Ricorso per Cassazione: Analisi di un Caso Contro un Ente Previdenziale
L’ordinanza in esame introduce un ricorso per cassazione proposto da un cittadino nei confronti di un importante Istituto di Previdenza e Assistenza. Questo atto rappresenta l’ultimo grado di giudizio ordinario nel sistema legale italiano, un momento cruciale in cui non si riesaminano i fatti, ma si valuta la corretta applicazione della legge da parte dei giudici dei gradi precedenti. Il caso nasce da una sentenza della Corte d’Appello di Roma e si fonda su quattro specifici motivi di contestazione.
I Fatti del Procedimento
Il punto di partenza è una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma. Un cittadino, risultato soccombente in secondo grado, ha deciso di non arrendersi e di portare la questione dinanzi alla Corte di Cassazione. La controparte è un ente che si occupa della previdenza e dell’assistenza dei dipendenti di un’amministrazione locale.
Il ricorrente ha affidato la sua difesa a un legale, il quale ha articolato l’impugnazione in quattro distinti motivi. Sebbene il testo dell’ordinanza non entri nel dettaglio di tali motivi, è chiaro che essi costituiscono il cuore della disputa legale, rappresentando le presunte violazioni di legge o i vizi procedurali che, secondo la difesa, avrebbero inficiato la decisione della Corte d’Appello.
L’Oggetto del Ricorso per Cassazione
È fondamentale comprendere che il giudizio in Cassazione non è un terzo processo sul merito della vicenda. La Corte non stabilisce chi ha ragione o torto sui fatti, ma verifica se i giudici precedenti hanno interpretato e applicato correttamente le norme di diritto e la procedura. I quattro motivi sollevati dal ricorrente, quindi, non riguarderanno una nuova valutazione delle prove, ma contesteranno, ad esempio, un’errata interpretazione di una legge, un difetto di motivazione della sentenza d’appello o un errore nel procedimento.
Questo meccanismo assicura la cosiddetta funzione nomofilattica della Corte di Cassazione: garantire l’uniforme interpretazione della legge su tutto il territorio nazionale, fornendo un punto di riferimento certo per cittadini e operatori del diritto.
Le Motivazioni della Corte
L’ordinanza analizzata è introduttiva e si limita a rilevare l’avvenuta proposizione del ricorso e a fissare l’udienza per la discussione. In questa fase, la Corte non esprime alcuna valutazione. La decisione finale sarà contenuta nel provvedimento conclusivo, che esaminerà analiticamente ciascuno dei quattro motivi proposti.
Nella futura sentenza, i giudici di legittimità dovranno:
1. Analizzare ogni singolo motivo: Verificheranno se le censure mosse dal ricorrente alla sentenza d’appello siano fondate dal punto di vista giuridico.
2. Valutare la corretta applicazione delle norme: Stabiliranno se i giudici di secondo grado hanno commesso errori di diritto.
3. Decidere sull’esito del ricorso: Potranno rigettare il ricorso, confermando la sentenza impugnata; accoglierlo, cassando (cioè annullando) la sentenza e, a seconda dei casi, decidendo la causa nel merito o rinviandola a un altro giudice per un nuovo esame.
Le Conclusioni
Questo provvedimento, pur essendo preliminare, accende i riflettori su un contenzioso che vede contrapposti i diritti di un singolo cittadino e le posizioni di un ente previdenziale. La decisione finale della Corte di Cassazione non solo determinerà l’esito di questa specifica vicenda, ma potrebbe anche stabilire principi di diritto importanti in materia di previdenza e assistenza. L’analisi dei quattro motivi del ricorso per cassazione sarà decisiva per garantire la giustizia e la corretta applicazione della legge in un settore di fondamentale importanza sociale.
Chi sono le parti coinvolte in questo procedimento?
Le parti sono un cittadino, che agisce come Ricorrente, e un Istituto di Previdenza e Assistenza per i dipendenti di un ente capitale, che figura come Controricorrente.
Cosa viene contestato con il ricorso presentato alla Corte di Cassazione?
Si contesta la sentenza n. 2379/2022 emessa dalla Corte d’Appello di Roma, pubblicata in data 08/04/2022.
Su quali basi è stato proposto il ricorso?
Il ricorso è stato proposto sulla base di quattro specifici motivi, che dovranno essere esaminati nel merito dalla Corte di Cassazione nel corso del giudizio.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 3 Num. 23688 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 3 Num. 23688 Anno 2024
Presidente: CONDELLO NOME COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 04/09/2024
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 16132/2022 R.G. proposto da:
COGNOME NOME, elettivamente domiciliato in INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato NOME COGNOME (CF: CODICE_FISCALE) che lo rappresenta e difende
-Ricorrente –
Contro
RAGIONE_SOCIALE (IPA), elettivamente domiciliato in INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato NOME COGNOME (CODICE_FISCALE), che lo rappresenta e difende
-Controricorrente – avverso la sentenza della CORTE D’APPELLO di RAGIONE_SOCIALE n. 2379/2022 pubblicata in data 08/04/2022.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 24/06/2024 dal Consigliere NOME COGNOME.
Rilevato che
NOME COGNOME ha proposto ricorso, sulla base di quattro motivi, nei confronti dell’RAGIONE_SOCIALE
2.
Capitale, per la cassazione della sentenza n. 2379/2022 emessa dalla Corte d ‘a ppello di RAGIONE_SOCIALE, depositata in data 08/04/2022;