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Responsabilità direttore lavori: obbligo di vigilanza

Un professionista, incaricato della progettazione e direzione lavori per due capannoni, è stato ritenuto responsabile per il maggior costo sostenuto dalla società committente per la pavimentazione di un piazzale. La Cassazione ha confermato che la responsabilità del direttore dei lavori include la vigilanza sulla corrispondenza tra il prezzo pattuito e le caratteristiche effettive dell’opera, rigettando il ricorso del professionista e condannandolo al risarcimento.

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Pubblicato il 15 ottobre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Responsabilità Direttore Lavori: Oltre la Semplice Supervisione

La figura del direttore dei lavori è cruciale in ogni cantiere, ma quali sono i confini esatti della sua responsabilità? Un recente provvedimento della Corte di Cassazione chiarisce che la responsabilità del direttore dei lavori non si limita a un controllo formale, ma implica una vigilanza sostanziale sulla qualità e sul valore dell’opera. Questo articolo analizza la decisione, esplorando le implicazioni per professionisti e committenti.

I Fatti di Causa

La vicenda ha origine da un incarico di progettazione e direzione lavori per la costruzione di due capannoni industriali, affidato da una società a un architetto. Durante i lavori, la società committente stipulava un contratto direttamente con un’impresa appaltatrice per la realizzazione della pavimentazione di un piazzale, pattuendo un prezzo di 78,00 euro al metro quadrato. I lavori venivano eseguiti ‘secondo le indicazioni’ del direttore dei lavori.

Successivamente, emergeva una notevole discrepanza: una consulenza tecnica d’ufficio (CTU) accertava che, in base allo spessore e alle caratteristiche del calcestruzzo utilizzato, il valore corretto della pavimentazione era di soli 43,50 euro al metro quadrato. La società committente si vedeva quindi costretta a pagare un sovrapprezzo di oltre 175.000 euro. Il Tribunale prima, e la Corte d’Appello poi, ritenevano l’architetto corresponsabile di questo danno economico, condannandolo a risarcire la committente.

La Decisione della Corte di Cassazione e la Responsabilità del Direttore Lavori

L’architetto ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che il suo compito si limitasse a ‘sovrintendere i lavori’ e non a verificare la congruità del prezzo, pattuito direttamente tra la committente e l’appaltatore. Egli affermava di non avere alcun obbligo di controllare le caratteristiche specifiche del manufatto in relazione al suo costo.

La Suprema Corte ha rigettato completamente questa tesi, dichiarando il ricorso inammissibile. I giudici hanno stabilito che l’incarico di direzione dei lavori comporta implicitamente il dovere di verificare che l’opera sia realizzata con materiali e caratteristiche tali da renderla rispondente al prezzo concordato. L’omessa vigilanza su questo aspetto costituisce un inadempimento contrattuale.

Le Motivazioni

La Corte ha chiarito che l’affermazione del professionista, secondo cui il contratto non gli attribuiva compiti di verifica qualitativa legata al prezzo, era generica e non sufficiente a contestare la decisione dei giudici di merito. Il nucleo della responsabilità del direttore dei lavori risiede proprio nel garantire alla committente il risultato atteso, che non è solo la corretta esecuzione formale, ma anche la corrispondenza tra qualità e costo.

Secondo la Cassazione, il direttore dei lavori ha il compito di controllare che i materiali utilizzati e le modalità di esecuzione siano conformi non solo al progetto, ma anche al valore economico pattuito. Aver omesso di vigilare affinché la pavimentazione avesse le caratteristiche qualitative che ne giustificassero l’elevato prezzo ha causato un danno diretto alla committente, di cui il professionista è tenuto a rispondere. La Corte ha inoltre ritenuto infondati gli altri motivi di ricorso, inclusa la presunta violazione dei limiti della domanda e la censura sulla compensazione delle spese legali, giustificata dalla reciproca soccombenza delle parti nei gradi di merito.

Le Conclusioni

Questa ordinanza rafforza un principio fondamentale: il direttore dei lavori è il garante tecnico-economico degli interessi del committente. La sua responsabilità non può essere circoscritta alla mera sorveglianza delle operazioni di cantiere. Egli deve esercitare un controllo attivo e sostanziale, assicurando che ogni aspetto dell’opera, inclusa la sua qualità intrinseca, sia coerente con gli impegni economici assunti. Per i professionisti, ciò significa un richiamo a una diligenza ancora maggiore, mentre per i committenti rappresenta una conferma della tutela che possono aspettarsi dal loro direttore dei lavori.

Il direttore dei lavori è responsabile per un prezzo pattuito direttamente tra il committente e l’appaltatore?
Sì, la Corte ha stabilito che, benché il prezzo sia stato pattuito direttamente tra le parti, il direttore dei lavori è tenuto a rispondere della maggiore spesa se ha omesso di vigilare affinché l’opera avesse le caratteristiche qualitative corrispondenti a tale prezzo.

In cosa consiste l’obbligo di vigilanza del direttore dei lavori?
L’obbligo di vigilanza non si limita a sovrintendere alla corretta esecuzione dei lavori, ma include anche il compito di verificare che i materiali e le caratteristiche dell’opera siano tali da renderla rispondente al prezzo concordato, tutelando così gli interessi economici del committente.

Perché è stata confermata la compensazione delle spese legali?
La compensazione delle spese è stata ritenuta giustificata a causa della ‘reciproca soccombenza’, ovvero del fatto che, nel corso dei giudizi di merito, sia le richieste del professionista sia quelle della società committente erano state accolte solo in parte, rendendo equa la ripartizione dei costi processuali tra di loro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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