LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Responsabilità professionale avvocato: dovere d’info

La Corte di Cassazione interviene sul tema della responsabilità professionale avvocato, stabilendo che il legale ha sempre il dovere di informare il cliente su tutte le possibili azioni a sua tutela, anche se esulano dal mandato specifico. Nel caso di specie, un avvocato penalista è stato ritenuto responsabile per non aver consigliato al proprio assistito le opportune iniziative civili per ottenere una rapida cancellazione di un protesto illegittimo, causandogli un danno da ritardo.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 16 dicembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Responsabilità Professionale Avvocato: Il Dovere di Informazione è Sacro

L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 24061/2024 riafferma un principio cardine della deontologia e del diritto: la responsabilità professionale avvocato non si limita alla mera esecuzione del mandato, ma impone un profondo dovere di informazione e consiglio. Un legale deve sempre indicare al proprio cliente tutte le strade percorribili per la tutela dei suoi diritti, anche quelle che esulano dal proprio specifico incarico. Vediamo come la Suprema Corte ha applicato questo principio in un caso complesso di ritardata cancellazione di un protesto.

I Fatti del Caso: Un’Illegittima Iscrizione nel Registro dei Protesti

Un cittadino si ritrovava illegittimamente iscritto nel registro dei protesti a causa di tre cambiali con firma falsa. Per tutelarsi, si rivolgeva a due avvocati, marito e moglie, che operavano nello stesso studio. Uno si sarebbe dovuto occupare degli aspetti penali della vicenda, l’altro di quelli civili. Tuttavia, la cancellazione del protesto avveniva solo dopo due anni, grazie all’intervento di un altro legale. Il cliente, danneggiato dal ritardo, decideva quindi di citare in giudizio i primi due avvocati per responsabilità professionale, chiedendo il risarcimento dei danni.

Il Percorso Giudiziario e la Decisione della Corte d’Appello

Il caso ha avuto un iter giudiziario travagliato. Inizialmente, la richiesta di risarcimento era stata respinta. La questione era arrivata una prima volta in Cassazione, che aveva annullato la decisione e rinviato il caso alla Corte d’Appello. Quest’ultima, però, rigettava nuovamente la domanda, sostenendo, in sintesi, che non vi era prova di un incarico specifico all’avvocato civilista per la cancellazione e che l’avvocatessa penalista non aveva colpe, poiché si doveva attendere l’esito del giudizio penale per agire.

L’Analisi della Cassazione sulla Responsabilità Professionale Avvocato

La Suprema Corte, con la nuova ordinanza, ha censurato duramente la decisione della Corte d’Appello, definendola “irresolubilmente contraddittoria” e in violazione dei principi stabiliti nella precedente pronuncia di rinvio. Il fulcro della decisione ruota attorno all’estensione della responsabilità professionale avvocato e al suo intrinseco obbligo informativo. Secondo la Cassazione, anche se l’avvocatessa era stata incaricata solo per i profili penalistici, non poteva ignorare le urgenti necessità civili del suo cliente.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha smontato le argomentazioni del giudice di merito con le seguenti motivazioni:
1. Indivisibilità della Tutela: Anche se gli incarichi erano formalmente distinti (penale e civile), la gestione della tutela del cliente era unitaria, provenendo dallo stesso studio legale. La Corte ha ritenuto illogico escludere la responsabilità di un legale solo perché il collega di studio (e coniuge) si occupava di un altro aspetto della stessa vicenda.
2. Dovere di Informazione Prevalente: Il punto cruciale è l’obbligo del legale di informare il cliente. L’avvocatessa, anche se focalizzata sul penale, avrebbe dovuto consigliare al cliente di intraprendere iniziative in ambito civile per accelerare la cancellazione del protesto. Questo include suggerire di rivolgersi a un avvocato civilista (se lei non si riteneva competente) e di non attendere passivamente la fine del processo penale.
3. Autonomia dei Procedimenti: La Cassazione ha chiarito che non era affatto necessario attendere la conclusione del giudizio penale. Il cliente avrebbe potuto dimostrare l’illegittimità del protesto in sede civile attraverso mezzi di prova autonomi, come una consulenza grafologica sulla falsità delle firme. Attendere ha solo causato un danno ingiusto.

In sostanza, la Corte ha affermato che rientra nelle obbligazioni del legale, secondo una diligenza qualificata, chiarire all’assistito tutte le opportune iniziative da intraprendere per la migliore tutela dei suoi interessi e, se necessario, indirizzarlo verso altri professionisti.

Conclusioni: L’Obbligo Informativo dell’Avvocato

Questa ordinanza consolida un principio fondamentale: la responsabilità professionale avvocato si fonda su un rapporto di fiducia che impone la massima trasparenza e un dovere proattivo di consiglio. Non è sufficiente eseguire il compitino assegnato; il professionista deve avere una visione d’insieme e guidare il cliente verso la soluzione più efficace e rapida, anche se ciò significa varcare i confini del proprio mandato specifico. Per il cliente, ciò significa avere la garanzia di una tutela completa e non frammentaria. Per l’avvocato, è un monito a considerare sempre l’interesse superiore del proprio assistito, pena il rischio di incorrere in una severa condanna per responsabilità professionale.

Un avvocato incaricato solo per gli aspetti penali di un caso ha responsabilità se non consiglia al cliente azioni civili?
Sì, secondo questa ordinanza. L’avvocato ha il dovere di informare il cliente su tutte le opportune iniziative a sua tutela, anche in ambito civile, o quantomeno di consigliargli di rivolgersi a un professionista specializzato per non subire danni.

Per chiedere la cancellazione di un protesto illegittimo è necessario attendere la fine di un processo penale?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che è possibile e doveroso agire in sede civile con mezzi di prova autonomi (come una perizia calligrafica) per dimostrare l’illegittimità del protesto, senza dover attendere la conclusione del procedimento penale.

Qual è l’estensione del dovere di informazione dell’avvocato verso il cliente?
Il dovere di informazione è molto ampio. Comprende l’obbligo di chiarire al cliente tutte le possibili iniziative legali per tutelare i suoi interessi, anche quelle che esulano dallo specifico mandato, e di indirizzarlo ad altri professionisti qualora non si ritenga competente in un determinato settore.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati