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Revoca brevetto: la Cassazione rinvia la decisione

Una complessa controversia su brevetti per macchine industriali giunge in Cassazione. Durante il giudizio, i brevetti europei contestati vengono revocati dall’organo competente (EPO). Di fronte a questa novità, che modifica radicalmente lo scenario legale, la Suprema Corte decide di non pronunciarsi subito. L’ordinanza interlocutoria rinvia la causa a una pubblica udienza per approfondire le conseguenze della revoca brevetto, in particolare i suoi possibili effetti retroattivi, che potrebbero annullare le precedenti condanne per contraffazione.

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Pubblicato il 13 novembre 2025 in Diritto Commerciale, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Revoca Brevetto in Cassazione: Quando un Fatto Nuovo Sospende il Giudizio

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione mette in luce la dinamicità dei contenziosi in materia di proprietà industriale. Il caso analizzato dimostra come eventi esterni al processo, come la revoca brevetto da parte dell’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO), possano stravolgere l’esito di una causa milionaria anche nella sua fase finale, imponendo ai giudici una pausa di riflessione.

I Fatti del Contenzioso

La vicenda ha origine da una disputa tra due aziende leader nel settore delle macchine automatiche per l’imballaggio. La società ‘Azienda Brevetti Beta S.p.A.’, titolare di tre brevetti europei, citava in giudizio le società ‘Azienda Produttrice Gamma S.p.A.’ e ‘Azienda Meccanica Alfa S.p.A.’ per la contraffazione dei suoi titoli di proprietà industriale.

Il percorso giudiziario è stato articolato:
1. Primo Grado (Tribunale di Milano): Il Tribunale, dopo una consulenza tecnica, accertava una contraffazione parziale e condannava le convenute a un risarcimento basato sul criterio della ‘giusta royalty’, quantificato in circa 231.000 euro.
2. Secondo Grado (Corte d’Appello di Milano): La Corte d’Appello riformava la decisione sul risarcimento. Ritenendo più adeguato il criterio della ‘retroversione dell’utile’, condannava le società appellanti in solido al pagamento di una somma ben più cospicua: oltre 1,1 milioni di euro.

Contro questa sentenza, ‘Azienda Meccanica Alfa S.p.A.’ proponeva ricorso per cassazione, a cui ‘Azienda Brevetti Beta S.p.A.’ rispondeva con un controricorso e un ricorso incidentale.

La Sopravvenuta Revoca dei Brevetti

Mentre la causa era pendente davanti alla Suprema Corte, si verificava un evento di fondamentale importanza: il Board of Appeal dell’EPO revocava due dei brevetti europei al centro della controversia. Uno di questi veniva successivamente convertito in modello di utilità. Questa circostanza, emersa nelle memorie difensive, cambiava radicalmente le carte in tavola.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

Di fronte a questa nuova situazione, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza interlocutoria, decidendo di non procedere alla decisione nella camera di consiglio, ma di rinviare la causa a una pubblica udienza. La ragione di tale rinvio risiede nella ‘novità della questione di diritto’.

La Corte ha ritenuto necessario un approfondimento su un punto cruciale: quali sono le conseguenze giuridiche, in sede di legittimità, della revoca brevetto che interviene in corso di causa? Il problema principale riguarda l’effetto retroattivo della revoca. Secondo l’articolo 68 della Convenzione sul brevetto europeo, la revoca implica che il brevetto e la relativa domanda sono considerati privi di effetti fin dall’origine.

Questo principio, se applicato, potrebbe travolgere le sentenze di merito che avevano accertato la contraffazione e condannato al risarcimento sulla base di un titolo di proprietà industriale che, ex post, risulta giuridicamente inesistente. Inoltre, la conversione di un brevetto in modello di utilità introduce un’ulteriore variabile da considerare.

La complessità e la novità di tali questioni hanno spinto il Collegio a optare per un rinvio, al fine di garantire un esame più approfondito in una pubblica udienza, dove il dibattito tra le parti può essere più completo.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Decisione

L’ordinanza della Cassazione, pur non decidendo il merito della controversia, offre importanti spunti di riflessione. In primo luogo, sottolinea come i giudizi in materia di proprietà industriale siano intrinsecamente legati alle vicende amministrative dei titoli stessi. Una decisione dell’EPO può avere un impatto diretto e potenzialmente dirompente su un processo nazionale.

In secondo luogo, evidenzia la prudenza della Suprema Corte di fronte a questioni giuridiche inedite e complesse. Il rinvio a pubblica udienza non è una mera formalità, ma una scelta che riconosce la necessità di un dibattito più ampio per formare un precedente giurisprudenziale solido. Per le aziende coinvolte in cause di contraffazione, questa decisione è un monito: la validità di un brevetto non è mai scontata e deve essere monitorata costantemente, poiché il suo venir meno può azzerare l’esito di un lungo e costoso contenzioso.

Cosa accade se un brevetto viene revocato mentre è in corso una causa per la sua contraffazione in Cassazione?
La causa può essere rinviata a una pubblica udienza. La Corte di Cassazione, come in questo caso, può ritenere che la revoca costituisca una questione giuridica nuova e complessa, che necessita di un approfondimento maggiore prima di poter essere decisa.

Perché la Corte di Cassazione ha deciso di rinviare il caso invece di emettere una sentenza?
La Corte ha rinviato il caso per via della ‘novità della questione di diritto’. L’intervenuta revoca dei brevetti e la conversione di uno di essi in modello di utilità hanno modificato il fondamento giuridico della controversia, sollevando questioni complesse sugli effetti retroattivi che meritano un’analisi approfondita in una pubblica udienza.

Qual è il fondamento giuridico dell’effetto retroattivo della revoca di un brevetto europeo?
La Corte fa riferimento all’articolo 68 della Convenzione sul brevetto europeo. Questa norma stabilisce che, in caso di revoca, la domanda di brevetto e il brevetto che ne deriva sono considerati privi, fin dall’inizio, degli effetti previsti dagli articoli 64 e 67 della stessa Convenzione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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