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Responsabilità custode: condotta imprudente del driver

Una automobilista cita in giudizio l’ente proprietario di una strada per un incidente causato da ghiaccio. La Corte d’Appello rigetta la richiesta, attribuendo la colpa esclusiva alla conducente. La sua condotta imprudente, in particolare l’uso di pneumatici misti (estivi e invernali), è stata considerata un “caso fortuito” che interrompe il nesso causale, esonerando l’ente da ogni responsabilità del custode ai sensi dell’art. 2051 c.c.

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Pubblicato il 24 luglio 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Incidente su strada ghiacciata: quando la colpa è solo del conducente?

Un recente caso giudiziario ha riaffermato un principio fondamentale in materia di incidenti stradali: la responsabilità del custode della strada, come un Comune, può essere completamente esclusa se l’incidente è causato dalla condotta gravemente imprudente dell’automobilista. La sentenza analizza il delicato equilibrio tra gli obblighi di manutenzione dell’ente e i doveri di prudenza del singolo utente della strada, specialmente in condizioni meteorologiche avverse.

I Fatti di Causa: Sbandamento sul Ghiaccio e la Richiesta di Risarcimento

Una automobilista subiva un sinistro stradale, uscendo di strada a causa di lastre di ghiaccio presenti sull’asfalto. Ritenendo l’ente proprietario della strada responsabile per la mancata manutenzione e messa in sicurezza, la conducente lo citava in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni personali e materiali. In primo grado, il Tribunale rigettava la domanda, ritenendo la condotta di guida della donna l’unica causa dell’evento. La questione giungeva quindi dinanzi alla Corte d’Appello.

La Decisione e la responsabilità del custode

La Corte d’Appello ha confermato la decisione di primo grado, rigettando l’appello e condannando l’automobilista al pagamento delle spese legali. I giudici hanno stabilito che, nonostante la presenza di ghiaccio sulla carreggiata, la responsabilità del custode doveva essere esclusa. La causa determinante dell’incidente non era la condizione della strada in sé, ma il comportamento della conducente, che si è configurato come “caso fortuito” interruttivo del nesso causale.

Le Motivazioni: La Condotta Imprudente come Caso Fortuito

La Corte ha basato la sua decisione su diversi elementi chiave. Innanzitutto, è emerso che l’automobilista non aveva fornito una prova rigorosa della dinamica dell’incidente, limitandosi ad affermare di essere slittata sul ghiaccio.

L’elemento decisivo, tuttavia, è stata la condotta della stessa danneggiata. Dal verbale della Polizia Locale emergeva un fatto cruciale: il veicolo era equipaggiato con due pneumatici invernali sull’asse posteriore e due pneumatici estivi su quello anteriore. I giudici hanno definito questa scelta “a dir poco imprudente”, poiché una tale configurazione mista compromette gravemente la stabilità e l’aderenza del veicolo, rendendolo di difficile controllo.

Inoltre, la Corte ha sottolineato che la pericolosità della strada era “palesemente percepibile”. Dopo una nevicata e con temperature rigide, la possibile formazione di ghiaccio è un evento prevedibile per qualsiasi guidatore diligente. In tali circostanze, l’utente della strada ha un dovere rafforzato di cautela: deve regolare la velocità e, se il veicolo non è adeguatamente equipaggiato, dovrebbe rinunciare a mettersi in viaggio. La Corte ha richiamato un importante principio espresso dalle Sezioni Unite della Cassazione (n. 20943/2022): quanto più un pericolo è prevedibile e superabile con l’ordinaria prudenza, tanto più il comportamento negligente della vittima assume un ruolo causale esclusivo.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per gli Automobilisti

Questa sentenza offre un importante monito: la presenza di una condizione di pericolo sulla strada (come buche o ghiaccio) non garantisce automaticamente un risarcimento. La responsabilità del custode, prevista dall’art. 2051 del Codice Civile, non è assoluta. Se il danneggiato, con il proprio comportamento, contribuisce in modo decisivo a causare il danno, la responsabilità dell’ente può essere ridotta o, come in questo caso, interamente esclusa. L’adozione di condotte palesemente imprudenti, come guidare con pneumatici non idonei o a una velocità non adeguata alle condizioni evidenti del manto stradale, viene considerata un “caso fortuito” che spezza il legame tra la cosa (la strada) e l’evento (l’incidente), addossando l’intera responsabilità delle conseguenze sul conducente.

Quando è esclusa la responsabilità del custode per un incidente su strada ghiacciata?
La responsabilità del custode della strada è esclusa quando la condotta del conducente danneggiato è talmente imprudente da essere considerata la causa esclusiva dell’incidente. Tale comportamento integra il “caso fortuito”, interrompendo il nesso di causalità tra la condizione della strada e il danno.

L’utilizzo di pneumatici non omogenei (estivi e invernali) può influire sulla responsabilità in un incidente?
Sì, in modo decisivo. La Corte ha ritenuto che equipaggiare il veicolo con due pneumatici estivi e due invernali su assi diversi sia una scelta “a dir poco imprudente” che causa perdita di stabilità e aderenza, contribuendo a identificare la condotta del guidatore come unica causa dell’incidente.

Se un pericolo stradale è prevedibile, chi è responsabile dei danni?
Se un pericolo, come il ghiaccio in inverno, è palesemente percepibile e prevedibile, grava sul conducente un dovere di adottare cautele maggiori (es. moderare la velocità, usare un veicolo idoneo). Secondo la sentenza, l’inosservanza di questo dovere di prudenza può portare a considerare il comportamento del guidatore come la causa determinante del danno, escludendo la responsabilità dell’ente proprietario della strada.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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