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Responsabilità socio uscente: diritto alla polizza

Un ex socio di una s.n.c. chiede copia di una polizza fideiussoria. Il Tribunale lo condanna alle spese per difetto di legittimazione, ma la Corte d’Appello riforma la decisione. Viene riconosciuto il suo interesse personale ad agire in virtù della potenziale responsabilità del socio uscente per le obbligazioni sociali contratte prima della sua uscita, compensando le spese di lite.

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Responsabilità Socio Uscente: Diritto di Accesso ai Documenti Sociali

Quando un socio lascia una società di persone, quali diritti e doveri permangono? Una recente sentenza della Corte di Appello di Napoli chiarisce un aspetto fondamentale: la responsabilità del socio uscente per le obbligazioni contratte in passato giustifica il suo diritto di ottenere copia dei contratti stipulati dalla società. Questa decisione riforma una precedente pronuncia del Tribunale, stabilendo un importante principio a tutela di chi, pur avendo cessato la propria partecipazione sociale, potrebbe essere ancora chiamato a rispondere dei debiti pregressi.

Il Caso: Dalla Richiesta di un Documento alla Condanna alle Spese

La vicenda ha origine dall’azione legale di un ex socio di una società in nome collettivo (s.n.c.) contro una compagnia assicuratrice. L’uomo richiedeva la consegna di una copia di una polizza fideiussoria stipulata dalla società anni prima, quando egli ne era ancora parte. In corso di causa, la compagnia forniva la documentazione richiesta, portando le parti a dichiarare la cessazione della materia del contendere.

Tuttavia, il Tribunale di primo grado, pur prendendo atto della risoluzione della controversia, applicava il principio della “soccombenza virtuale”. Secondo il giudice, l’ex socio non aveva la legittimazione attiva per richiedere quel documento, poiché al momento dell’estinzione della società non ne era più partner, avendo ceduto le sue quote anni prima. Di conseguenza, veniva condannato al pagamento delle spese processuali.

L’Appello e la Responsabilità del Socio Uscente

L’ex socio impugnava la sentenza, sostenendo che il suo interesse non derivava dalla sua (ex) qualità di socio, ma dalla sua potenziale responsabilità personale. Il fulcro della sua difesa si basava sull’art. 2290 del Codice Civile, che disciplina appunto la responsabilità del socio uscente.

Secondo tale norma, chi esce da una società di persone rimane responsabile verso i terzi per le obbligazioni sociali sorte fino al giorno dello scioglimento del suo rapporto. Poiché la polizza era stata stipulata quando egli era ancora socio, egli poteva essere chiamato a rispondere delle obbligazioni da essa derivanti. Questo creava un interesse personale, concreto e attuale a conoscere i dettagli del contratto, agendo quindi “in proprio” e non in nome della società.

La Decisione della Corte d’Appello: Riforma e Compensazione delle Spese

La Corte di Appello ha accolto l’impugnazione, ribaltando la logica del primo giudice. La sentenza ha chiarito che l’interesse ad agire dell’ex socio era pienamente fondato e qualificato.

Le Motivazioni

La Corte ha specificato che l’ex socio aveva agito, come indicato nell’atto di citazione, non solo in qualità di ex partner ma anche a titolo personale. La chiave di volta della decisione è stata proprio l’applicazione dell’art. 2290 c.c. La potenziale responsabilità del socio uscente è sufficiente a fondare un interesse giuridicamente rilevante ad ottenere la documentazione relativa a obbligazioni per cui potrebbe essere ancora perseguibile.

Inoltre, i giudici d’appello hanno sottolineato che l’obbligo di consegnare copia del contratto non discende solo da norme specifiche come l’art. 1888 c.c. (invocato dall’attore), ma dal più generale dovere di buona fede nell’esecuzione del contratto (artt. 1175 e 1375 c.c.). La compagnia assicuratrice era quindi tenuta a un comportamento collaborativo.

Di conseguenza, è stata esclusa la soccombenza virtuale dell’ex socio. Tuttavia, considerando che la compagnia aveva depositato i documenti richiesti sin dalla sua costituzione in giudizio, la Corte ha ritenuto che sussistessero “fondati motivi” per compensare integralmente le spese di lite di entrambi i gradi di giudizio tra le parti.

Le Conclusioni

Questa pronuncia stabilisce un principio di notevole importanza pratica: il diritto di un ex socio di accedere ai documenti contrattuali non si estingue con la cessione della quota, ma persiste finché sussiste una sua potenziale responsabilità patrimoniale. È una tutela fondamentale che permette a chi ha lasciato una compagine sociale di non trovarsi esposto a richieste di terzi senza avere gli strumenti documentali per difendersi o comprendere la portata degli impegni assunti in passato. La decisione di compensare le spese, infine, rappresenta un equo bilanciamento tra il diritto dell’attore e il comportamento processuale collaborativo della convenuta.

Un socio che ha lasciato una s.n.c. ha diritto a ottenere copia di un contratto stipulato dalla società quando era ancora socio?
Sì, la Corte d’Appello ha affermato che l’ex socio ha un interesse personale, qualificato e meritevole di tutela a ottenere copia dei contratti per i quali potrebbe essere ancora ritenuto responsabile.

Su quale base giuridica si fonda il diritto dell’ex socio?
Il diritto si fonda principalmente sull’art. 2290 c.c., che regola la responsabilità del socio uscente per le obbligazioni sociali contratte prima della sua uscita. Inoltre, si basa sul principio generale di buona fede nell’esecuzione dei contratti (artt. 1175 e 1375 c.c.).

Perché le spese legali sono state compensate tra le parti nonostante la vittoria dell’appellante?
Le spese sono state compensate perché la compagnia assicuratrice, pur contestando la legittimazione dell’attore, aveva comunque depositato la documentazione richiesta già al momento della sua costituzione in giudizio. La Corte ha ritenuto questo un comportamento che giustificava la compensazione delle spese per entrambi i gradi di giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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