Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 3 Num. 20775 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 3 Num. 20775 Anno 2025
Presidente: NOME COGNOME NOME
Relatore: NOME
Data pubblicazione: 22/07/2025
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 16822/2022 R.G. proposto da :
NOMECOGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME COGNOME NOMECOGNOME COGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME COGNOME NOMECOGNOME COGNOME NOMECOGNOME COGNOME NOMECOGNOME NOME COGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME COGNOME NOMECOGNOME COGNOME COGNOME NOME COGNOME COGNOME NOMECOGNOME NOME COGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME COGNOME NOME COGNOME NOMECOGNOME NOME COGNOME NOME COGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME NOMECOGNOME COGNOME NOMECOGNOME COGNOME NOMECOGNOME COGNOME COGNOME NOMECOGNOME
R.G. 16822/2022
COGNOME
Rep.
C.C. 25/6/2025
C.C. 14/4/2022
MEDICI SPECIALIZZANDI. RINUNCIA.
NOME COGNOME NOME COGNOME NOME COGNOME NOME COGNOME NOMECOGNOME NOME COGNOME NOME e NOMECOGNOME tutti rappresentati e difesi dall ‘ avvocato NOME COGNOME (CODICE_FISCALE, elettivamente domiciliati presso l’indirizzo PEC indicato dal difensore
-ricorrenti-
contro
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, rappresentata e difesa per legge dall’ AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO (NUMERO_DOCUMENTO , elettivamente domiciliata presso l’indirizzo PEC indicato dal difensore
-controricorrente-
avverso la SENTENZA della CORTE D ‘ APPELLO di CAGLIARI n. 599/2021 depositata il 21/12/2021.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 25/06/2025 dal Consigliere NOME COGNOME
FATTI DI CAUSA E RAGIONI DELLA DECISIONE
Ritenuto che la dottoressa NOME COGNOME e gli altri cinquantasette medici indicati in epigrafe convennero in giudizio, davanti al Tribunale di Cagliari, la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero della salute, il Ministero dell’istruzione, il Ministero dell’economia e finanze, l’Università degli studi di Cagliari e la Regione Sardegna chiedendo che fosse riconosciuto il loro diritto a percepire un’adeguata remunerazione in relazione al periodo di specializzazione da loro positivamente concluso;
che a sostegno della domanda esposero, tra l’altro, di essersi laureati in medicina e di aver conseguito ciascuno una diversa specializzazione in anni anteriori al 2006-2007, percependo gli emolumenti di cui all’art. 6 del decreto legislativo 8 agosto 1991, n. 257, ed aggiunsero che il legislatore nazionale aveva stabilito, con il decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 -di recepimento, tra
l’altro, della direttiva 93/16/CE un incremento del compenso in favore dei medici specializzandi, incremento che aveva avuto effettiva attuazione, però, solo con l’art. 1, comma 300, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, con decorrenza dall’anno accademico 2006-2007;
che, pertanto, tale aggiornamento doveva, ad avviso degli attori, essere a loro riconosciuto, oltre ai contributi previdenziali e assistenziali, a titolo contrattuale o, in subordine, di risarcimento dei danni;
che si costituirono in giudizio la Presidenza del Consiglio dei ministri e le altre parti convenute, eccependo il proprio difetto di legittimazione passiva e la prescrizione del diritto, e chiedendo nel merito il rigetto della domanda;
che il Tribunale, dichiarato il difetto di legittimazione passiva dell’Università degli studi di Cagliari e della Regione Sardegna, rigettò la domanda, con compensazione delle spese;
che la decisione è stata impugnata dai medici soccombenti e la Corte d’appello di Cagliari, con sentenza del 21 dicembre 2021, ha rigettato il gravame ed ha compensato le ulteriori spese del grado;
che contro la sentenza della Corte d’appello di Cagliari propongono ricorso la dottoressa NOME COGNOME e gli altri medici indicati in epigrafe, con unico atto affidato a due motivi;
che resiste la sola Presidenza del Consiglio dei ministri con controricorso;
che la trattazione è stata fissata ai sensi dell’art. 380 -bis .1 cod. proc. civ. e il Pubblico Ministero non ha depositato conclusioni.
Considerato che, con atto del 29 maggio 2025, il difensore dei ricorrenti, munito delle relative procure speciali, ha dichiarato di rinunciare al ricorso, essendosi consolidato presso questa Corte un orientamento giurisprudenziale contrario alle tesi prospettate dai ricorrenti;
che, pertanto, il giudizio di cassazione deve essere dichiarato estinto, con compensazione delle spese;
che, pur trattandosi di ricorso soggetto, ratione temporis , al regime di cui all’art. 13, comma 1 -quater , del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, la decisione assunta non è equiparabile al rigetto o alla dichiarazione di inammissibilità o improcedibilità dell’impugnazione, per cui i ricorrenti non sono tenuti a versare l’ulteriore importo, a titolo di contributo unificato, pari a quello dovuto per l’impugnazione medesima.
P.Q.M.
La Corte dichiara estinto il giudizio di cassazione e compensa le relative spese.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio della Terza