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Riduzione compensi gioco lecito: la decisione

Una sentenza della Corte di Appello di Firenze ha confermato la condanna di una società di gestione di apparecchi da gioco a pagare una somma a una società concessionaria a titolo di ‘riduzione compensi gioco lecito’, un prelievo introdotto dalla Legge di Stabilità 2015. La Corte ha rigettato tutti i motivi di appello, stabilendo la competenza territoriale del Tribunale in base al domicilio del creditore al momento della scadenza dell’obbligazione. Ha inoltre ritenuto manifestamente infondata la questione di costituzionalità sul criterio di calcolo del prelievo, basato sul numero di apparecchi anziché sul volume delle giocate, e ha confermato che il gestore è responsabile del versamento, avendo trattenuto indebitamente somme destinate alla filiera.

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Come si determina la competenza del tribunale se il contratto non è firmato?
Secondo la sentenza, si applica il criterio del luogo in cui l’obbligazione di pagamento doveva essere eseguita. Per i debiti pecuniari, questo è il domicilio che il creditore ha al momento della scadenza dell’obbligazione.

È legittimo calcolare un prelievo sul gioco basandosi sul numero di apparecchi anziché sugli incassi?
Sì. La Corte ha ritenuto che la scelta del legislatore di usare un criterio ‘statico’ (numero di macchine) sia legittima e non viola i principi di ragionevolezza o uguaglianza, a meno che la parte che lo contesta non dimostri con prove concrete che tale criterio produce effetti manifestamente distorti e irragionevoli.

Chi è responsabile del pagamento della quota di riduzione compensi spettante all’esercente finale (es. il bar)?
La sentenza stabilisce che il gestore, agendo come mandatario del concessionario, ha l’obbligo di gestire correttamente i flussi finanziari. Omettendo di versare al concessionario la quota dovuta a titolo di ‘riduzione del compenso’, il gestore finisce per trattenere indebitamente somme che spettano all’esercente, risultando quindi responsabile per il mancato pagamento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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