Rinuncia al Ricorso: Quando e Come si Estingue il Giudizio in Cassazione
La rinuncia al ricorso è un atto processuale che può chiudere definitivamente una controversia legale. In questa ordinanza, la Corte di Cassazione illustra le conseguenze dirette di tale atto, in particolare l’estinzione del giudizio. Analizziamo una fattispecie che vede una società, dichiarata fallita, decidere di abbandonare il proprio ricorso dinanzi alla Suprema Corte, ponendo fine al contenzioso.
I Fatti di Causa
Il caso ha origine dalla dichiarazione di fallimento di una società a responsabilità limitata, pronunciata dal tribunale di primo grado su istanza di un creditore. La società ha impugnato tale decisione dinanzi alla Corte d’Appello, sostenendo di non possedere i requisiti per essere assoggettata alla procedura fallimentare.
La Corte d’Appello, tuttavia, ha respinto il reclamo, ritenendo che la società non avesse fornito prove sufficienti a dimostrare la sussistenza congiunta dei requisiti di non fallibilità previsti dalla legge. Non contenta della decisione, la società ha presentato ricorso per cassazione, basato su otto motivi di diritto.
L’atto che cambia il corso del processo
Il punto di svolta si è verificato quando, prima della discussione del caso in camera di consiglio, la società ricorrente ha depositato un atto formale con cui dichiarava di rinunciare al proprio ricorso. Questo atto ha radicalmente modificato l’oggetto della decisione della Suprema Corte.
Le Motivazioni della Decisione e la Rinuncia al Ricorso
La Corte di Cassazione, con una motivazione snella e lineare, ha preso atto della volontà della società di non proseguire nel giudizio. La rinuncia al ricorso è un atto che, per sua natura, produce un effetto estintivo sul processo.
Il ragionamento della Corte si articola su due punti principali:
1. Presa d’atto della Rinuncia: La Corte non entra nel merito dei motivi del ricorso, ma si limita a constatare che la parte ricorrente ha formalmente manifestato l’intenzione di abbandonare l’impugnazione.
2. Conseguenza Diretta: L’effetto automatico e previsto dalla legge processuale è l’estinzione del giudizio di cassazione. Il processo, di fatto, si conclude senza una pronuncia sulla fondatezza o meno dei motivi di ricorso.
Un aspetto rilevante riguarda la gestione delle spese legali. La Corte ha specificato che, data la mancata costituzione in giudizio delle controparti (il Fallimento e la creditrice), non era necessario pronunciarsi sulla condanna alle spese. Se le controparti si fossero costituite, la parte rinunciante sarebbe stata, di norma, condannata a rifondere le loro spese legali.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Decisione
L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio delle conseguenze della rinuncia al ricorso. La principale implicazione pratica è che la sentenza impugnata, in questo caso quella della Corte d’Appello che confermava il fallimento, diventa definitiva. Con la chiusura del giudizio di Cassazione, non vi sono più mezzi ordinari per contestarla.
Questa decisione sottolinea come la rinuncia sia uno strumento a disposizione della parte per porre fine a una lite, magari a seguito di una transazione o di una rivalutazione delle probabilità di successo. Tuttavia, è una scelta dalle conseguenze irreversibili sul piano processuale. La mancata pronuncia sulle spese, dovuta all’assenza delle controparti, rappresenta una peculiarità del caso specifico, ma non intacca il principio generale secondo cui chi rinuncia solitamente paga le spese della parte avversa, se costituita.
Cosa succede se una parte presenta una rinuncia al ricorso in Cassazione?
La Corte di Cassazione prende atto della rinuncia e dichiara l’estinzione del giudizio, ponendo fine al processo in quella sede senza decidere nel merito della questione.
Perché in questo caso non c’è stata una condanna al pagamento delle spese legali?
Non vi è stata pronuncia sulle spese perché le parti intimate (il Fallimento e la creditrice) non si erano costituite in giudizio. La legge prevede la condanna alle spese solo a favore della parte che ha partecipato attivamente al processo.
Qual è l’effetto della rinuncia sulla sentenza precedente?
Con l’estinzione del giudizio di cassazione a seguito della rinuncia, la sentenza impugnata, ovvero quella della Corte d’Appello che aveva confermato il fallimento della società, diventa definitiva e non più contestabile.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 1 Num. 10688 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 1 Num. 10688 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data pubblicazione: 23/04/2025
ORDINANZA
sul ricorso 9357-2022 proposto da:
RAGIONE_SOCIALE, rappresentata e difesa dapprima dall ‘ Avvocato NOME COGNOME per procura in calce al ricorso e poi dall’Avvocato NOME COGNOME per procura in atti;
– ricorrente –
contro
RAGIONE_SOCIALE, SPAGNUOLO NOME
– intimati – avverso la SENTENZA N. 815/2022 DELLA CORTE D ‘ APPELLO DI MILANO, depositata il 10/3/2022;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere NOME COGNOME nell ‘ adunanza in camera di consiglio del 25/3/2025;
FATTI DI CAUSA
1.1. La corte d ‘ appello, con la pronuncia in epigrafe, ha rigettato il reclamo che la RAGIONE_SOCIALE liquidazione aveva proposto avverso la sentenza con la quale il tribunale di
Milano, con sentenza del 29/10/2020, aveva dichiarato, su ricorso di NOME COGNOME, il suo fallimento.
1.2. La corte, in particolare, ha ritenuto che la società reclamante non avesse esaustivamente assolto all ‘ onere di dimostrare in giudizio la sussistenza congiunta dei requisiti che escludono la fallibilità così come previsti dall ‘ art. 1, comma 2°, l.fall..
1.3. La RAGIONE_SOCIALE in liquidazione, con ricorso notificato il 5/4/2022, ha chiesto, per otto motivi, la cassazione della sentenza.
1.4. Il Fallimento e NOME COGNOME sono rimasti intimati.
1.5. La società ricorrente, con atto del 14/3/2025, ha dichiarato di rinunciare al ricorso.
RAGIONI DELLA DECISIONE
2.1. La Corte prende atto che la società ricorrente ha dichiarato di rinunciare al ricorso.
2.2. La rinuncia al ricorso comporta l’estinzione del giudizio di cassazione.
2.3. La Corte, a fronte della mancata costituzione dei resistenti, non deve pronunciare sulle spese del presente giudizio.
P.Q.M.
La Corte così provvede: dichiara l’ estinzione del giudizio di cassazione.
Così deciso a Roma, nella Camera di consiglio della Prima