solare; un’altra è il risarcimento per i danni che la sua cattiva manutenzione ha provocato a terzi o ad altri condomini.

Nel primo caso (manutenzione), il criterio di ripartizione è quello speciale previsto dall’art. 1126 c.c., che tiene conto dell’utilità che il bene fornisce (copertura). La spesa grava quindi solo su chi ne trae diretto beneficio.

Nel secondo caso (danni da infiltrazioni), si entra nel campo della responsabilità extracontrattuale. La giurisprudenza consolidata, richiamata nella sentenza, attribuisce la responsabilità sia al proprietario esclusivo, per la sua omessa manutenzione, sia al condominio nel suo complesso, per il suo generale obbligo di custodia sulle parti comuni. Di conseguenza, il costo del risarcimento deve gravare su entrambi secondo la proporzione di 1/3 e 2/3.

Il Tribunale ha inoltre respinto le eccezioni preliminari degli attori, come il presunto difetto di mandato dell’amministratore, chiarendo che quest’ultimo ha la legittimazione a resistere in giudizio nelle cause di impugnazione di delibere senza necessità di una specifica autorizzazione assembleare.

Conclusioni

La sentenza analizzata offre due insegnamenti pratici di grande valore. Primo: la ripartizione spese lastrico solare per la sua manutenzione va effettuata secondo l’art. 1126 c.c., coinvolgendo solo i condomini che beneficiano della sua funzione di copertura. Secondo: i costi per riparare i danni da infiltrazioni non sono spese di manutenzione, ma un risarcimento che va ripartito tra il proprietario ad uso esclusivo (1/3) e la totalità dei condomini (2/3), in virtù del loro obbligo di custodia. Questa distinzione è cruciale per una corretta gestione condominiale e per prevenire l’insorgere di liti.

Come si ripartiscono le spese per il rifacimento del lastrico solare ad uso esclusivo?
Secondo la sentenza, in conformità all’art. 1126 c.c., le spese sono a carico per un terzo del condomino che ne ha l’uso esclusivo e per due terzi a carico dei condomini delle unità immobiliari sottostanti, ovvero della parte dell’edificio a cui il lastrico serve da copertura.

Chi paga i danni da infiltrazioni provenienti dal lastrico solare ad uso esclusivo?
La sentenza chiarisce che i danni da infiltrazione sono considerati un risarcimento e non una spesa di manutenzione. La spesa per la loro riparazione va ripartita per un terzo a carico del proprietario esclusivo del lastrico e per due terzi a carico di tutti i condomini, in virtù dell’obbligo di custodia del bene comune.

È sempre necessaria un’autorizzazione dell’assemblea perché l’amministratore resista in un giudizio di impugnazione di delibera?
No. La sentenza conferma l’orientamento giurisprudenziale secondo cui, nelle controversie che hanno ad oggetto l’impugnazione di delibere condominiali, l’amministratore è l’unico legittimato passivo e può resistere in giudizio senza necessità di una preventiva autorizzazione o ratifica da parte dell’assemblea.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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