LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Responsabilità geometra: limiti e opere strutturali

In un caso di vizi costruttivi, la Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di merito che attribuiva al direttore dei lavori, un geometra, la responsabilità per difetti strutturali. La Suprema Corte ha ribadito che la competenza professionale e la conseguente responsabilità del geometra sono per legge limitate e non possono estendersi a opere in cemento armato, la cui direzione è di esclusiva competenza degli ingegneri. Qualsiasi contratto che violi questa ripartizione è da considerarsi nullo.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Civile, Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

Responsabilità Geometra: La Cassazione Fissa i Limiti sulle Opere in Cemento Armato

La questione della responsabilità geometra nella direzione dei lavori è un tema cruciale nel settore edilizio, spesso al centro di contenziosi legati a vizi e difetti costruttivi. Con una recente sentenza, la Corte di Cassazione è intervenuta per tracciare una linea netta sulle competenze di questa figura professionale, in particolare quando si tratta di opere che coinvolgono strutture in cemento armato. La decisione chiarisce che la responsabilità non può estendersi oltre i limiti imposti dalla legge, anche se di fatto il professionista ha seguito tutte le fasi del cantiere.

I Fatti del Caso: Vizi Costruttivi e Chiamata in Causa

La vicenda giudiziaria ha origine dalla richiesta di risarcimento danni avanzata da una committente per difetti riscontrati nella costruzione di un immobile a uso abitativo. La proprietaria aveva citato in giudizio sia l’impresa esecutrice sia il direttore dei lavori, un geometra, ritenendoli entrambi responsabili per la difettosa esecuzione delle opere.

Inizialmente, il Tribunale di primo grado aveva respinto le domande della proprietaria. Tuttavia, la Corte d’Appello aveva ribaltato la decisione, condannando in solido l’impresa e il direttore dei lavori al risarcimento dei danni. La Corte territoriale, in particolare, aveva esteso la responsabilità del geometra anche ai difetti delle parti strutturali dell’edificio.

La Decisione della Corte d’Appello e i Limiti della Responsabilità Geometra

Il punto focale del ragionamento della Corte d’Appello era basato su una valutazione presuntiva. Nonostante il progetto strutturale fosse stato regolarmente depositato presso il Genio Civile e recasse la firma di un ingegnere quale direttore dei lavori per le opere strutturali, i giudici di secondo grado avevano ritenuto tale firma una mera “formalità”. Avevano concluso che, di fatto, fosse stato il geometra a seguire l’intera opera, rendendolo così responsabile per ogni difetto, inclusi quelli di natura strutturale. Contro questa decisione, il geometra ha proposto ricorso in Cassazione.

Le Motivazioni della Cassazione: Competenza Professionale e Nullità del Contratto

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del professionista, cassando la sentenza d’appello e fornendo chiarimenti fondamentali sulla ripartizione delle competenze e delle responsabilità in cantiere.

La Competenza Esclusiva degli Ingegneri per le Strutture

La Suprema Corte ha richiamato la normativa di riferimento (in particolare l’art. 16 del R.D. n. 274/1929), che definisce in modo preciso l’ambito di competenza dei geometri. Questa è limitata alla progettazione e direzione di “modeste costruzioni civili” e esclude categoricamente quelle che comportano, anche solo parzialmente, l’adozione di strutture in cemento armato. Tali attività sono riservate per legge alla competenza professionale di ingegneri e architetti, a tutela della pubblica incolumità.

L’Errore della Corte d’Appello nell’Uso delle Presunzioni

La Cassazione ha censurato duramente l’operato della Corte d’Appello per aver violato le norme sulla prova presuntiva (art. 2729 c.c.). I giudici di merito avevano illegittimamente svalutato una prova documentale decisiva – il progetto strutturale firmato dall’ingegnere – per dare la preferenza a presunzioni semplici e non supportate da elementi gravi, precisi e concordanti. La firma di un professionista abilitato su un progetto depositato non può essere considerata una formalità, ma attesta la titolarità dell’incarico e la conseguente assunzione di responsabilità.

Nullità dell’Incarico al Geometra per Opere Strutturali

Il principio di diritto affermato dalla Corte è netto: un contratto d’opera professionale che affidi a un geometra la direzione dei lavori per opere in cemento armato è nullo. La ripartizione delle competenze tra le diverse figure professionali è stabilita da norme imperative, poste a presidio di interessi pubblici. La loro violazione determina la nullità dell’accordo, con la conseguenza che nessuna responsabilità per difetti strutturali può essere addebitata al geometra.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa sentenza ribadisce un principio fondamentale per la corretta gestione dei cantieri e per la tutela di tutti i soggetti coinvolti, dal committente ai professionisti. La responsabilità geometra è circoscritta all’ambito architettonico e di vigilanza generale, ma non può mai invadere il campo specialistico delle opere strutturali in cemento armato, che resta di esclusiva pertinenza di ingegneri e architetti. Per i committenti, ciò significa che è essenziale affidarsi ai professionisti legalmente abilitati per ciascuna specifica fase della costruzione. Per i geometri, la sentenza rappresenta una tutela, impedendo che vengano loro attribuite responsabilità per compiti che non solo non competono loro, ma che la legge vieta espressamente di svolgere.

Un geometra può essere ritenuto responsabile per i difetti delle parti strutturali di un edificio in cemento armato?
No. La sentenza chiarisce che la competenza professionale dei geometri è limitata per legge a costruzioni modeste e non include la progettazione o direzione di opere che comportino, anche solo parzialmente, l’uso di strutture in cemento armato. Tale attività è riservata a ingegneri e architetti.

Cosa succede se un contratto affida a un geometra la direzione dei lavori strutturali?
Secondo la Corte di Cassazione, un tale contratto è nullo. L’affidamento di compiti che per legge richiedono una specifica abilitazione professionale (come quella di un ingegnere per il cemento armato) a un soggetto che non la possiede viola norme imperative, rendendo nullo il relativo accordo.

La firma di un ingegnere sul progetto strutturale può essere considerata una mera formalità se il geometra ha seguito di fatto i lavori?
No. La Corte ha stabilito che i giudici non possono svalutare una prova documentale, come un progetto depositato e firmato da un ingegnere, basandosi su presunzioni semplici. L’ingegnere che firma il progetto è il titolare della progettazione e della relativa responsabilità, e il suo ruolo non può essere ridotto a una formalità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati