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Responsabilità solidale: quando cessa per l’azienda?

La Corte di Cassazione chiarisce i limiti della responsabilità solidale in caso di affitto e successiva retrocessione d’azienda. Un lavoratore ha richiesto il pagamento di un’indennità alla società affittuaria per un periodo successivo alla restituzione dell’azienda al proprietario originario, fallito nel frattempo. La Corte ha respinto il ricorso, stabilendo che la responsabilità solidale dell’affittuario non si estende ai crediti maturati dopo la retrocessione, poiché in quel momento la società affittuaria è ormai estranea al rapporto obbligatorio.

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Responsabilità Solidale: Quando Termina l’Obbligo del Nuovo Datore di Lavoro?

La responsabilità solidale nel trasferimento d’azienda, disciplinata dall’art. 2112 del Codice Civile, è un pilastro a tutela dei lavoratori. Ma cosa accade se l’azienda viene prima affittata e poi restituita? Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha tracciato una linea netta, definendo i confini temporali degli obblighi del datore di lavoro subentrante. Questo principio è cruciale per comprendere fino a quando persiste la responsabilità dell’acquirente o affittuario.

Il Caso: Una Richiesta di Pagamento Post-Retrocessione

La vicenda nasce da un accordo economico individuale stipulato nel 2009 tra un lavoratore e il suo datore di lavoro originario. L’accordo prevedeva un emolumento aggiuntivo in caso di mobilità. Successivamente, nel 2011, l’azienda veniva concessa in affitto a una nuova società. La situazione si complica quando il datore di lavoro originario fallisce e, di conseguenza, il contratto di affitto si risolve con la restituzione (retrocessione) dell’azienda alla curatela fallimentare nel novembre 2011.

Anni dopo, nel dicembre 2014, il lavoratore richiedeva il pagamento dell’emolumento pattuito, rivolgendosi però alla società che aveva avuto in affitto l’azienda. La pretesa si basava sul principio della responsabilità solidale tra cedente e cessionario.

La Decisione della Cassazione sulla Responsabilità Solidale

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del lavoratore, confermando la decisione della Corte d’Appello. Il punto centrale della pronuncia è la delimitazione temporale della responsabilità solidale. Secondo i giudici, tale responsabilità copre i crediti che il lavoratore aveva al momento del trasferimento, ma non si estende illimitatamente nel tempo.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha chiarito che il momento decisivo per stabilire l’obbligo di pagamento non è la data dell’accordo originario, ma la data di maturazione del credito. Nel caso specifico, il credito richiesto dal lavoratore era maturato nel dicembre 2014, ovvero oltre tre anni dopo la retrocessione dell’azienda alla curatela fallimentare (avvenuta nel novembre 2011).

Al momento della maturazione del credito, la società affittuaria era già estranea agli effetti del rapporto obbligatorio originario. Con la retrocessione, l’accordo individuale stipulato dal lavoratore con il primo datore di lavoro ha cessato di avere effetti obbligatori e di responsabilità solidale nei confronti della società affittuaria.

In altre parole, sebbene l’obbligazione fosse stata trasferita con l’affitto d’azienda, essa non è più opponibile alla società affittuaria per i crediti sorti e maturati dopo che questa ha restituito l’azienda. Di conseguenza, l’unico soggetto potenzialmente obbligato rimane il datore di lavoro originario, rappresentato in questo caso dalla curatela fallimentare.

Le Conclusioni

Questa ordinanza offre un importante chiarimento sui limiti dell’art. 2112 c.c. in contesti complessi come l’affitto e la successiva retrocessione d’azienda. Stabilisce un principio di certezza giuridica: la responsabilità solidale della società cessionaria o affittuaria è strettamente legata al periodo in cui ha la gestione effettiva dell’azienda. Una volta che l’azienda viene restituita, la sua responsabilità per i crediti maturati successivamente cessa. Per i lavoratori, ciò significa che, in caso di retrocessione, dovranno rivolgere le proprie pretese per crediti futuri esclusivamente al datore di lavoro originario.

In caso di affitto d’azienda, la nuova società è sempre responsabile per i debiti verso i dipendenti della vecchia società?
No, non sempre. La nuova società (affittuaria) è responsabile in solido con la vecchia società (concedente) per tutti i crediti che il lavoratore aveva al momento del trasferimento. Tuttavia, questa responsabilità può cessare per i crediti maturati in un momento successivo.

Quando cessa la responsabilità solidale della società che ha preso in affitto l’azienda?
Secondo la Corte, la responsabilità solidale della società affittuaria cessa per i crediti che sorgono e maturano dopo che l’azienda è stata restituita al proprietario originario (retrocessione). Il momento determinante è quello in cui il credito matura, non quando è stato pattuito l’accordo che lo ha generato.

Cosa succede ai crediti del lavoratore che maturano dopo la retrocessione dell’azienda?
Per i crediti maturati dopo la retrocessione, l’unico soggetto obbligato è il datore di lavoro originario (in questo caso, la curatela fallimentare), poiché la società affittuaria è ormai diventata estranea al rapporto obbligatorio e ai suoi effetti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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