Rinvio Udienza Cassazione per Accordo: Analisi di un Caso Pratico
In un contenzioso legale, specialmente se complesso e protratto nel tempo, la possibilità di raggiungere un accordo tra le parti rappresenta una soluzione spesso auspicabile. Ma cosa succede se questa opportunità si manifesta quando il processo è già giunto al suo ultimo grado di giudizio, dinanzi alla Corte di Cassazione? L’ordinanza interlocutoria in esame offre una chiara risposta, evidenziando come il sistema giudiziario favorisca la risoluzione concordata delle liti, anche attraverso un rinvio udienza cassazione.
I Fatti della Causa: Una Complessa Divisione Ereditaria
La vicenda trae origine da una disputa familiare relativa alla divisione dell’eredità dei genitori. Tre fratelli si trovano contrapposti nella gestione e ripartizione dei beni. Inizialmente, il Tribunale di primo grado aveva provveduto a dividere i patrimoni, attribuendo alcuni immobili a ciascun erede e disponendo la vendita di un appartamento. Inoltre, due dei tre fratelli erano stati condannati a versare una somma di denaro al terzo a titolo di rendiconto per la gestione di alcuni beni.
La decisione era stata impugnata di fronte alla Corte d’Appello, la quale aveva sostanzialmente confermato la sentenza di primo grado, modificando solo parzialmente il regime delle spese legali. Insoddisfatti, i due fratelli soccombenti proponevano ricorso per cassazione, portando la controversia dinanzi alla Suprema Corte.
La Svolta in Cassazione: L’Istanza per il Rinvio Udienza Cassazione
Quando il procedimento sembrava avviato verso la sua conclusione giurisdizionale, è intervenuto un elemento nuovo. Le parti, con un’istanza congiunta, hanno comunicato alla Corte di essere nel mezzo di “avanzate trattative di bonario componimento dell’intera lite”.
Questa comunicazione è fondamentale: non si trattava di una semplice ipotesi di accordo, ma di una negoziazione concreta e in fase avanzata. Sulla base di questa prospettiva, le parti hanno chiesto alla Corte di non decidere la causa e di concedere loro del tempo per finalizzare un accordo che avrebbe potuto porre fine all’intera controversia.
Le Motivazioni
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza interlocutoria in commento, ha accolto la richiesta delle parti. La motivazione del provvedimento è concisa ma estremamente significativa. Il Collegio, “preso atto dell’istanza”, ha disposto il rinvio della causa a nuovo ruolo.
La decisione, pur essendo di natura puramente procedurale, si fonda su un principio cardine del nostro ordinamento: la valorizzazione dell’autonomia negoziale delle parti. Il giudice, anche nel supremo grado di legittimità, riconosce che la migliore soluzione di una controversia è spesso quella trovata dalle parti stesse. Concedere il rinvio udienza cassazione non è un mero atto formale, ma una scelta che promuove attivamente la deflazione del contenzioso e permette ai litiganti di trovare una soluzione condivisa, più rapida e potenzialmente più soddisfacente di una sentenza imposta dall’alto.
Le Conclusioni
L’ordinanza dimostra che la porta della negoziazione non è mai chiusa, nemmeno alle soglie di una decisione della Cassazione. Per avvocati e parti in causa, questo provvedimento rappresenta un importante promemoria: la via stragiudiziale è sempre percorribile e il sistema giudiziario è pronto a supportarla. La richiesta congiunta di rinvio per trattative in corso è uno strumento efficace per ottenere il tempo necessario a definire un accordo, evitando i costi, i tempi e le incertezze di una pronuncia definitiva. Questo caso pratico insegna che la volontà concorde delle parti di porre fine a una lite è un valore che la giustizia stessa tutela e incoraggia.
È possibile chiedere un rinvio di un’udienza in Cassazione per finalizzare un accordo?
Sì, l’ordinanza dimostra che la Corte di Cassazione può accogliere un’istanza congiunta delle parti e rinviare la causa a nuovo ruolo se viene comunicato che sono in corso avanzate trattative per un componimento bonario della lite.
Cosa significa ‘rinviare la causa a nuovo ruolo’?
Significa che la causa viene tolta dal calendario delle udienze già fissate e verrà riprogrammata in una data futura. Questo atto concede alle parti il tempo necessario per proseguire e, auspicabilmente, concludere le loro negoziazioni senza la pressione di una decisione imminente.
Qual è il presupposto per ottenere il rinvio in un caso simile?
Il presupposto fondamentale, come si evince dal testo, è che vi sia una richiesta congiunta di tutte le parti del processo e che questa sia motivata dall’esistenza di trattative concrete e in fase avanzata, finalizzate alla risoluzione amichevole dell’intera controversia.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 2 Num. 1059 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 2 Num. 1059 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 16/01/2025
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso iscritto al n. 12617/2020 R.G. proposto da: NOME COGNOME NOMECOGNOME rappresentati e difesi dall’avvocato NOME COGNOME (CODICE_FISCALE in forza di procura in calce al ricorso, elettivamente domiciliati presso il suo studio in Catania, INDIRIZZO
-ricorrenti- contro
NOME COGNOME rappresentato e difeso, in forza di procura speciale trasmessa ai sensi dell’art. 83, terzo comma, c.p.c., in separato atto firmato digitalmente, dall’avvocato NOME COGNOME (CODICE_FISCALE, elettivamente domiciliato in Roma, INDIRIZZO
-controricorrente-
avverso SENTENZA di CORTE D’APPELLO CATANIA n. 2758/2019 depositata il 16/03/2020.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 10/01/2025 dal Consigliere NOME COGNOME
Premesso che:
1.in causa tra NOME e NOME COGNOME da un lato, e NOME COGNOME dall’altro, di scioglimento della comunione ereditaria dei genitori delle parti, il Tribunale di Catania, dichiarate aperte le successioni, divideva i patrimoni relitti attribuendo alcuni immobili a ciascuno dei tre eredi e disponendo la vendita di un appartamento in Roma e, dopo aver ordinato a NOME e NOME COGNOME di rendere il conto della gestione di alcuni beni, li condannava al pagamento di una determinata somma in favore di NOME COGNOME.
La Corte di Appello di Catania, con sentenza 2758 del 2019, confermava la decisione del Tribunale salvo porre a carico di tutte le parti alcune spese lasciate dal Tribunale a carico di NOME COGNOME.
NOME e NOME COGNOME ricorrevano per la cassazione della suddetta sentenza con quattro motivi avversati da NOME COGNOME con controricorso;
in data 31 dicembre 2024 le parti hanno presentato istanza di differimento rappresentando essere tra esse in corso ‘avanzate trattative di bonario componimento dell’intera lite’;
il Collegio, preso atto dell’istanza, rinvia la causa a nuovo ruolo; PQM
rinvia la causa a nuovo ruolo.
Roma 10 gennaio 2025
Il Presidente NOME COGNOME